VIII

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Stavo tranquillamente sistemando il mio armadio e tutta la mia stanza in generale, negli anni si sono accumulati vestiti di epoche diverse, mi piacciono quelli di adesso, ma gli abiti con il corsetto avevano il loro perché. Improvvisamente mi arriva un messaggio da mio fratello antipatico.
"ho appena incontrato il tuo fidanzatino originale"
"cosa gli hai fatto? Anzi no sto arrivando, guai a te se gli hai fatto del male"
"Troppo tardi Drey, stai tranquilla è solo privo di sensi, ha provato ad aggredirmi"
"Non mi interessa, ci vediamo dopo fratellino e non sarò gentile con te ;)"
mando il messaggio velocemente, lancio il telefono sul letto e mi vesto molto velocemente, mi metto una canottiera bianca di pizzo con degli skinny neri strappati e stivaletti con le fibbie che arrivano sotto il ginocchio, vado in bagno mi pettino i capelli e mi sistemo il trucco ripassando eye-lyner e mascara.
Damon ed Elena sono a Denver in Colorado per parlare tramite Jeremy con una certa Rose una vecchia fiamma di Damon a sentir parlare Caroline, comunque cose in cui non mi voglio immischiare perché c'entrano gli originali e se mi dovessi immischiare dovrei scegliere tra la mia famiglia e i miei amici a Rebekah e Klaus e proprio non mi va. Torno in camera prendo in cellulare e corro giù a prendere una felpa grigia che presumo sia di Stefan e qualche sacca di sangue per evitare contatto con gli umani.
Prendo la macchina nera di Damon e sfreccio per la strada direzione Denver, sarà un lungo e veloce viaggio.

Demon point of view

<<l'hai ucciso?>>mi domanda Jeremy riferendosi al corpo di Kol con i resti della sua mazza da baseball.
<<no, è privo di sensi>> rispondo aggiustando la giacca di pelle.
<<quando Audrey vedrà cosa hai fatto non penso sarà molto contenta Damon>> dice Elena con un po' di timore nella voce, bla bla bla inutili chiacchiere.
<<concordo>>la appoggia suo fratello.
<<non perdiamo tempo mia sorella non vedrà niente ve lo assicuro, prima che si svegli muoviamoci>>dico camminando avanti verso la macchina che ci porterà al motel.
Sentire la presenza di Rose nella stanza è molto strano, sarei un bugiardo a dire che non mi manca, non si meritava di morire.
Dopo aver parlato con lei ci dirigiamo verso casa dell'orrida Mary, io ed Elena andiamo verso il piano di sopra e sento odore di sangue.
<<Mery>>sussurro.
<<piuttosto contrariata, peccato per Mary una volta era uno schianto non so cosa le sia capitato temo che il tempo passato con la mia famiglia l'abbia rovinata era una specie di groupie degli originali>>accende una luce Kol alle mie spalle per farci vedere Mary morta, come immaginavo.

<<piuttosto contrariata, peccato per Mary una volta era uno schianto non so cosa le sia capitato temo che il tempo passato con la mia famiglia l'abbia rovinata era una specie di groupie degli originali>>accende una luce Kol alle mie spalle per far...

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<<e tu eri il suo preferito?>>dice Elena facendo un piccolo passo indietro.
<<vuoi dire se l'ho creata io?, credo di si ma no aspetta forse è stata Rebekah oh ci fu anche un periodo di Klaus e non dimentichiamo la storia con Elijah, ho parlato con mio fratello so che cercate di scoprire da chi discendete ,ora non lo saprete mai, allora dove eravamo rimasti...>>si rivolge Kol guardandomi e poi mi colpisce al ginocchio e alla spalla con la mazza da baseball di alluminio, bastardo non capisco cosa Audrey ci trovi in lui.
<< Elena vattene da qui>>le dico dolorante cercando di alzarmi.
<<secondo mio fratello sei inviolabile, non mettermi alla prova>>dice Kol avvicinandosi a lei, mia sorella dovrebbe già essere qui.
<<non toccarla>>ringhio alzandomi in piedi a fatica sotto il suo sguardo compiaciuto.
<<hahaha è chiaro, ho colpito il punto debole, rilassati tesoro voglio solo pareggiare i conti, mi hai rotto il collo, hai ucciso mio fratello, e mi hai umiliato...>>dice ma prima che possa finire continua un altra persona al posto suo che riconoscerei tra miliardi di persone.
<<...ed hai fatto soffrire la tua meravigliosa e dolce sorella.>>continua Drey entrando e parlando per lui a braccia conserte.
<<Audrey>>sussurra incredulo l'originale avvinghiandosi alle sue labbra che scena disgustosa, nel frattempo Elena si avvicina a me aiutandomi ad alzarmi.
<<quanto mi sei mancato>> lo abbraccia mia sorella.

<<non vorrei interrompere questo bellissimo momento ma il tuo fidanzatino stava per farmi fuori>>dico ironicamente

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<<non vorrei interrompere questo bellissimo momento ma il tuo fidanzatino stava per farmi fuori>>dico ironicamente.
<<ma davvero? Dovrebbe importarmi? Se non ti fa fuori nessuno stai certo che ci penserò io>>dopo questo escono insieme lasciandomi a riflettere sul mio comportamento nei suoi confronti.
<<forse ho esagerato in questo giorni>> penso ad alta voce, Elena mi guarda stupita.
<<finalmente lo hai ammesso, Damon neanche a me piace che stai con lui ma guardala è felice e lui non le ha fatto del male e sembra tenerci particolarmente, dalle tempo rifletti sulle tue scuse>>mi consiglia, non le rispondo e torniamo al motel.

Audrey point of view

Una volta fuori dalla casa di Mary, Kol mi porta verso il bosco intrecciando la sua mano con la mia.
<<non c'è stato un giorno Audrey, ma neanche uno in cui io non ti abbia pensata, in cui abbia pensato al sapore delle tue labbra e al tuo corpo>>dice l'originale sussurrandomi nell'incavo del collo queste parole, al che sorrido poggiando le mie mani attorno al suo collo e stringendolo a me, mi è mancato tantissimo quasi come l'ossigeno.
<<ora siamo pari, tu ti devi far perdonare e vice versa>>gli soffio in faccia, ma ci siamo già capiti.
Lui fa un piccolo ghigno mi prende in braccio e con la velocità da vampiro mi porta in una casa nel bosco.
Con dolcezza stranamente poggia le sue labbra contro le mie sbattendomi al muro.
Strappo la sua maglietta buttandola da qualche parte nella stanza, mi prende in braccio e mi trascina in camera, mi ci appoggia e inizia a baciarmi il collo e ogni tanto si sofferma a guardarmi negli occhi accennando un piccolo sorriso, chiudo gli occhi godendomi il momento, in tutta la mia esistenza non ho pensato che qualcun'altro potesse farmi perdere la testa in questo modo, che potesse in qualche modo prendere posto nel mio cuore come lui.

 Strappo la sua maglietta buttandola da qualche parte nella stanza, mi prende in braccio e mi trascina in camera, mi ci appoggia e inizia a baciarmi il collo e ogni tanto si sofferma a guardarmi negli occhi accennando un piccolo sorriso, chiudo gl...

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From Dusk Till DawnWhere stories live. Discover now