Soli

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"No, non va bene un cazzo"

Sofia's p.o.v.

La mattina dopo la partita torniamo in Italia, prendo la mia macchina a casa di Paulo e lo saluto, non ci vedremo per almeno una settimana, e torno a Milano.

Quando arrivo a casa Leo mi salta addosso e poi mi chiede di Paulo, gli dico che è dovuto rimanere a Torino e lui sembra accettare la cosa.

Poi vado in camera mia a preparare la tesi per l'università, Dopo qualche ora scendo per cena e Tommy mi dice: "Hai visto, sono uscite delle foto di Paulo e Antonella insieme. Saranno sicuramente vecchie, quante cazzate che si inventano"

Io guardo le foto dei due che si baciano sul telefono di Tommy, ma poi mi rendo conto che non sono foto vecchie, infatti Paulo indossa le scarpe che abbiamo comprato questa mattina in aeroporto. Faccio finta di niente e gli dico: "Sì, ahahah, quante cazzate si inventano i giornalisti", poi, con le lacrime agli occhi, corro in camera mia e stringo al petto la maglietta che mi ha regalato Paulo, profuma di lui.

Decido di scrivergli: "Vedo che ti sono bastate poche ore senza di me, per tornare da Antonella. Non mi dovevo fidare di te, ma l'ho fatto, ti ho dato il mio cuore e tu l'hai ridotto in frantumi. Complimenti Paulo, sembra quasi che tu abbia fatto apposta a farti fotografare mentre ti limoni Antonella. addio".

Nei giorni successivi quando i miei genitori chiedono di Paulo dico loro che sta bene e che è semplicemente impegnato. Ma qualche giorno dopo l'uscita delle foto Tommaso mi parla: "Vi siete lasciati, vero?" io non gli rispondo, tanto ha già capito tutto. "Io vado a Torino e lo ammazzo, ti giuro che lo ammazzo" "Tommaso, per favore, calmati, non fare niente che possa peggiorare la situazione".

Come se tutto questo non bastasse ho un ritardo, il ciclo mi doveva venire tre giorni fa, sarà che è un periodo un po' così.

Dopo una settimana il ciclo non mi è ancora arrivato, quindi vado a comparare un test di gravidanza, non si sa mai.

Torno a casa e lo faccio. Cazzo è positivo.

Avrò un figlio, il figlio di Paulo.

Non posso tenerglielo nascosto. Scrivo a sua mamma e le spiego la situazione, mi dice che ci pensa lei a Paulo, e che è molto arrabbiata che lui sia tornato con Anto e non le abbia detto niente. La ringrazio infinitamente.

Dopo qualche ora mi chiama Paulo:

"Pronto?"

"Sofia, sono Paulo, mia mamma mi ha detto tutto"

"Bene, se ti può interessare non abortirò"

"Ovvio che non abortirai, te lo vieto. Io, io volevo scusarmi"

"Non c'è niente per cui scusarsi Paulo, se con lei sei più felice fa' come ti pare. Ormai mi sembra che tu abbia fatto la tua scelta. Ci sentiamo tra otto mesi e mezzo, quando nasce, va bene?"

"No, non va bene un cazzo. Voglio esserci a tutte le visite. Voglio essere presente. Voglio vedere la tua pancia crescere."

"Non te lo posso vietare, ma manteniamo le distanze, grazie. Ciao Paulo"

Riattacco, sentire la sua voce mi fa male, tanto male, e pensare che nella mia pancia c'è un bambino è ancora peggio, soprattutto perché quel bambino è anche suo.

Io lo amo, ma evidentemente lui ha scelto Antonella, e io non posso farci niente se lui ha deciso di tornare con lei. 

Decido di scrivere a Gigi, che ieri sera mi ha lasciato il suo numero: "Ciao Gigi, sono Sofia. Mi dispiace tantissimo per ieri sera, non ce la meritavamo questa sconfitta, ma sono sicura che vi rialzerete, più forti di prima. Ti scrivo perché, ecco, sono incinta, è il padre è Paulo, non so se hai visto, ma è tornato con Antonella, senza darmi alcuna motivazione. Volevo chiederti, lui come sta? È felice con lei? Grazie Gigi." 

Mi risponde dopo un paio di minuti: "Paulo è euforico per questa cosa del bambino, ogni giorno entra nello spogliatoio e dice - ragazzi, io non ci credo ancora, sono felicissimo – ha deciso che per prepararsi farà da babysitter ai nostri figli. Lui è felice, ma è felice per te ed il bambino. Appena gli chiediamo qualcosa su Antonella ci dice che la vuole lasciare e che vuole tornare da te, ma ha paura che tu non lo voglia più. Lui ama te, non Antonella e io non riesco a capire perché allora non chiude la storia con lei. Ieri gli ho urlato contro dicendogli – Paulo, cazzo, devi deciderti, chi vuoi? Vuoi Antonella o Sofia e il bambino? Anziché continuare a parlare vedi di agire, di fare qualcosa – e lui se n'è andato. Non lo capisce più nessuno, è intrattabile"

"Gigi, devi fargli capire che io ho bisogno di un po' di tempo, sono incinta e tra tre mesi mi devo laureare. Anche io lo amo, ma hai ragione, deve decidersi"

La sera a cena dico alla mia famiglia che sono incinta, e mi dicono che mi staranno vicini. Poi Tommaso decide di andare a Torino con Leo domani, io rifiuto l'invito, non vorrei mai incontrare Paulo.

