Mamma! C'è Il Fuso Orario

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2012

"Mamma ho bisogno del tuo aiuto!" Louis si precipitó giù per le scale in pochissimi secondi per raggiungere sua madre in cucina. "Dimmi tesoro, magari senza romperti niente nel frattempo..." ridacchiò Johanna controllando però che il suo bambino fosse tutto intero. Bambino si fa per dire visto che aveva già 21 anni. "Voglio fare una sorpresa ad El per il suo compleanno e ho assolutamente bisogno che mi aiutiate. Sai che faccio schifo con queste cose!" si lagnó il moro prendendo le mani della madre fra le sue e lasciandoci un tenero bacio. Il loro rapporto era qualcosa di indescrivibile: Jay aveva avuto Louis all'età di appena 20 anni ed erano praticamente cresciuti insieme, sempre attaccati fino a che non nacque Lottie e di conseguenza tutte le altre. I primi mesi Louis era stato molto geloso della sorellina e non la voleva mai prendere in braccio, poi un giorno la madre era dovuta uscire di corsa da casa per un'emergenza e aveva deciso di lasciare la piccola con Louis che comunque aveva già sette anni. Lottie aveva iniziato a piangere e Louis, pur che farla smettere, decise di prenderla in braccio e da quel giorno fu amore incondizionato per il resto della vita. "Avevi qualche idea?" chiese la madre appendendo lo strofinaccio e recuperando la borsa con il necessario per la notte visto che avrebbe fatto il turno all'ospedale. "No ovviamente!" "Facciamo così, stanotte ci penso bene e domani iniziamo a organizzarci, va bene?" "Tesoro io lavoro fino a domani mattina, Dan dovrebbe tornare per cena... Intanto pensi tu ad aiutare le ragazze con i compiti?" Louis annuí felice di poter passare qualche ora con le ragazze e l'accompagnó alla porta lasciandole un dolce bacio sulla fronte.

Pochi giorni dopo era arrivato il compleanno di Eleanor e si stavano recando a sua insaputa nel giardino di casa Tomlinson. "Mi dici che cosa stai combinando William?" Eleanor sapeva che Louis destestava il suo secondo nome e adorava prendercelo in giro. "Ce la fai a stare in silenzio per un minuto?" si rese conto di essere stato troppo maleducato e quindi le lascio un dolcissimo bacio sulle labbra che cancelló completamente la voglia di litigare che era sorta in Eleanor. "Ah!" Louis si fermó di botto e di conseguenza El sbatté sulla sua schiena. "Ancora non te l'ho detto ma sei bellissima." Louis era così, viaggiava da momenti di totale assenza in cui avresti voluto prenderlo a botte per farlo parlare a momenti di estrema dolcezza, protezione e maturità. Ormai era circa un anno che i due si conoscevano e ogni giorno di più El si emozionava di fronte ai complimenti o ai gesti dolci del suo Louis. Non era stato per niente tutto rose e fiori e non lo era nemmeno in quel momento perché si sa: una relazione è difficile di per sé, in una situazione normale, perché le persone sono differenti, non sempre si capiscono e ogni tanto lo fanno apposta di non volersi capire. Ma la loro era ancora più complicata perché erano sempre sotto la luce dei riflettori, qualsiasi cosa pubblica si permettessero di fare veniva commentata, solitamente negativamente, dai giornalisti e dalle fans di Louis. Queste ultime, o per lo meno la maggior parte di loro, stavano diventando un grande problema per Eleanor perché continuavano a sostenere che lei fosse solo una copertura della relazione fra Harry e Louis, che fosse un'arrivista, che Louis stesse con lei solo per via della Modest!, che non l'avrebbe mai guardata altrimenti, che lei fosse in cerca solo di soldi e fama, tutte cose false visto che i soldi proprio non le mancavano e poteva ritenersi fortunata anche in fatto di fama: aveva lavorato come modella dall'età di 5 anni e perciò era abbastanza conosciuta e richiesta in quel mondo e questo le bastava.

"A che pensi amore?" chiese Louis fermandosi di nuovo e prendendole il viso fra le mani. Eleanor scosse la testa e sorrise flebilmente lasciando cadere il discorso. "Sappi che ne riparleremo, lascio perdere ora altrimenti arriveremo tardi per la tua sorpre-" Louis si tappó la bocca con sguardo colpevole ed era così buffo che Eleanor non poté trattenere le risate. Succedeva sempre così, lei si intristiva e lui anche involontariamente riusciva sempre a farla ridere. "Amore, sono giorni che lo so. Purtroppo Phoebe è un po' panierino sfondo e mi ha detto tutto giorni fa..." ridacchiò passandogli una mano fra i capelli per poi accarezzargli la nuca. "Maledette gemelle!" imprecó Louis non curandosi più di nasconderle i palloncini appesi ovunque e i festoni. Aprí la porta di casa che era completamente vuota visto che tutti li stavano aspettando in giardino dove arrivarono in pochi passi. "AUGURI!!!!" Le luci si accesero e palloncini, festoni, urletti si sprigionarono nel giardino facendo emozionare fino alle lacrime Eleanor. Era tantissimo tempo che non festeggiava il compleanno con la sua famiglia e forse, aveva paura a dirlo ma forse, aveva trovato un'altra famiglia. Louis, intenerito dalla sua emozione, le circondó le spalle con un braccio e l'attiró al suo petto baciandole delicatamente la tempia. Tutti si fondarono sulla ragazza baciandola ed abbracciandola, facendola sentire veramente in famiglia.

Qualche ora dopo la cena era finita, le candeline erano state spente e la torta tagliata. Tutti erano abbastanza satolli e spaparanzati sui divanetti o sul dondolo ed Eleanor fra le braccia di Louis si sentiva finalmente a casa. La mano di Louis era appoggiata sulla coscia nuda di El ed il viso nascosto nell'incavo del suo collo. "Che ne dici se sgattaioliamo in camera mia come due tredicenni?" mormoró Louis lasciandole un languido bacio sotto l'orecchio. Il ragazzo non attese nemmeno la sua risposta, incoraggiato dal sorriso splendente di Eleanor, si alzó di scatto e la trascinó verso la porta finestra. "Mamma noi andiamo di sopra che i ragazzi volevano fare gli auguri ad El perciò li videochiamiamo." si inventó di sana pianta questa scusa imbarazzando non poco Eleanor che aveva perfettamente capito che Joy non se la fosse bevuta affatto. "Ma è mezzanotte passata Lou..." "Mamma! C'è il fuso orario..." continuó senza aspettare la sua risposta e trascinando El su per le scale. "Lou! Ci sono le tue sorelle che dormono!" sussuró Eleanor rossa in viso come un peperone prima di essere caricata su una spalla ed essere trascinata in camera Tomlinson. Louis scaricó Eleanor sul letto e la osservó mentre rideva, con i capelli scompigliati sul suo cuscino, le guance ancora arrossate per l'imbarazzo e gli occhi più belli che avesse mai visto. Aveva detto tante volte di essere innamorato delle sue ragazze precedenti ma in realtà non aveva mai provato un sentimento così forte come quello che provava per El: il petto che bruciava dall'emozione ogni volta che le loro labbra si toccavano, le ginocchia di gelatina e la testa in pappa ogni volta che, come in quel momento, si trovavano nudi uno di fronte all'altro, le mani che tremavano mentre le faceva scorrere sul suo corpo di porcellana, perfetto. "El." ansimó Lou mentre spingeva in lei. "Io... Io credo di amarti." sussurró senza fiato dopo aver raggiunto insieme l'apice. Gli occhi da cerbiatto di Eleanor si spalancarono ancora di più se possibile e un sorrisone si dipinse sul suo volto. "Davvero?"
"Ti amo Eleanor."
"Ti amo anch'io William."
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Back To You.| Louis TomlinsonTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon