4.She Don't Want Nobody Near

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4.

She don't want no one around
Cause she don't want anybody to see
What she looks like when she's down
Cause that's a really sad place to be
(Counting Crows-She Don't Want Nobody Near)

Eliza POV

Io e Lindsey siamo sedute in cucina. Venire qui è stata una delle scelte peggiori che abbia mai fatto. Chiudo gli occhi. Lo sguardo di Alycia, così carico di terrore, è ormai impresso nella mia mente. Inizio ad avere paura anche io. Cosa devo fare? Ignorare ciò che ho visto e fingere che non sia mai successo niente? No, mi sembra impossibile. Guardo Lindsey. È arrabbiata, più con sé stessa che con Marny e Maia. Ha sempre avuto un bel rapporto con Alycia e temo si senta ancora in colpa per ieri sera. L'arrivo di Maia ci ridesta dai nostri pensieri.
«Si è addormentata.» annuncia. Non so se devo essere sollevata da questa notizia oppure no. Maia prende una sedia e si accomoda tra me e Lindsey, seguita poco dopo da Marny. Hanno una faccia strana, indecifrabile.
«Visto come stanno le cose, avremmo un favore da chiedervi.» esordisce Maia. Aggrotto la fronte. Un favore?
«Tra due giorni dovrò partire per la Florida. Mi hanno trovato un ruolo in una grossa produzione e non ho potuto rifiutare. Marny si ritroverà a dover gestire questa situazione da sola e non credo che...»
«Eh no!» sbotta Lindsey. «Ci avete nascosto per due mesi le reali condizioni di Alycia, spingendoci a pensare che si fosse stufata di noi o chissà che, e ora ci chiedete se possiamo farle da baby sitter? Ma con che coraggio?». Maia china il capo.
«Siete le uniche persone oltre noi due e il suo agente a sapere come sta.» insiste Maia. Ci sta supplicando di aiutarle.
«Non ha una famiglia? Non parlo di amici, dato che...»
«Linz, smettila.» la interrompo, irritata. Non so bene perché Maia e Marny abbiano deciso di isolare Alycia e loro stesse per due mesi, ma sento che questa discussione deve finire adesso. L'unica cosa che conta ora è che lei stia bene, del resto non mi importa.
«Cosa dobbiamo fare?» chiedo. Lindsey sgrana gli occhi e rimane a bocca aperta. Vedo una lacrima scivolare sulla guancia di Maia. Mi sorride. Marny circonda l'amica con un braccio.
«Di solito, ci alterniamo. Tra le otto e le nove bisogna arrivare qui. Alycia non si alza prima delle dieci normalmente, ma dipende dalla mattina. Poi si sta con lei tutta la giornata. La notte si arrangia, ha imparato a chiamare quando ha una crisi. A volte, però, è necessario dormire qui. Prende delle medicine per il sonno, ma non funzionano sempre alla perfezione.» spiega. Mi mordo il labbro. Lo leggo nei loro sguardi, Maia e Marny hanno il terrore che ora io decida di tornare sui miei passi.
«Ha incubi?» domando, non so nemmeno perché.
«Quasi ogni notte. È Aly che ci ha chiesto di non dormire qui. Siamo arrivate ad un compromesso, lei può dormire da sola, ma noi veniamo a controllare la mattina.» risponde Maia. Sospiro. Mi sto ficcando in una situazione più grande di me, lo sento.
«Credo che io ed Eliza dovremmo un attimo scambiare due parole.» interviene Lindsey improvvisamente, interrompendo il mio flusso di pensieri. Maia e Marny annuiscono e lasciano la cucina. Siamo solo io e Lindsey ora. La mia amica è combattuta, lo vedo.
«Eli, so cosa provi, è anche mia amica, ma non credo di essere in grado.»
«Nemmeno io. E, ne sono convinta, nemmeno Maia e Marny. Il punto, Linz, è che ad Alycia è successo qualcosa che deve averle fatto molto male e ora ha bisogno del nostro aiuto. L'hai vista anche tu, non sembra più nemmeno lei. Non potrei mai uscire da quella porta e fingere che tutto questo non esista.» dichiaro. Non sarei mai capace di ignorare quanto ho visto. Non dormirei più la notte. Lindsey  strizza gli occhi. La vedo muovere la gamba su e giù, segno che è indecisa sul da farsi.
«Non credo di poterlo fare da sola.» confessa. Le prendo la mano e le sorrido.
«Possiamo farlo assieme. Magari con due persone intorno Aly potrà distrarsi di più.» propongo. Lindsey annuisce. Ci alziamo e, di comune accordo, raggiungiamo Maia e Marny. Ci guardano con un misto di aspettativa e terrore.
«Per noi va bene. Lo faremo assieme.» annuncio. Le due ragazze tirano un sospiro di sollievo. Marny mi abbraccia.
«Grazie.» mormora. Si scosta e si appoggia al muro. Sia lei, che Maia sembrano più rilassate ora.
«C'è altro che dobbiamo sapere?» chiede Lindsey.
«Sì, ora vi spiegheremo tutto.» risponde Marny, facendoci segno di seguirla sul divano. L'ascoltiamo mentre ci illustra la giornata tipo che Alycia trascorre da due mesi a questa parte. A quanto pare, esce solo per andare ad un minimarket dietro casa e acquistare alcolici.
«Ne beve meno di quanto possiate credere.» ci rassicura. Almeno non soffre di alcolismo, è già qualcosa.
«La sua terapista, la dottoressa Craven, viene ogni giovedì alle 15:00. Non la lasciamo mai sola poi per la notte, normalmente ha il morale a terra e la sua agitazione aumenta.» continua Maia. Mi sento sempre più angosciata. Ormai non posso più tirarmi indietro, ne sono consapevole.

Alycia POV

Sono nel mio letto, un tutt'uno con le lenzuola. Perché lei è venuta qui? Cosa voleva da me?
«Ben svegliata.» mi saluta Maia, entrando. Le rivolgo un sorriso stentato. Lei mi si siede accanto e mi carezza i capelli.
«Ci sono delle novità.» esordisce. Non so se ho voglia di scoprire di che si tratta, ma le faccio cenno di parlare. La vedo prendere un respiro profondo.
«Eliza e Lindsey aiuteranno Marny in questi tre mesi.». Comincio inevitabilmente ad agitarmi. Eliza no, non voglio che mi veda così di nuovo.
«Ehi, ti prometto che tornerò ogni volta che la produzione me ne darà la possibilità. Non sto sparendo, ma ho bisogno di questo film. Io e Marny ce la stiamo mettendo tutta, ma senza Eliza e Lindsey non so se saremo in grado di continuare ad aiutarti.». La sua onestà è brutale. So cosa intende. Se dovessi peggiorare, mi attenderebbe l'ospedalizzazione.
«Aly, ti vogliono bene. Non ti faranno del male, te lo prometto.». Annuisco flebilmente. Vorrei poterle credere, ma non ci riesco.
«Ti va di salutarle? Se ne stanno andando via.». Faccio cenno di no con la testa. Ho paura che Maia si arrabbi, invece mi fa intendere che va tutto bene.
«Non voglio che tu te ne vada.» ammetto. La mia amica sospira.
«Tornerò.» promette, per poi alzarsi e uscire dalla mia camera. Rimango sola con i miei pensieri. Eliza e Lindsey aiuteranno Marny. Non devo preoccuparmi, non mi faranno del male.
Mi vogliono bene.
Non mi faranno del male.
Vorrei solo riuscire a crederci.

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