Back To You.| Louis Tomlinson

Sei Speciale

Lottie entró per prima per avvisare Jay che c'era una persona speciale che voleva vederla. Subito Louis alzó lo sguardo curioso. "Chi è Lot?" La bionda era imbarazzata, non sapeva che dire e come spiegarglielo. "Non ti arrabbiare Lou, Eleanor è sempre stata gentile e disponibile con noi e ci vuole veramente bene, a tutti. Non si merita di essere lasciata fuori da tutto questo." sussurró vicino al fratello così da non far sentire a sua madre. Lottie poté notare uno strano lampo attraversargli gli occhi ed era pronta ad una sfuriata. "È okay Lot, so che le vuoi bene e... Posso parlarle un attimo?" il cuore di Louis aveva preso a battere all'impazzata come sempre quando la sentiva anche solo nominare nei racconti di sua sorella. "Sì vai, è qui fuori. Resto io con mamma." Louis sospiró profondamente e aprí delicatamente la porta della camera: la vide in piedi proprio davanti a lui e gli sembró di riemergere dopo mesi e mesi sott'acqua. Eleanor era girata di spalle e ancora non si era accorta della sua presenza essendo completamente assorta nei suoi pensieri. Louis notó che era dimagrita molto ma d'altronde non poteva fare la predica a nessuno, l'ultima volta che aveva mangiato era stato il giorno prima. "Ciao." sussurró Louis e la sua voce uscí più roca del dovuto, più emozionata del previsto. Eleanor si giró di scatto con il cuore che le martellava nel petto e appena i loro occhi si incontrarono di nuovo dopo mesi e mesi le venne quasi da piangere. I suoi occhi azzurri erano spenti, stanchi, più piccoli del solito e i segni di tutta quella situazione si potevano notare sul corpo di Louis, la sua magrezza, le occhiaie e qualche ruga in più. Eleanor avrebbe solo voluto prenderlo fra le sue braccia e non lasciarlo più, tutto quello che era successo già non se lo ricordava, eppure rimase ferma dov'era, senza aprire bocca, solo con un flebile sorriso a dipingerle il volto.

"Grazie per essere venuta." era allucinante come ancora dopo tutto quel tempo, dopo tutto quello che era successo, la sola presenza di Eleanor rendesse il suo cuore più leggero. "Io... Non so veramente cosa dire Louis se non che sono qui per qualsiasi cosa di cui abbiate bisogno. Lo so che noi non ci siamo più sentiti e non so nemmeno se tu mi vuoi qui però, se lo vuoi io ci sono." blateró velocemente El molto imbarazzata. "Hey." Lou le poggió una mano sulla spalla, molto vicino al collo come faceva sempre quando ancora stavano insieme. Tutti e due se ne accorsero ma decisero che andava bene così. "Ti ringrazio infinitamente e mi fa molto piacere che tu sia qui. Davvero, grazie. Ora, vuoi entrare?" propose indicandole la stanza. El annuí e lo seguí fino alla porta. Toc toc toc. "Si può? Guarda chi è venuta a trovarti mami..." e lo vide sorridere ampiamente, un sorriso forzatissimo ma che comunque riusciva ad illuminare la stanza e di conseguenza il viso di Joy. "Hey!" esclamó raggiante El, cercando di raccogliere tutte le forze che gli erano rimaste. "Tesoro!" Joy allungó un braccio per attirarla a sé e lasciarle poi due baci sulle guance. E iniziarono a parlare sotto gli occhi vigili e consapevoli di Louis e Lottie. Proprio quest'ultima sorrise varie volte vedendo come lo sguardo di Louis non avesse mai lasciato la figura di Eleanor, ma d'altronde non poteva dargli torto: era luce pura dovunque fosse. Si era fatto abbastanza tardi così Eleanor dopo aver abbracciato forte Jay decise di lasciarla riposare e si alzó dalla scomoda seggiola in plastica. "Lou è tardissimo, dobbiamo tornare dai ragazzi perché fra poco verrà Dan solo che io non ho la macchina perché sono venuta con Eleanor." "Posso accompagnarvi io, senza problemi." si propose El rinfilandosi il giacchetto. "Vai tu Lou, io aspetto qui Daniel. Almeno ti fai una doccia e ti riposi un attimo." sorride Lot spingendolo via. "Sei sicura? Tu poi come torni?"domandó preoccupato e non molto convinto.

"Lasciami le chiavi dell'auto genio." scosse la testa sconsolata. Anche se era Louis era pur sempre un uomo. Lou le fece la linguaccia per poi lasciarle un lungo bacio sulla fronte. "A dopo." "Ciao! Divertitevi!" aggiunse Lots ridendo sommessamente e facendo imbarazzare al massimo i due ragazzi. "Hai imparato a guidare in questi due anni..." sogghignó Louis osservandola al volante. "Simpatico." rispose El facendo cadere il discorso. Lo guardó varie volte di sottecchi e sembrava totalmente perso in un altro mondo, lo conosceva e sapeva che quello non portava a niente di buono e perció decise di iniziare un nuovo discorso. "Ah, a proposito. Congratulazioni per Freddie, sembra bellissimo." nella sua voce non c'era alcun rancore, alcuna cattiveria ma solo tanta dolcezza. Dolcezza che si riproposte anche sul viso di Louis in un tenero sorriso. "Ma tu, l'avresti mai detto  che io mi sarei trovato a fare il padre? Eppure mi sembra tutto così giusto quando sono con lui, ha solo quattro mesi ma è così sveglio ed è bellissimo." "Scusa se non te l'ho detto di persona, immagino tu l'abbia letto su qualche giornalino da quattro soldi o al massimo te l'avrà detto Lottie ma avrei dovuto farlo io." la macchina si fermó nel vialetto di casa Tomlinson ma nessuno dei due accennava a scendere dall'auto.

"Ho fatto così tante cazzate Eleanor e so che tu lo sai per certo. Ho deciso di ricominciare da lui, voglio essere migliore per lui." "Questo ti fa onore Louis..." "Ma?" la incitó il cantante girandosi completamente verso di lei. "Non c'è nessun ma Louis." scosse la testa. "Sono sicura che sei un ottimo padre." sorrise appena immaginandoselo con quel fagottino fra le braccia. Peccato che era il suo fagottino e non il loro. Lo aveva immaginato così tante volte quando stavano insieme, anche se erano giovani non le importava: se solo Louis glielo avesse chiesto, all'epoca, sarebbe stata pronta a costruire una famiglia con lui. "Allora buonanotte Louis." il ragazzo la salutó con la mano scendendo dall'auto. "El." la richiamó prima che partisse. "Sei speciale, come sempre." e il suo sorriso le fece tremare le gambe.
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