Tommaso's p.o.v.

Chiedo a Sofia se vuole venire con me e Leo a Torino, ma lei rifiuta, ha paura di incontrare Paulo. La mattina dopo sono in treno con Leo per andare a Torino.

Appena arriviamo prendiamo un taxi e andiamo su una collinetta dove c'è un parco giochi, Leo trova degli altri bambini con cui giocare e io mi metto a guardare il panorama.

Quando mi giro vedo Leo che sta parlando con un ragazzo, è Paulo. Osservo la scena, non posso vietargli di parlargli.

Paulo's p.o.v.

Sofia è incinta, il bambino è mio. Cazzo, diventerò padre. Lo racconto ad Antonella e lei mi risponde "Ti voleva incastrare e ci è riuscita", ma io so che non è così, ho bisogno di stare da solo e quindi senza dire niente a nessuno prendo la macchina e mi dirigo verso una collina dove c'è un parco.

Ci vengo spesso qui, è un posto tranquillo, mi siedo su una panchina e mi metto le mani tra i capelli, dai miei occhi scende qualche lacrima. Ho gli occhi ancora annebbiati dalle lacrime quando mi si avvicina un bambino, mi asciugo subito le lacrime. Aspetta, ma è Leo, il fratellino di Sofia, impulsivamente mi guardo intorno per vedere se lei è qui, ma non c'è. Leo mi parla: "Paulo, che ci fai qui? No non piangere, aspetta, ti abbraccio" io sorrido, è un tesoro questo bambino. "con chi sei venuto qui?" "Con Tommy, Sofia non è voluta venire. Lo sai che nella sua pancia sta crescendo un bambino?" "Sì, lo so che c'è un bambino nella pancia di Sofia, e dimmi un po', lei come sta?"

"è un po' così, io la abbraccio tutti i giorni ma lei rimane comunque triste" "Non è colpa tua Leo, se Sofia sta così la colpa è solo mia. Mi sa che mi odia, e ha ragione. Le dici di chiamarmi quando torni a casa? Mi fido di te Leo" "va bene, vieni con me da Tommy?" "certo".

Spero solo che Tommaso non mi uccida, anche se ha tutte le ragioni del mondo per farlo.

Leo torna a giocare e lascia me e Tommaso da soli.

Lui fa una cosa totalmente inaspettata, si avvicina e mi abbraccia, io piango e lui sembra capirmi. Non servono parole in questo momento, ma Tommaso decide comunque di parlarmi "Paulo, sai benissimo che non dovevi farlo, che non dovevi tornare con Antonella. Dimmi una cosa, sei felice?" "no, non sono felice per niente, odio me stesso, con Sofia era un milione di volte meglio" "Paulo la ami ancora?" "io non ho mai smesso di amarla, e non capisco perché sono tornato da Antonella, anzi, è lei che è tornata da me. Evidentemente era gelosa di Sofia, e io ci sono cascato come un coglione" "Se posso darti un consiglio stalle lontana, ha bisogno di stare sola e si sta impegnando tantissimo per la laurea e per il bambino." "Tu diglielo però che la amo ancora, e ti giuro che adesso vado a casa e lascio Antonella, quella bastarda deve scomparire dalla mia vita, ha sempre rovinato tutto" "certo che glielo dico che la ami ancora" "Grazie Tommaso, ti voglio un mondo di bene, adesso torno a casa, ho una missione da compiere" entrambi ridiamo e poi torno a casa.

"Antonella?"

Apro la porta della camera e la trovo a letto con un altro, in casa mia.

"esci dalla mia casa, prendi la tua roba e vattene e non provare a cercarmi mai più. Il mio cuore appartiene a Sofia, mi dispiace. E tutto questo mi dà una prova concreta che tu non ami me, tu ami il mio conto in banca e la mia popolarità. Ora vattene." "Ma io..." "Ho detto di andare via".

Finalmente lei e il suo scopamico se ne vanno e io scrivo a Tommaso: "Missione compiuta, più facile del previsto, era nel mio letto con un altro" "Applausi Paulo, Applausi. Ieri Sofia ha fatto la prima visita, tutto bene sia lei che il bambino" "Grazie al cielo, tienimi aggiornato" "Certo, il 4 di luglio si laurea, Vieni vero? Non penso che le dispiacerà" "Certo che ci vengo"

colpo di fulmine, colpa della neve |paulo dybala|Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon