Oblivion |A Sirius Black's Fanfiction|

21. Sensibilità di un cucchiaino d'argento

Un mese. Diamante stava trascorrendo un intero mese con una foglia di mandragola in bocca. Pandora non si separava da lei nemmeno un istante, sempre pronta ad aiutarla a comunicare con professori e compagni.

Ovviamente Pandora non fu l'unica a prestare il suo aiuto, anche Lily, Severus e Remus si prestarono in suo soccorso. Finnegard, invece, rimaneva sempre un po' distante dal gruppetto anche se i suoi occhi rimanevano sempre vigili sulla giovane corvonero e nel mentre continuava a studiare quello strambo gruppetto disgregato. Ai suoi occhi, l'unico motivo che portava tutti quei maghi a interagire tra loro era, senza ombra di dubbio, la presenza della corvina.

Sirius e James, sempre seguiti dal piccolo Peter, invece, si facevano vedere poco, apparivano, Sirius diceva frasi poco carine e cordiali e poi sparivano. Diamante, ovviamente, non sapeva che in realtà lo scopo era quello di assicurarsi che tutto andasse bene.

Il mese era quasi terminato e la prossima luna piena si stava avvicinando e con essa la seconda parte del rito, secondo il parere della corvina la più complicata.

<Dove la troviamo la crisalide di una farfalla sfinge testa di morto!?> chiese Pandora dopo aver letto il quadernetto che la corvina usava per comunicare con lei.

Erano seduti alla tavolata di corvonero nella sala grande, il solito gruppetto, era un sabato pomeriggio e quindi non c'era nessuno se non loro e qualche studente che faceva uno spuntino.

<Nella serra della professoressa Sprout> tutti si girarono verso Finnegard curiosi, il biondo sospirò pesantemente girando gli occhi al cielo <La Sprout insegna erbologia, è normale che possegga degli insetti> Diamante si ritrovò ad annuire consapevole che il maggiore avesse ragione, dopo di che si mise a scrivere il prossimo passo da fare, e questa volta a leggere fu Remus.

<Dobbiamo raccogliere una goccia di rugiada con un cucchiaino d'argento, e questa rugiada deve trovarsi in un luogo che non è stato raggiunto né dalla luce né da una qualsiasi persona...> un basso vociare di sbuffi e versi di lamentele si propagò nel gruppo, questo rito era veramente complicato e quasi impossibile. Come facevano a trovare della rugiada in un luogo completamente buio che non era stato mai raggiunto da qualcuno?

<Come lo troviamo questo posto?> chiese Lily, subito seguita da Severus <Magari il nostro grifondoro ha un'altra idea da saccente> Finnegard lo ignorò completamente, mentre Diamante guardò dispiaciuta i suoi due amici.

Remus tossì leggermente, attirando, nuovamente, l'attenzione su di sé <In realtà qualcuno che può aiutare ci sarebbe> Diamante rivolse completamente il suo sguardo luminoso verso il giovane grifondoro e un dolcissimo sorriso si fece largo sul suo viso, sorriso che venne ricambiato con uno più insicuro <Didì... mi riferisco a Sirius e James-> Remus non fece in tempo a finire di pronunciare l'ultimo nome che Severus si mise in mezzo <No. Stai scherzando spero. Quei due non hanno fatto altro che apparire ogni tanto e sparare delle battutine di poco gusto verso Diamante e ora dovremmo richiedere il loro aiuto!? Aumentando per di più il loro ego!?>

Lily poggiò una mano sulla spalla dell'unico serpeverde del gruppo, cercando di calmarlo. Severus era diventato protettivo nei confronti della piccola corvonero, e ripugnava l'idea di vedere Sirius girarle intorno anche solo per delle stupide battutine. Diamante accennò un sorriso gentile al serpeverde e poi ritornò a dedicare il suo sguardo a Remus, si piegò sul suo quadernetto e scrisse.

<D'accordo, mi farò aiutare da Sirius e James. Ma andrò da sola, non voglio battibecchi inutili e prima finiamo meglio sarà>

Ci volle un po' a convincere Severus, ma alla fine erano riusciti a mettersi d'accordo. Remus avrebbe accompagnato Diamante dai suoi amici e l'avrebbe aiutata a chiedere il loro aiuto facendo da interlocutore e aveva assicurato al serpeverde che si sarebbe assicurato di vietare ai suoi due amici di fare una qualsiasi battuta antipatica nei confronti della corvonero.