Nevralgia

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Draco aveva da sempre avuto un occhio di riguardo nei miei confronti. Non esitava a complimentarsi, anche in modo non esplicito, perchè nonostante si credesse superiore a tutti non poteva negare che fossimo allo stesso livello.
Dimostrava raramente il suo bene verso di me, non mi diceva mai 'ti voglio bene' o 'sei la mia migliore amica' ma me lo faceva capire tramite occhiate d'intesa, abbracci freddi ma stretti, parole di conforto e dolci, l'opposto di quello che riservava agli altri.
Questo suo atteggiamento mi faceva sentire importante, essenziale per lui e amata da qualcuno tanto da sviluppare una morbosa gelosia nei suoi confronti.

Passai l'intera notte cambiando posizione tra i cuscini, nell'invano intervento di addormentarmi ma i ricordi che riaffioravano nella mente come una pellicola cinematografica non volevano che lo facessi e più ero sveglia fissando il soffitto, più passava il tempo.
Mi rannicchiai su di me stessa ripetendomi nella testa perchè mi fosse capitato...cosa avessi sbagliato per avere quelle conseguenze ma mi risposi che in fondo era stato un escamotage architettato da Draco per sfuggire da quella situazione.
Gli occhi non riuscivano a chiudersi e la costante pressione nel petto mi rese quella notte infernale.

L'immagine di Draco che premeva le sue labbra contro le mie rendeva la mia mente offuscata, non riuscivo a pensare ad altro che se non lui e il bacio. Mi chiedevo continuamente se per Draco fosse stato lo stesso o solo un bacio improvvisato senza alcun significato.
Optai per la seconda ipotesi, come giusto che fosse.
Dopo pochi minuti sprofondai in un profondissimo sonno con Draco che mi baciava collo e mandibola per poi scendere nell'interno coscia prima che la voce di mia madre lo interrompesse. Mi voltai. Le otto e trenta.

"Buongiorno, tesoro. Dormito bene?" aprì le tende della stanza facendo entrare una luce così accecante da farmi voltare dalla parte d'ombra.

"Buongiorno mamma. Sì sì." Sì, certo.

"Preparati che ti aspettiamo di giù per la colazione. Io e Narcissa ci siamo svegliate presto per prepararla." accennai un sì con la testa.

"Tutto bene? Com'è stata la serata ieri?" mi alzai di colpo a mezzo busto e risposi che avevamo solo fatto una passeggiata per poi tornare subito.
Non appena chiuse la porta mi recai in bagno.

Istintivamente, mi guardai allo specchio e toccai le mie labbra immaginando Draco e la scena della sera precedente. Mi convinsi di non pensarci più, era stato solo un bacio di scena come  due semplici attori su un palcoscenico.
Non dovevo farmi film mentali, era tutto finito. Non c'era niente per cui preoccuparsi.

Lavai la faccia, indossai una felpa oversize Serpeverde  e da sotto dei pantaloni della tuta larghi sempre verde. Mi pettinai velocemente raccogliendo i miei lisci capelli in una cosa bassa.
Aprii la porta contemporaneamente a Draco che mi guardò con i capelli leggermente scompigliati.

"Buongiorno, Draco." salutai timidamente guardando a terra.

"Buongiorno, Renold."  sese le scale e lo seguii godendomi sottovoce l'immancabile profumo di menta e colonia.
Indossava una semplice maglietta bianca attillata, dei pantaloni di tuta nera e ciabatte nere con ricamato lo stemma dei Malfoy.

"Buongiorno ragazzi, cosa preferite?" domandò mia madre versando latte nella tazza.

"Un waffle." rispondemmo io e Draco all'unisono. Ci guardammo un attimo e poi ci sedemmo.

"A Draco con il cioccolato sopra mentre a Sophie con sciroppo d'acero e mirtilli? Ricordo bene?" Chiese Narcissa sorridendo.

"Sì'." rispondemmo di nuovo all'unisono, questa volta senza guardarci. Narcissa annuì e andò in cucina lasciando me e Draco soli.
Avevo paura di parlare, di rivolgermi a lui non riuscendo a prevedere una sua reazione per cui mi stetti zitta.

Just Friends ; Draco MalfoyOnde histórias criam vida. Descubra agora