Prologo

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'Una sola anima che dimora in due corpi.'

Così Aristotele rispondeva alla domanda "Che cos'è un amico?"

Senza amicizia non esisterebbero paesi o città, non ci sarebbero storie, leggende, racconti perchè non ci sarebbe nessuno da amare, nessuno con cui condividere sé stessi, nessuno a cui raccontare. In breve, non solo non ci sarebbe ragione di vivere, ma non ci sarebbe neppure la ragione.

Proprio nella letteratura occidentale, il primo modello di amicizia che potremmo definire 'esemplare' ci è proposto dall'Iliade di Omero in cui si narra la vicenda di Achille e Patroclo. Essi vi sono descritti come due amici inseparabili, due anime diverse nel profondo ma complementari.

L'affetto per un amico sincero non muta mai.
Una delle consolazioni dell'amicizia è avere qualcuno a cui confidare un segreto e con cui stabilire un rapporto che pian piano si coltiva rendendolo unico, inimitabile e speciale.
Il rapporto d'amicizia con Draco Malfoy aveva le sue radici sin da quando entrambi avevamo sei anni; sin da quando entrambi provavamo una simpatia reciproca.
Ritenevo l'amicizia tra noi uno dei beni più preziosi che la vita potesse mai darmi; non c'era deserto peggiore di una vita senza di essa. I bambini, durante l'età infantile appaiono gentili, buoni ed educati ma Draco era l'opposto; si rivelava sempre scorbutico, rispondeva a tono, derideva ognuno per un minimo errore ed era molto egocentrico.

Nonostante il suo carattere variasse molto spesso, ci sentivamo bene ognuno in compagnia dell'altro. Avevo da sempre saputo ci fosse qualcosa in più di un legame d'amicizia ma a quell'età in cui persino il buio faceva paura, non ero capace di figurare quel 'qualcosa in più.'

Mi ero da sempre differenziata dagli altri non per il colore dei capelli o la statura ma per le mie origini: facevo parte di una specie di maghi molto rara con il potere principale di spostare gli oggetti attraverso la forza del pensiero.

Ovvero, la telecinesi.

I miei poteri erano da sempre stato un problema con cui convivere a vita; le uniche volte in cui avevo usati furono con Draco, per fare qualche scherzetto ai nostri genitori e rendere meno monotone le giornate. Dopo la sua partenza per Hogwarts, all'incirca cinque anni prima, rimanemmo in contatto i primi anni successivi, passando le vacanze insieme e confidandoci quello che faceva ognuno nelle proprie vite anche senza il costante appoggio dell'altro. Poi però, la sua immagine iniziò a sbiadirsi mese dopo mese fino a dissolversi completamente.

Dopotutto erano passati molti anni.

Non sapevo come comportarmi una volta arrivata ad Hogwarts e incontrato Draco. Dopotutto, il nostro legame, si era pian piano sgretolato; mancava la complicità di un tempo. Sin da quando ero piccola passavo intere giornate con lui, ci divertivamo a rincorrerci e ridevamo per ogni minima cosa.
La nostra amicizia era importante per entrambi e chi dice che non può esistere tra due persone di sesso opposto, beh, si sbaglia di grosso.
Ma poi, come il vento spazza via le nuvole, il tempo ha spazzato via la nostra amicizia.

Il giorno prefissato per andare nel mondo magico a fare compere arrivò velocemente. L'ansia e la trepidazione non mi avevano fatto dormire, e la paura di non riuscire ad integrarmi mi aveva demotivata.
Dinnanzi ad Olivander, incontrammo Narcissa, la madre di Draco che subito riconobbe i miei genitori e mi avvolse in un caloroso abbraccio.

"Cara! Come sei cambiata, come stai?" disse quasi gridando. Mi guardò con sguardo cinico, concentrato su ogni minimo particolare del viso.

"Bene, è bello ricontrarti dopo tanto tempo."

"Sono così felice che sia qui." mi rivolse un sincero sorriso.

"Anche io." ricambiai.

Mia madre ci guardò e io seppi cosa stesse per chiedere non vedendolo nei dintorni.

Just Friends ; Draco MalfoyWhere stories live. Discover now