Habit

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La mattina seguente Eleanor e Louis si erano scambiati giusto qualche parola di circostanza, come "Buongiorno" oppure "preferisci il tè o il caffè?". Non che fosse successo niente in particolare da quando erano rincasati ma probabilmente la notte aveva portato consiglio ad Eleanor che sembrava veramente accigliata. Aveva deciso di rimanere lì fino all'arrivo di Freddie così l'avrebbe conosciuto. "Che preparo da pranzo? Non so fare molto ma-" "Mi spieghi cosa c'è che non va?" la interruppe bruscamente Louis portandosi i capelli indietro. Prima o poi l'avrebbe fatto impazzire, la sera prima sembrava che niente avrebbe potuto separarli e poi gli aveva rivolto tre parole in tre ore. Eleanor si ammutolí scuotendo la testa e il cipiglio sul suo viso si fece maggiore. "Sei strana El. E non riesco più a capirti, non riesco a leggerti come una volta. Cosa ti succede?" domandó Lou, questa volta più dolcemente e avvicinandosi a lei con cautela. Le paranoie nella testa di El sembravano giocare ad acchiapparella e ogni secondo sembrava esserci un nuovo giocatore. "Io... Penso che abbiamo fatto una stronzata Louis. Lo sappiamo bene tutti e due che non sarà mai solo sesso, o perlomeno da parte mia perché lo sanno anche i muri che sono ancora innamorata di te ma non siamo più ragazzini Lou, tu hai un figlio cavolo! Tu... Tu devi pensare a lui, non ti servono altre distrazioni." durante quel il discorso il cuore di Louis sembrava essere sulle montagne russe, prima aveva battutto forte per il fatto che anche lei fosse ancora innamorata e poi si era fermato quando aveva capito che tutta quella situazione non stava portando a nulla di buono. "Non c'entra niente questo Eleanor. Freddie è mio figlio e sarà sempre la persona più importante della mia vita, verrà sempre prima di tutti. Ho incasinato tutto Eleanor e tu mi hai dato tante occasioni per rimettere apposto i pezzi ma lo sapevamo bene tutti e due che era da tempo che ti trovavi già fuori dalla porta di casa nostra. E io mi sono arreso ma credimi, è stato difficilissimo lasciarti andare. Ma Dio quanto mi manchi Eleanor, sono ancora dipendente dal battito del tuo cuore contro il mio petto. Sei il vizio che non posso interrompere, sei il sentimento che non posso mettere via, sei il brivido di cui non posso liberarmi, sei l'emozione di cui ho bisogno. E lo so che ci ho messo troppo tempo per accorgermene ma davvero non avevo più le forze di assumere il ruolo di qualcuno che non ero realmente. Ero completamente fuori controllo in quel periodo e ho fatto casino, anche quella volta. Ma mi manchi ed ero migliore con te. Io... Io ti amo, da impazzire. " sussurró Lou con la voce un po' rotta dall'emozione. Gli occhi color caramello della ragazza si incontrarono con i suoi blu e quello che vi lesse fu soltanto sincerità e tanto, tanto amore. Era spaventata? Eccome se lo era, a morte. Amava Louis più della sua stessa vita ma non si fidava totalmente di lui e ci sarebbe voluto del tempo prima che avesse potuto farlo di nuovo. Ma Louis aveva ragione, per quanto tempo ancora avrebbero potuto fingere di essere dei buoni amici o semplicemente ex fidanzati? Prima o poi sarebbero scoppiati. "Sei sempre stato così bravo con le parole... Non a caso fai il cantante!" sorrise imbarazzata Eleanor asciugando qualche lacrima che le era scesa sulle guance. Lou ridacchió di rimando portando una mano sul suo viso e passandole i pollici ruvidi sotto gli occhi da cerbiatto. "Ti amo anch'io Lou, lo sai. Però ho bisogno di tempo, non voglio andare di fretta. Ricominciamo da capo e cerchiamo di fare le cose per bene." Eleanor vide i bellissimi occhi di Louis intristirsi un attimo ma non poteva forzare il proprio stato d'animo per dargliela vinta, non l'avrebbe fatto ancora. Perciò o a modo suo o niente. "Va bene, va bene tutto davvero. Io... Sono al settimo cielo!" in poco tempo il moro sembrava aver ritrovato la felicità e strinse fra le sue braccia forti la ragazza, beandosi ancora una volta del profumo della sua pelle.

