2. Diagon Alley

180 4 7
                                    

Pian piano Victoria si risvegliò e con il suo solito fare melodrammatico disse

<Ditemi che è stato tutto un sogno!> tutti scossero il capo e Camille timidamente disse

<Perchè pensa che sia stata l'unica ad accettare il lavoro? Non vorrei essere scortese ma lei è insopportabile signora, io sono qui solo per la signorina Diamante, le sono accanto da sempre> La signora la trucidò con lo sguardo

<Non può essere! Come faremo ora? Non possiamo dire alle persone che nostra figlia studia magie e cose strane... perderemo tutta la notorietà che abbiamo guadagnato stasera. E non posso neanche cacciarla di casa perchè il problema rimarrebbe> Victoria faceva avanti e dietro continuando a ragionare non pensando minimamente ai sentimenti di Diamante, la quale aveva lo sguardo basso. Clarisse era indignata dalle parole che uscivano dalla bocca di sua zia e Jackson non sapeva come esprimersi.

Camille vedendo Didì triste le prese la mano e la avvicinò all'uscio di casa, le asciugò una lacrima e disse

<Come prima cosa informiamo il professor Silente, ne sarà felice> prese un foglietto di carta e vi scrisse qualcosa sopra e poi fischiò. Arrivò un bellissimo gufo con gli occhi verdi, Camille legò il biglietto alla zampa del gufo che poi prese il volo. Didì fece un piccolo sorriso a Camille, vennero distratte da un piccolo esulto di Victoria

<Ci sono! Diremo che Didì studia in un prestigioso College in America, e poi la faremo presenziare a qualche festa quando ce ne sarà bisogno> Diamante la guardò con leggero disgusto

<Non sono un oggetto!> Victoria la guardò sbilenca e disse

<Ormai è tutto deciso, ora a dormire> e si ritirò nelle sue stanze, Diamante guardò suo padre sperando dicesse qualcosa, ma lui fece spallucce e con aria desolata seguì la moglie. Clarisse dispiaciuta per l'amica la prese per mano e la porto in camera per riposare un po'. 

Il mattino seguente Clarisse ripartì per casa sua, lasciando Didì a casa con la famiglia che la aveva appena ripudiata.

<Didì ti va di andare a comprare i libri per la scuola oggi?> domandò Camille, la ragazza sorrise annuendo.

Diamante andò a prepararsi, indossò qualcosa di sobrio una camicetta bianca e una gonnellina celeste con dei fiorellini.

Andò in sala pranzo per fare colazione, lì vi era seduta Victoria che non l'ha degnata nemmeno di uno sguardo, lasciando la ragazza con una nota di tristezza.

Finita la colazione Diamante raggiunse Camille davanti al camino spento, la domestica indossava un vestito viola ed era coperta da un mantello nero e in mano ne aveva un altro per Didì.

<Oggi userai per la prima volta la metropolvere!> esclamò felice Camille

<C..come funziona?>

<Devi prenderne una manciata entrare nel camino e pronunciare "Diagon Alley"> spiegò

<Entrare nel camino?> la ragazza sembrava spaventata

<Si tranquilla è del tutto sicuro, ma ricorda di scandire bene le parole> la ragazza annuì e si mise il mantello.

Entrò nel camino afferrò una manciata di polvere e disse <Diagon Alley> e buttò la polvere nel camino, un lampo verde la circondò e dopo un pò si ritrovò nel camino di un posto pieno di libri.

Diamante uscì dal camino e si guardò in torno, era pieno di libri di ogni tipo. Camille la raggiunse poco dopo.

<Benvenuta al Ghirigoro, qui troveremo tutti i libri di cui avrai bisogno>

<woow...>

<ahah! Chiudi la bocca o ci entreranno le mosche! Dai prendiamo i libri di cui hai bisogno e andiamo, abbiamo molto da comprare>

Presi i libri di cui avevano bisogno si avvicinano al banco per pagare. Diamante prende i suoi soldi babbani, ma Camille la ferma subito

<Nel mondo magico quella moneta non vale nulla, qui si usano i galeoni> le disse mostrandole delle monete dorate

<Non preoccuparti il professor Silente mi ha dato denaro a sufficienza per pagare tutto il materiale> appena pagarono uscirono.

Diamante era estasiata dalla bellezza dei colori di quella via, dalla gioia che emanavano tutti i maghi e le streghe.

<Adesso dove andiamo?>

<Che ne dici se andiamo a comprare la tua bacchetta?> a Diamante si illuminò lo sguardo era felicissima.

Mentre andavano da Ollivander, due ragazzi sfrecciarono di fianco a loro e uno dei due spintonò Diamante facendola cadere, Camille urlò

<FATE ATTENZIONE!> mentre una ragazza vicino a loro aiutò Diamante ad alzarsi.

<Grazie> di fronte a Diamante c'era una ragazzina con i capelli rossi e gli occhi verdi

<Io sono Lily Evans molto piacere>

<Io sono Diamante Williams> le due si strinsero la mano e sorrisero.

Diamante dopo aver salutato Lily entra da Ollivander pronta a prendere la sua bacchetta.

<Buongiorno signorina> disse un uomo sorridente, Ollivander.

L'uomo andò a prendere una scatola da cui tirò fuori una bacchetta che diede alla ragazza che lo guardava strano.

<Suvvia la agiti>

Agitò la bacchetta e ruppe un vaso, successivamente ne provò un'altra e per poco non colpì Ollivander.

<Provi questa> era una bacchetta molto bella, appena Diamante la toccò un'energia la pervase e il suo sguardo sorpreso scattò sull'uomo che prontamente le disse

<Signorina ricordi che è la bacchetta a scegliere il mago, mai il contrario>

Dopo Ollivander le due andarono a comprare il calderone, la divisa e tutto il resto di quello che mancava.

La giornata finì molto velocemente e Didì e Camille tornarono a villa Williams.

-Angolo scrittrice-
Ecco il secondo capitolo, ho scritto molto meno rispetto al primo, ma forse è meglio.

Tanti saluti Berry_Black

Oblivion  |A Sirius Black's Fanfiction|Where stories live. Discover now