Dalla parte del manico

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Venni risvegliata dal suono di una dolce melodia, mai sentita prima ma per come era suonata sembrava essere composta da un musicista settecentesco.
Aprii gli occhi e mi voltai: Draco non c'era. Era da aspettarselo.
Mi alzai e provai a vedere se veramente i miei poteri funzionassero per cui, mossi leggermente la testa per spostare la porta e con mio grande stupore si aprì. Benissimo. Percorsi il corridoio cercando di capire chi stesse suonando la melodia ma non lo finii perchè riconobbi davanti a me Draco seduto di spalle davanti ad un pianoforte. Sentì la mia presenza e si voltò.

"Oh, sei sveglia." il tono era calmo, la voce udibile in un sussurro masticato.

"Da quando suoni?"

"Da qualche anno."

Mi avvicinai e mi sedetti davanti a lui. Sapevo anch'io suonare perchè a scuola ci davano la possibilità di scegliere uno strumento da imparare e scelsi il piano.
Poggiai le dita sui tasti e iniziai a muoverli componendo nota dopo nota.

"Sai suonare?"

"Sì."

Draco era sorpreso quanto me. Non praticavo pianoforte da molti mesi e mi sembrò inverosimile quello che stavo facendo. Così inverosimile che sbagliai una sequenza.

"Aspetta, è un si bemolle."

"Cosa-"

Mi prese la mano con le sue delicate dita e la portò su un tasto più lontano dando origine a una nota leggermente diversa da quella che avevo prodotto. Continuò da solo creando una piacevolissima canzone. Era bravissimo, le sue mani si muovevano con maestria e precisione, era concentrato sullo spartito e raramente sollevava il volto per vederlo. Ormai l'aveva imparata a memoria.

"Wow, sei-sei bravissimo."

"Seguimi."

Mi aggiunsi suonando i mi e i sol presenti sotto il suo pentagramma. Riuscii a renderla pulita e dolce ma la sua era mille volte meglio. All'improvviso le nostre mani si toccarono e fu naturale voltarci uno di fronte all'altro.

"Scusami." dissi timidamente allontanando la mano. I ricordi della sera prima mi provocarono un senso di imbarazzo. Il solo pensiero delle sue mani lungo il mio corpo mi fecero arrossire violentemente.

"Non ti scusare. Adoro sentire la tua pelle." Malfoy, hai sempre le parole giuste al momento giusto tu eh?

"Non-" venni interrotta da Narcissa.

"Draco? Sophie? Siete qui?" chiese dalla biblioteca. Draco si alzò e andò ad aprire la porta d'accesso.

Appena mi vide, corse verso di me e mi strinse in un caloroso abbraccio. Era preoccupata a terrorizzata allo stesso tempo.

"Oh Sophie, mi spiace per ieri sera."

"Tranquilla Narcissa, sto bene e stiamo tutti bene."

"Non sarebbe dovuto tornare così presto e-"

"Non ti preoccupare, non è successo nulla di preoccupante vero?"

"Beh, tuo padre è stato solo ferito alla testa...con un vaso."

"Da quel- da tuo marito?"

"Sì....sai che non gli scende giù il fatto che ci sia un babbano in casa sua. Oh Sophie, mi sento così in colpa."

"Non è colpa tua madre." disse Draco accarezzandole la spalla.

"Ascolta Draco, se tuo pardre ha una mentalità chiusa, non ci puoi fare niente."

"Papà è fatto così."

"Spero non lo sia anche tu, Draco." aggiunsi slegandomi dall'abbraccio.

Ritornai in camera per cambiarmi e i fotogrammi delle sue dita dentro di me, si impadronirono della mia mente. Non sapevo cosa mi fosse successo, non riuscì a reagire. Fu come se lui stesso mi avesse stregato. Lulu aveva avuto ragione: i suoi occhi erano ipnotizzanti.
 Draco entrò di scatto.

Just Friends ; Draco MalfoyWhere stories live. Discover now