5. CLAN HALLANDER

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Signorina?

Anche se non dimostra più di vent'anni, si comporta come se ne avesse cinquanta... insomma, quale ragazzo dice ancora signorina?

A differenza di Simon, Liam ha i capelli di un castano chiarissimo, corti e pettinati alla perfezione, che incorniciano un volto dai tratti marcati e duri.
I suoi occhi glauchi, a metà tra azzurro e verde acqua, sono piccoli e leggermente infossati, sormontati da folti sopracciglia.
Ha un fisico scolpito e possente, con spalle larghe, braccia muscolose e gambe straordinariamente lunghe.
Sul serio, deve essere alto quasi due metri.

Ho detto che sono attraenti?
Me lo rimangio: sono tutti dei gran fighi.

«Sei serio, Will? Non lo sai che il baciamano è passato di moda secoli fa?» lo canzona il ragazzino di prima, beccandosi un'altra occhiataccia da parte della madre.

«Io credo che la galanteria non passi mai di moda» replica Liam pacato, tornando al suo posto.

«Ed ecco perché sarai eternamente single» commenta il ragazzo, prima di rivolgersi a me. «Comunque, ciao. Io sono Kal e sono sobrio da... beh, massimo un giorno».

A giudicare dai suoi abiti pittoreschi, si direbbe che qualcuno gli abbia vomitato addosso un arcobaleno.
Infatti, malgrado sia autunno inoltrato, indossa una t-shirt verde e rossa e dei pantaloncini neri a strisce viola che gli arrivano al ginocchio con scarpe sportive color giallo ocra. Inoltre, attorno al collo porta una buffa collana di perle iridescenti e sullo schienale della sedia è appeso un berretto di Pokémon.

È piuttosto basso e ha un fisico tonico, ma snello e longilineo.
I suoi capelli folti sono scuri come il carbone e tutti scompigliati, tanto che ciocche ribelli gli ricadono sul volto senza alcun controllo.
Devono essere mesi che non li pettina.

Una luce maliziosa brilla nei suoi occhi neri, simili a pozzi senza fondo, mentre mi fissa con un misto di curiosità e qualcosa che non riconosco... sorpresa? Dubbio?

«Vorrei sapere perché ero l'unico a cui era stato detto che sarebbe arrivato un ragazzo, e non una ragazza» si lamenta Kal.

«Perché sei un quindicenne pervertito e non volevamo che ci provassi con lei» spiega Eileen, scrollando le spalle.

Kal tira un sospiro drammatico e commenta: «Uffa, di sorella ne sopporto a stento una».

Eileen gli risponde con una smorfia.

A quel punto, la mia attenzione cade d'istinto sul ragazzo che non ha ancora parlato, anzi che non sembra essersi neanche accorto del mio arrivo.
Sta piluccando dal suo piatto, apparentemente del tutto disinteressato a ciò che succede intorno a lui.

Come Kal, ha capelli corvini e arruffati, portati in maniera sbarazzina. Il suo viso dagli zigomi alti e i lineamenti precisi, delineati alla perfezione, sembra essere stato disegnato da un artista molto talentuoso.

Ma ciò che mi colpisce più di tutto sono gli occhi, azzurri e gelidi come il ghiaccio.
E quando solleva lo sguardo su di me, scopro che è identico a quello di sua madre: freddo e distaccato.

Non credo di aver mai visto un ragazzo tanto inquietante.

«Edric» mormora secco, per poi tornare a mangiare come se nulla fosse.

Alizée gli rivolge un sorriso appena accennato, i suoi occhi puntati su di lui che scintillano per l'orgoglio.

«Sempre il solito chiacchierone, eh, Ed?» lo stuzzica Kal.

Edric si limita a fulminarlo con un'occhiata cupa.

«Mi dispiace, signorina Storm. Avrei voluto presentarti tutta la famiglia, ma a quanto pare Klaus non ci ha degnati della sua presenza».
Dal suo tono tagliente, capisco che chiunque sia finirà in guai seri per questo.

RememberWhere stories live. Discover now