Diego

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"Anche io ti adoro"


Sofia's p.o.v.

Quando arriviamo davanti al ristorante, prima di scendere dalla macchina mi mette sulle gambe un pacchettino di Tiffany. 

"Aprilo, spero ti piaccia" 

Apro prima il sacchetto e poi tolgo il coperchio alla scatolina. 

È un ciondolo con tre anelli intrecciati. Il più grande è in oro bianco, quello medio in oro rosa e quello più piccolo è sempre in oro bianco, ma ricoperto di diamanti. 

"Siamo noi tre, non è vero?" "Sì, siamo noi tre". 

Indosso la collana, mi piace tantissimo. Poi entriamo nel ristorante, è un posto tranquillo, su uno dei colli torinesi. Ci sediamo al nostro tavolo e il cameriere ci porta i menù. "Paulo, tu cosa prendi?" "Fiori di zucca fritti e agnolotti al plin, tu?" "lo stesso". Quando arriva il cameriere ordiniamo e nell'attesa ci mettiamo a parlare del nostro primo incontro.

Poi arrivano i piatti e iniziamo a mangiare. Ad un tratto mi chiede "Quando lo battezziamo?" "Direi verso aprile o maggio, ora è troppo piccolo. La madrina e il padrino?" "Non lo so, come madrina pensavo a mia madre, però se non vuoi possiamo cambiare. E il padrino non ne ho la minima idea" rispondo: "Io per padrino pensavo a Tommy, oppure a Max" "Allegri? Che bello, non ci avevo pensato, così pur di vedere felice Federico mi farà giocare di più. Ci sta" "Bene, allora il padrino è deciso, e anche Alicia come madrina mi sembra perfetta" gli dico.

Quando finiamo di mangiare Paulo paga il conto e poi andiamo da Alicia a recuperare Federico.

Appena arriviamo a casa vado nel nostro letto e allatto Federico, appena si addormenta lo metto nel suo lettino e Paulo mi parla "posso dormire con te o, visto quel che ho fatto, devo andare sul divano?" "Puoi dormire con me" si stende al mio fianco, ma mantiene un po' di distanza, ha paura che lo rifiuti. Quindi mi avvicino a lui e lo abbraccio da dietro. Ci addormentiamo così.

Sento Federico piangere, apro gli occhi e noto che Paulo si è già alzato e lo sta prendendo in braccio. "Grazie, dallo a me, probabilmente ha fame, lo allatto qui nel letto" mi dà il bambino e lo attacco al mio seno. Paulo si siede di fianco a me e guarda l'orologio "Ha dormito quasi 5 ore senza svegliarsi, è un bambino abbastanza tranquillo, no?" "Sì, ci è andata bene questa volta" "Come questa volta?" chiede corrugando la fronte "nel senso che, ecco, intendo che, cioè, io e te, sai, potremmo, avere altri figli insieme" lui mi fa un sorriso stupendo, gli brillano gli occhi.

Quando finisco di dare il latte a Federico lo rimetto nella culla. Poi Paulo mi parla "Sofia, pensavo che domani se vuoi ti posso portare a sciare, se vuoi a Macugnaga, o non so, decidi tu" "Ti adoro quando capisci quello che ho bisogno" "Anche io ti adoro". Gli do un bacio e poi mi addormento abbracciata a lui.

Quando mi sveglio, apro gli occhi e noto che Paulo è a petto nudo con Federico, con solo il pannolino, in braccio. "Buongiorno, cosa state facendo mezzi nudi?" dico "Ho letto che fa bene ai bambini piccoli stare pelle a pelle con i genitori" "Seh seh, oppure volevi solo ricordarmi che dopo il pranzo di Natale ti sono finalmente ritornati gli addominali" "Può essere" mi risponde e ci mettiamo a ridere. "Lo vesti tu?" gli chiedo "Sì, i vestiti pesanti sono nel primo cassetto, vero?" mi risponde "Sì, ma prima devi cambiargli il pannolino" "Sei seria? No, io non ce la faccio" "Dai, non fare storie, vai a vestirlo" lui mi guarda sbuffando e poi finalmente va a cambiare Federico.

Dopo un'ora di preparativi ci mettiamo finalmente in macchina, decido di guidare io e Paulo si mette nei sedili posteriori, vicino a Federico. La prima mezz'ora di viaggio è passata abbastanza tranquillamente, ma è da 10 minuti che Federico piange e Paulo non sa più cosa fare quindi accosto la macchina e Paulo prende il mio posto. Attacco Federico al seno e finalmente si calma.

colpo di fulmine, colpa della neve |paulo dybala|Where stories live. Discover now