25 - Ben arrivata, libertà.

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RUTH

Due mesi dopo...

«Sei pronta?»

A quella domanda alzai lo sguardo e, attraverso lo specchio che avevo davanti, puntai gli occhi su quelli spiritati di Roxie Gatina.

Allargò le labbra formando un ghigno malefico e con le dita affusolate strinse l'asciugamano che portavo in testa.

«No» cinguettai stringendo il bordo della sedia su cui ero seduta. Piegai leggermente la testa di lato e sempre attraverso la specchiera cercai conforto in Eliza, che sedeva sul lavandino, gambe spenzolanti. Lo notò, e proprio lei scrollò le spalle scuotendo il capo. Ciocche scure le danzarono sul viso per poi fermarsi ondulati all'altezza delle spalle. «Spiacente, non posso fare niente: ormai è troppo tardi, il danno è fatto» lanciò un'occhiata d'intesa all'amica prima di continuare: «e poi sei stata tu a chiamare Roxie dicendo che era il momento di un cambiamento.»

«Cambiamento simbolico» la corresse la ragazza dai lunghi capelli color mogano.

Maledizione, avevano ragione.

«Casa nuova, nuovi capelli ragazzaccia!» mi schernì Eliza.

Quando si sbilanciò in avanti e fece un saltino per scendere, quasi non inciampò nei scatoloni, ancora sparsi per l'appartamento.

Dopo l'accaduto, Eliza e io, non avevamo più messo piede nel nostro appartamento, a parte per mettere tutta la nostra roba e scappare a gambe levate.

Sicuramente Eliza non sarebbe più riuscita a girare in salotto senza farsi tornare in mente l'arma puntata alla tempia, e dal mio canto, non sarei più riuscita a dormire tranquilla nella stessa stanza dove avevo premuto il grilletto ferendo mortalmente il bastardo. Perciò Eliza si era trasferita momentaneamente da Roxie mentre io avevo passato un mese a casa con Connor e Nathan, finché quest'ultimo era riuscito a trovare finalmente un appartamentino adatto a noi due, vicino sia all'università che al Nightmares. In tutta fretta avevamo intrapreso questo nuovo cammino, ufficializzando la convivenza.

Purtroppo, dato che, recentemente avevo cominciato a lavorare part-time, ci era riuscito difficile disfare tutti gli scatoloni, quindi la convivenza consisteva nel vivere con Nathan e un mucchio di roba sparsa in ogni angolo della casa.

«Chissà che faccia farà Nathan appena ti vedrà!» Eliza sembrava non stare nella pelle.

«Pensiamo alla faccia che farò io adesso e successivamente pensiamo alla sua» affermai con l'agitazione nella voce.

Era stata una decisione presa d'impulso e senza riflettere, non avevo avuto il tempo di riferirlo a Nathan dato che si trovava in palestra con Seth e Wallace ormai da ore.

Non che mi lamentassi, in giro di poco aveva definito i muscoli dei pettorali e tonificato quelli delle braccia. Era deciso a far tornare la tartaruga che portava fiero negli anni delle superiori, chi ero io per negarglielo?

«Pronta?» gli occhi di Roxie luccicavano fieri. Mi aveva proibito di guardarmi durante la procedura perciò era una sorpresa persino per me. Mi aveva già fatto tinta e piega, l'asciugamano serviva solamente per l'effetto a sorpresa.

Mi morsi il labbro. Era fatta, non potevo tornare indietro, in fondo era questo il motivo per cui avevo chiamato la nostra parrucchiera di fiducia: dare un taglio netto al passato e abbracciare il futuro, senza rimorsi o ripensamenti. «Sì, sono pronta.»

Non feci tempo a dirlo, che Roxie tolse l'asciugamano e mi appoggiò le lunghe ciocche rosa davanti, coprendomi il seno.

Eliza spalancò la bocca così tanto che per un istante ebbi un sussulto. «Sei meravigliosa!»

Mostrami il mondo (#1 Nightmares Series)Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu