34."Tu sei il signor..."

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Buttai la matita sulla scrivania per la frustrazione"Non mi esce"sputai.

Ok odio la matematica e non mi importa se mi esce o no, la lascio così non mi interessa, basta.Chiusi il quaderno e rimisi apposto tutto.

Mi alzai e guardai l'ora, sono solo le tre del pomeriggio, che faccio?ho finito tutti i compiti tranne matematica che ne ho fatta metà.

"Tesoro scendi un attimo?" trascinai i miei piedi fino a giù fino a vedere la figura di mia madre che correva da una parte all'altra con dei fogli in mano.

"Devi aiutarmi, porti con me quelle scatole in ufficio e lì potrai fare quella ricerca e stamparla" si sistemò la gonna e la giacca mentre si guardava allo specchio.Mi ero anche scordata di quella stupida ricerca di storia, mi si è rotto il computer e non me lo ridaranno fino a martedì.L'alternativa era di leggerla sul telefono e ricopiarla a mano bhe.....

Non se ne parla nemmeno!.

Mi misi il giacchetto infilando il telefono nella tasca, presi una scatola piena di fogli e mia madre prese l'altra, la buttai nel portabagagli e andai a sedermi.

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"Ah va bene,ok adesso lo vedo, ok" disse mia madre al telefono.

Parcheggiò ed uscimmo dalla macchina, prendendo quelle stupide scatole.Mio padre era tipo il capo di questa azienda che fa edifici cavolate del genere e mia madre lavora con lui era tipo di mio nonno ed è passata a mio padre.

Appena la porta dell'ascensore si aprì, vidi persone correre da una parte all'altra"Lisa, guarda queste e dimmi cosa ne pensi" disse un uomo dulla quarantina mettendole un foglio sopra la scatola ed andandosene.

Mi guardai intorno"Tesoro mettile lì" indicò un posto vicino al divano entrando nel suo ufficio, lo posai sentendo di nuovo le mie braccia lanciando un sospiro di sollievo.

"Allora siediti lì e fai la tua ricerca io devo vedere un nuovo dipendente, visto che tuo padre ha da fare" annuì e mi sedetti nel suo posto accendendo il computer, mi sentoo il capo, che figata.

Presi gli occhiali da vista di mia madre e me li misi così assunsi un aria da comandante"Em signora Watson mi vada a prendere un panino con la Nutella, su si muova" dissi con voce roca e cupa.

Mi madre mi guardò male"Madison fai i compiti invece di fare la stupida" ridacchiai togliendomi gli occhiali.

Cominciai a cercare su internet"Salve lei deve essere Lisa" disse un uomo, alzai lo sguardo per vedere un uomo alto ma non molto nella media, muscoloso ma non troppo.Era vestito in modo elegante, cominciarono a parlare, ma non sentì a causa della mia ispezione su di lui.

"Quindi signor.." mia madre si scordò il nome cominciando a cercare nelle carte, che stupida.

"Mi chiami Jack, la prego"disse sorridendo.

"Ok...Jack, allora per me va bene, abbiamo già risolto su tutto, ha già cominciato e continuii, ho visto il suo lavoro" disse continuando a guardare dei fogli"E mi piace".

"La ringrazio"sorrise Jack, tornai a guardare il computer tolsi il braccio dalla tastiera, oh cazzo ho cancellato metà della mia stupida ricerca, e ora che succede?oddio si è spento, questo computer è così complicato.Perché non ne può comprare uno di quest'epoca?.

"Mamma?"sussurraikte.

"Si tesoro".

"Si è spento il computer ho premuto qualcosa"mia madre alzò gli occhi al cielo e si scusò con Jack che le sorrise dolcemente.

"Ti dico sempre che non devi distubarmi quando lavoro"sussurrò provando a sgridarmi.

"Scusa"dissi a bassa voce.

"I love your Mysteriousness"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora