III

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<<Stefan, dov'è l'adorabile Elena stasera?>>domanda improvvisamente Elijah.
<<non lo so, chiedilo a Damon>>risponde mio fratello guardando l'altro, la tensione è alle stelle.
<<mi dispiace ti sei perso molte cose, problemi in paradiso>>dice Klaus seguito da una risata.
<<un'altra parola su Elena e questa cena è finita>>ci minaccia Stefan guardando tutti soffermandosi su Damon.
<<sapete probabilmente è meglio non mettere Elena tra gli argomenti in discussione>>dico a tutti alzando il calice del vino per poi berlo.
<<forse hai ragione Audrey, è che il fascino della doppelgänger della Petrova è tutt'ora fortissimo, che ne dici fratello vogliamo parlargli di Tatia?>>domanda l'ibrido a suo fratello.
<<perché dovremmo discutere questioni ormai risolte da tempo>>si vede che vuole evitare a tutti i costi l'argomento ma cercare di deviare Klaus è impossibile, gli entra da un orecchio ed esce dall'altro.
<<visto l'affetto che condividono sia per Elena che per Katerina penso che i nostri ospiti possano essere curiosi di sapere della capo stipite della dinastia Petrova>>
<<non abbiamo altri impegni Elijah, ti prego racconta>>dice Damon invitandolo a parlare.
<<quando la nostra famiglia si stabilì qui c'era una ragazza di nome Tatia, era di un indescrivibile bellezza, ogni ragazzo maggiorenne voleva corteggiarla anche se aveva avuto un figlio da un altro uomo, e nessuno l'ha amata più di Niklaus>>dice l'originale.
<<oh, direi che c'è n'era almeno uno che l'ha amata altrettanto>>
<<aspetta un momento, vuoi dire che tutti e due amavate la stessa donna?>>chiede Stefan sorpreso, per me è come un flashback di loro con Katherine.
<<un po' come tu e Damon no?>> stuzzico io suscitando una risata di Klaus e un'occhiataccia da loro.
<<nostra madre era una strega molto potente, per porre fine alla nostra faida per Tatia l'ha presa, Klaus e io in seguito abbiamo scoperto di aver bevuto io sangue di Tatia col vino la sera in cui nostra madre ha fatto l'incantesimo per trasformarci in vampiri, Tatia non riusciva a decidere fra me e lui così per un po' Niklaus e io ci siamo allontanati, gli scambi verbali fra noi sono stati violenti ci siamo perfino picchiati no fratello?>>conclude Elijah.
<< ma alla fine abbiamo riconosciuto il sacro vincolo della famiglia, la famiglia al di sopra prima di tutto>> dice Klaus finendo la storia e facendo cin cin con Elijah, mi giro verso i miei fratelli che ricambiano l'occhiata.
<<perché non proseguiamo discutendo i termini della proposta>>si rivolge Elijah a Damon.
<< è molto semplice, Klaus riavrà la sua bara in cambio lui e la sua famiglia allargata originale lasceranno Mystic Falls per sempre, io Stefan ed Elena vivremo felici contenti senza rancore>> dice Damon in modo tranquillo.
<<sembra un patto equo fratello>>dice Elijah.
<<forse non capisci, il sangue da doppelgänger di Elena mi assicura di avere sempre degli ibridi per combattere chi si oppone a me, non potrei mai farne a meno, supponiamo che la lasci qui sotto la vostra protezione...>> dice prendendo un calice di vino e alzandosi in piedi.
<<...e poi, quanto tempo ci vorrà perché uno di voi la trasformi in un vampiro o peggio quanto prima che muoia vittima delle vostre faide, vedete ciascuno di voi pensa davvero di essere l'unico a poterla proteggere e questa è pura illusione, signori miei la cosa peggiore per Elena Gilbert siete voi due>>finisce Klaus, e i miei fratelli si scambiano sguardi mentre a me scappa una risata.
<<ho bisogno d'aria>>dice Damon alzandosi da tavola ed Elijah lo raggiunge.
<<tutte queste chiacchiere mi hanno fatto venire sete, che ne dici Stefan? ti può interessare bere qualcosa dopo cena>>domanda Klaus, fa venire la bionda del vino e affonda i suoi canini da ibrido nel suo collo la lascia a terra priva di vita,poi si rivolge a me.
<<allora Audrey ne è passato di tempo>> dice avvicinandosi a me.
<<già Klaus, dalla mostra al Louvre non ci vediamo>> dico sistemandomi meglio sulla sedia.
<<sono contento tu sia venuta, mi sei mancata in questi anni, sai qualcuno con cui parlare confidarsi liberamente senza essere giudicati anche se del giudizio non mi importa>>dice sorridendo sinceramente, in passato ho conosciuto il vero Klaus, l'amante dell'arte e delle grandi cose una persona meravigliosa ma a quanto pare non la pensano tutti come me.
<<che ne dici Klaus è ora di mettere qualcosa sul tavolo, noi abbiamo fatto un'offerta adesso rispondi>>dice Damon entrando con l'originale, ognuno si mette dietro il proprio fratello e io mi alzo in piedi guardando i quattro.
<<d'accordo, io offro la felicità imperitura di Elena, vedete quello che le serve adesso è liberarsi di voi due e innamorarsi di un essere unmano, magari quel bel giocatore di football sapete il biondo>>dice Klaus gesticolando.
<<Matt Donovan? sul serio?>>domanda Damon un po' infastidito.
<<si perché no, si sposeranno,vivranno una bella vita e formeranno una famiglia perfetta>>
<<e continueranno la dinastia Petrova, dopo qualche secolo avrai un nuovo doppelgänger da sfruttare e non resterai senza ibridi giusto?>>dice Stefan finendo per Klaus.
<<consideralo un piccolo guadagno sul mio investimento nel suo benessere, dopo che mi avrai restituito la bara la proteggerò per il resto della sua vita naturale, per lei è la cosa migliore, allora che ne dici Stefan affare fatto?>>finisce l'ibrido.
<<che cosa fai?>>domanda Damon a Stefan che nel frattempo è andato verso Klaus, i due si danno la mano.
<<ci hai provato Klaus ma niente da fare>>dice Stefan guardandolo dritto negli occhi facendo scatenare la sua ira, Klaus storce il braccio a Stefan che si piega dal dolore e successivamente gli mette la mano nel camino accesso, Damon corre per aiutarlo ma Elijah lo prende per il collo e lo sbatte al muro, in questi casi è meglio non mettersi in mezzo.
<<portami la bara o lo brucio vivo>> minaccia Klaus a Damon, quest'ultimo si dirige fuori insieme ad Elijah incaricato da Klaus di supervisionare.
<<avanti uccidimi, so he lo farai quando ti porterà la bara>>dice mio fratello.
<<Klaus per favore>> dico, e lui toglie Stefan dal fuoco e tiro un sospiro di sollievo, c'è ancora una piccola parte ragionevole.
<< ti sei proprio arreso non è vero Stefan, dov'è la furia? dov'è lo squartatore?>>urla Klaus e Stefan lo spinge.
<< Elijah, perché sei ancora qui?>>si arrabbia Kalus mantenendo la calma.
<<e le buone maniere fratello? dimenticavi il dolce>> Elijah solleva il fazzoletto che copriva il vassoio che teneva la bionda in mano rivelando due daghe.
<<che cosa hai fatto?!>>domanda quasi incredulo e disperato Klaus al fratello.
<<no, tu che cosa hai fatto, sai ho imparato a non fidarmi delle tue volgari promesse Klaus, faremo a modo mio ora>>conclude l'originale spostandosi di poco dalla porta che separava il soggiorno dalla sala da pranzo, e da essa entra un ragazzo molto carino con dei vestiti un po' vecchi per l'epoca di oggi.
<<Kol>>dice Klaus con un tono di paura indietreggiando e mettendo le mani all'altezza delle orecchie.
<<da quanto tempo fratello>>dice Kol guardandolo negli occhi, ci fu una folata di vento e si rivelò un altro ragazzo con le caratteristiche del primo tranne per il fatto che questo dimostra qualche anno in più.
<<Finn no>>alza la voce Klaus quando questo prende uno dei pugnali e glielo conficca nella mano, lui urla di dolore, se lo sfila e corre verso l'altra porta.
<<Rebekah>>dice Klaus allontanandosi, sposto l'attenzione dai suoi fratelli alla mia migliore amica, bella e perfetta come sempre con un abito fucsia corto e i capelli mossi.
<<questo è per nostra madre>>dice lei conficcandogli un pugnale nello stomaco, poi lo spinge e Kol lo prende per le braccia.
<<siete liberi di andare>> dice Elijah, e tutti gli originali spostano lo sguardo verso noi tre.
<<invece no>> dice Klaus minaccioso guardandomi implorante.
<<è una questione di famiglia>>risponde Elijah.
<<allora aspetterai un attimo fratello>> controbatte Rebekah venendo verso di me e abbracciandomi forte.
<<quanto mi sei mancata Drey>>
<<anche tu Bekah, ma stai piangendo?>> dico staccandomi e sorridendo con gli occhi lucidi anche io.
<< si è che sono così felice che ora ci siamo ricongiunte>>sussurra sorridendo a sua volta.
<<ora possono andare>> dice asciugandosi le lacrime, baciandomi la guancia, non ho potuto fare a meno di notare Kol che non smetteva un attimo di guardarmi famelico ma feci finta di nulla, meglio non mettersi nei casini.
Usciamo e ci avviamo verso casa ma decido di andare a piedi per schiarirmi meglio le idee del mio ritorno.
Una ragazza camminava nella mia direzione e non perdo un secondo, mi attaccai al suo collo e la dissanguai lasciandola inerme in mezzo alla strada e corsi subito a casa.
<<non si torna a casa a quest'ora ci potrebbe essere qualche maniaco in giro>> dice Damon appena varcai la soglia di casa.
<<molto divertente ho ritardato 10 minuti a piedi mentre camminavo>> dico iniziando a salire le scale, quando arrivo in camera mia vado in bagno, mi sciacquo la bocca e mi metto il pigiama, mi butto a peso morto sul letto sommersa di pensieri, pensando a oggi e a quello che dovrò affrontare domani.

From Dusk Till DawnWhere stories live. Discover now