Verso Madrid

443 14 2
                                    

canzone da asclotare mentre leggete: by your side - Jonas Blue, RAYE

"mi fai anche volare"

Sofia's p.o.v.

Verso le sei di sera mi sveglio e decido di portare Leo, ancora addormentato, dai miei genitori. Poi torno in stanza e mi rimetto nel letto con Paulo, sta dormendo e ne approfitto per sfogarmi.

"Paulo, grazie per aver ritrovato mio fratello, ti amo talmente tanto che quando sto con te mi sembra che mi scoppi il cuore. Sei troppo carino quando stai con Leonardo, saresti il padre perfetto per i miei figli, e lasciami laureare. Dopo luglio sarò a tua completa disposizione, e sì, non mi dispiacerebbe avere un figlio con te, anzi, mi piacerebbe moltissimo. Sei entrato nel mio cuore da Macugnaga, e ti giuro che quando non ti sei fatto vivo per quattro mesi ci sono rimasta male, anzi malissimo. E mi viene da ringraziare l'arbitro che ti ha espulso, se non fosse stato per lui non sarei mai venuta da te. E poi grazie anche a tua mamma. Se non mi avesse chiamata dopo la partita io sarei ancora a Torino a cercare un modo per parlarti. E, quanti momenti abbiamo passato insieme, mi ricordo ancora la tua faccia quando mi hai fatto guidare sulla neve. Io senza di te non so come farei, e i fan che mi insultano, che ti insultano, lo fanno perché non ci conoscono."

Vedo che sorride "bastardo, sei sveglio" 

"Eh già, sono sveglio, y ho sentito tutto quello che mi hai detto, dalla prima all'ultima parola, ahora però stai un po' qui con me". 

Quindi mi avvicino a lui e mi abbraccia, poi gli dico "Paulo, è ora di cena, pensavo che potremmo andare con Tommy e Leo da qualche parte a mangiare, ai miei genitori penso serva un po' di tranquillità." 

"A me va benissimo, mi preparo e vado ad aiutare Tommy a vestire Leo, tu stai pure qui, ti vengo a chiamare dopo" 

"Grazie Paulo, sei un tesoro quando fai così", lo bacio e poi va dai miei fratelli.

Intanto decido di chiamare Francesco, il mio migliore amico, devo dirgli che abbiamo ritrovato Leo, sicuramente vorrà vederlo. 

Poi chiamo anche Irene, era una mia compagna del liceo. Io e lei abbiamo un rapporto stranissimo, ci insultiamo e facciamo anche la lotta come due sceme, però sappiamo che se una delle due ha bisogno, l'altra c'è. È una delle poche persone che mi ha convinta a tornare a Torino dopo quattro mesi che io e Paulo non ci vedevamo, e probabilmente, se non l'avesse fatto, ora io non sarei qui. Le racconto di quello che è successo negli ultimi giorni e mi promette che ci saremmo riviste presto. 

Poi arriva Paulo e saluto Irene, mi metto una felpa e poi usciamo. Leo, per fortuna, al ristorante non fa storie, anzi, sembra molto contento e mangia tutto. Poi decide che deve iniziare a rompere le scatole a Paulo e quindi il mio ragazzo lo mette sulle sue gambe e lo aiuta a mangiare gli spaghetti. "Leo, lascia Paulo mangiare, vieni un po' qui con me" "Va bene" quindi lo prendo sulle gambe e gli racconto una storia, gli racconto la storia di me e Paulo, ovviamente tralasciando dettagli non adatti per un bambino di 4 anni. 

Paulo ogni tanto alza lo sguardo e guarda me e Leo, intanto parla con Tommaso.

Poi torniamo in hotel, Leo va a dormire con i miei, Tommy in camera sua e io e Paulo insieme.

"Sei pronta per andare a Madrid?" 

"sì, oddio non vedo l'ora. Stai attento, potrei rimpiazzarti con Cristiano o con Asensio, mamma mia che fighi che sono. È che all'ultima partita ho fissato per tutto il tempo un certo Dybala e quindi non li ho potuti ammirare come si deve" 

"stai dicendo che Ronaldo è più bello di me?" 

"Beh, ovvio, lui è il più bello di tutti" gli dico, mostrandogli una foto di Cristiano. 

colpo di fulmine, colpa della neve |paulo dybala|Where stories live. Discover now