Il campanello suonó interrompendo quell'abbraccio e Louis si staccó di malavoglia dirigendosi verso la porta. "Tu non vieni?" chiese fermandosi un attimo. Eleanor annuí come risvegliandosi da quello stato di trance e lo seguí, stando sempre un passo dietro di lui. Louis spalancó la porta e Briana, ricoperta di borsoni e con in mano il piccolo Freddie fece il suo ingresso, bella e bionda. Dopo aver lasciato le borse per terra si avvicinó a Louis abbracciandolo e tenendo in mezzo il loro bimbo. "Mi dispiace davvero Lou." sussurró riferendosi alla morte di Jay. Quell'immagine sapeva tanto di famiglia ed Eleanor si sentiva così fuori posto che avrebbe voluto scomparire dalla faccia della terra. "Bri, lei è Eleanor, la mia ragazza. El, lei è Briana." Eleanor le porse la mano gentilmente come sempre e la bionda la strinse senza però ricambiare il sorriso. Il suo sguardo non era ostile, né cattivo. Sembrava solo che la stesse studiando e che non stesse capendo qualcosa. "Ciao amore della mamma, ci vediamo fra poco." sussurró la ragazza sbaciucchiandosi il bellissimo bimbo che ridacchió teneramente probabilmente divertito dal solletico dei baci. Lo porse a Louis che lo prese in braccio lasciandogli un delicato bacio sulle labbra. "Ha già pranzato, quindi ora deve solo fare il pisolino. Si, lo so che sai tutto va bene me vado." ridacchió Briana alzando le mani prima che Louis potesse interromperla giocosamente scocciato e in pochi minuti erano nuovamente soli. "Amore, voglio presentarti una persona..." sussurró Louis all'orecchio di Freddie, come se Eleanor non potesse sentirli. "È molto speciale e anche molto bella, perciò fai il bravo piccolino okay? Ma tu sei bravissimo, non c'è bisogno di dirtelo..." gli sorrise dolcemente facendo sciogliere il povero cuore della ragazza, già messo a dura prova. "Ciao piccolino." mormoró Eleanor con ancora la voce rotta dall'emozione e quasi spaventata da quanto somigliasse al padre, avevano lo stesso naso, la stessa bocca, lo stesso taglio degli occhi e soprattutto lo stesso colore azzurro oceano. "È identico a te Louis." scosse la testa incredula quando la mano cicciotta del bimbo strinse il suo dito affusolato portandoselo alla bocca. Eleanor ridacchió divertita mentre Louis cercó di liberarla rimproverando scherzosamente il figlio. "Amore non è certo questo il modo per fare colpo su una bella ragazza... Ah quante cose ancora devo insegnarti!" sorrise facendo scontrare i loro nasi. Il bimbo appoggió la testa nell'incavo del collo del padre facendo un piccolo sbadiglio.

"Penso che abbia sonno Lou." il ragazzo annuí e le fece cenno di seguirlo al piano superiore. Lo poggió sulla culla sedendosi vicino a lui ed inizió ad accarezzargli il pancino da sotto la maglietta. "Si addormenta così il ragazzo." spiegó guardando El appoggiata allo stipite della porta. "Tutto bene?" "Sì, si certo." sorrise El. "È solo che è tutto così strano, vedere te con un bimbo, che è tuo figlio ma nel senso... Oddio." si portó le mani al viso rosso dall'imbarazzo facendo ridere il cantante. "Lo so El, è strano ancora per me. Ma è bellissimo." parló guardando con occhi adorati il suo piccolino. "Si lo è."

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LouisXFreddie è il trhead migliore della vita.

Back To You.| Louis TomlinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora