Notte insonne

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"vengo io a correre con te chica"

Sofia's p.o.v.

Torno in camera mia e imposto la sveglia alle 6, oggi non ho studiato e devo recuperare. Ad un certo punto sento un telefono che squilla e mi accorgo che il cellulare di Paulo è rimasto sul divano, quindi mi alzo e dopo, aver bussato alla sua porta, la apro e trovo lui che guarda le stelle fuori dalla finestra. "Paulo, avevi lasciato il tuo cellulare in sala, ti ha chiamato qualcuno ma non ho fatto in tempo a portartelo, buenas noches Dybala" "oh, sì, scusa, me ne sono completamente dimenticato, gracias y buenas noches Sofi". Da quando mi chiamo "Sofi" per lui?, è un nome che usano solo i miei genitori e il mio migliore amico Francesco, a proposito, adesso lo chiamo e gli racconto che ho incontrato Paulo, però non gli dico che sta dormendo nella camera di fianco alla mia. È un milanista sfegatato e potrebbe venire e ucciderlo, e io non voglio avere la polizia in casa per risolvere l'omicidio. Invio un messaggio ai miei genitori per dare loro la buonanotte e sento che intanto Paulo sta parlando al telefono con sua mamma. Mi metto sotto le coperte e provo a dormire, ma dopo un'ora non sono ancora riuscita a chiudere occhio e provo ad andare in cucina a bere un bicchiere d'acqua. Sento Paulo che si mette a parlare da solo e si chiede perché non riesca a dormire e quindi decido di bussare alla sua porta e lui mi dice di entrare. "Anche tu non riesci a dormire Sofi?" "Già, vuoi una tisana?" "No, gracias, ora penso di addormentarmi" "va bene, io domani mattina mi sveglio presto per studiare, tu dormi pure quanto vuoi, se non mi vedi sono uscita a correre." "vengo io a correre con te chica, soltanto svegliami mezz'ora prima" "va bene, a domani"

Torno in camera mia e mi addormento, forse mi bastava vedere lui.

Appena suona la sveglia mi alzo e preparo il caffè, intanto apro il quaderno degli appunti e studio, se voglio essere presa a Torino l'anno prossimo, è meglio che mi metta sotto. Alle 9:30 vado a svegliare Paulo, non voglio svegliarlo bruscamente, quindi incomincio ad alzare di poco la tapparella e poi mi siedo di fianco a lui, lo osservo, sembra un bambino che dorme dolcemente. Gli sussurro "Paulo, io tra mezz'ora vado a correre, se vuoi venire con me però ti devi alzare" intanto gli accarezzo la guancia e vedo che sorride a questo mio gesto quindi gli dico "so che sei sveglio e che preferiresti stare a letto ancora per un po' ma poi Allegri si incazza con te, non con me, se ingrassi e diventi un chico gordito"

"esta bien" la sua voce la mattina, se solo potessi sentirla tutti i giorni, ma non succederà mai, lui mi ha offerto solo una cena per sdebitarsi ed è rimasto a dormire qui solo perché non c'erano hotel, io sono solo una ragazza semplice, lui un calciatore famoso in tutto il mondo.


Paulo's p.o.v.

So che non riuscirò a dormire e quindi mi metto a guardare le stelle, penso che se lei fosse qui di fianco a me di stelle ne vedrei una in più, lei, la stella più lucente di tutte quelle che stanno vedendo ora i miei occhi.

Ad un certo punto sento bussare e dico di entrare, mi dice che avevo dimenticato il mio telefono sul divano e che aveva chiamato qualcuno. Ci diamo la buonanotte e lei torna in camera sua, io richiamo mi mamma e le spiego perché sono a casa di una ragazza conosciuta stamattina e la rassicuro che sarei andata a prenderla in aeroporto la sera successiva.

Penso a voce alta e lei lo sente, viene nella mia camera e le dico che sarei andato anche io con lei a correre e le chiedo di svegliarmi.

Quando se ne va mi addormento subito, forse avevo solo bisogno di vederla.

La mattina sento una voce dolce che mi sveglia, è lei che mi dice che era ora di alzarmi, mi accarezza delicatamente una guancia e sorrido, ma lei capisce che sono sveglio e quindi decido di alzarmi.

Arrivo in cucina e trovo la colazione pronta, mangio mentre lei ogni tanto alza lo sguardo dal suo libro per guardarmi.

colpo di fulmine, colpa della neve |paulo dybala|Where stories live. Discover now