Speranze. umutlar

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Can

Ero tornato sulla barca dopo aver visitato papà rivederla era stato devastante, non capivo però il mio senso d'inquietudine...si me ne ero andato ed ero causa della sua sofferenza ma c'era qualcosa di più...mi portai le mani alla testa mi scoppiava ma non smetteva di pensare a Sanem i capelli il look era diversa e decisamente più bella ma era l'involucro....sembrava vuota, proprio come lo ero io...chiamai Emre e gli dissi di papa...

Sanem

Sembrava un uomo delle caverne ma era sempre bellissimo il mio Can, il pensiero mi scosse" no Sanem non farlo" mi dissi...era tornato solo per suo padre non per me mi aveva fatto molto male dovevo ricordarmi di questo, ma lui mi tornava in mente sempre e poi quello sguardo così triste non lo avevo mai visto, una debole speranza mi riempí il cuore, forse anche lui ha sofferto come me...sorrisi debolmente tra me e me...

Chiamai Leyla e le dissi del signor Aziz lei disse che sarebbe venuta subito...

Can

Rivedere Emre fu un attimo di gioia il mio caro fratello mi abbracciò, ma Leyla fu fredda nei miei confronti e mi resi conto che forse avevo fatto più male di quel che pensavo a Sanem...

Leyla

Raggiunsi Sanem che stava sul molo l'abbracciai, la mia piccolina " È la barca di Can?" Lei annuì " che dici la bruciamo?" Lei sorrise debolmente " ci ho pensato anch'io...ma poi non sarà più in grado di andarsene" mi chiese se lo avevo visto e annuii," sembra un uomo delle caverne" risi con lei e la trascinai dal signor Aziz...

Can

Papà sembrava star meglio ma parlava troppo mi disse che dovevo fare come Emre,e chiese il nome della mia amata ad Istanbul vidi Sanem sbiancare e andarsene, la trovai fuori intenta a fare non so quale esercizio di respirazione...
"Sanem" la chiamai si girò a guardarmi

"Perché sei venuto? Perché stai distruggendo il mio equilibrio? Hai spezzato il mio cuore e te ne sei andato, non è rimasta nessuna Sanem, cosa vuoi in più da me?"
Disse con voce tremante ma decisa.

" Sei tu quella che non ha avuto fiducia in me Sanem, hai creduto che avessi bruciato quel diario, non hai creduto in me...come hai potuto credere questo? Come hai potuto farmi questo?"

"Se non sei stato tu allora chi è stato? Ygit?, ha bruciato il diario che lui stesso stava per pubblicare?
È per questo che lo hai spinto e lasciato paralizzato?"

Abbassai lo sguardo lei mi guardava disperata...

"Quello che gli ho fatto lo vedo ogni notte nei miei incubi Sanem, è un anno che vivo con questo rimorso...
Niente di ciò che faccio può riparare a quello che gli ho fatto, ma lui sta mentendo e tu ancora gli credi...ancora..."

"Se non fossi stato colpevole non te ne saresti andato"

"Sei tu quella che voleva che me ne andassi"
Era un gioco al massacro il nostro era furiosa e implacabile...

"Non dovevi andartene, dovevi rimanere...rimanere anche se ti avevo detto di andartene...anche se ti avevo cacciato, ho provato a raggiungerti innumerevoli volte per sapere se eri morto o no, non mi hai mai chiamata"

Il mio cuore era a pezzi in quel momento" considerami morto allora, l'amore mi ha reso una cattiva persona Sanem,mi ha reso un uomo spietato arrabbiato e geloso Sanem, quel Can l'ho ucciso è morto, ho dimenticato...dimentica anche tu"

Quegli occhi erano al limite del pianto e mi sentivo perso...

"L'ho già fatto tanto tempo fa"

L'ennesima stilettata al cuore per me...

"Ma il prezzo è stato troppo grande, se metti un uomo al centro della tua vita...se riempi la tua vita d'amore...quando ti lascia tu crolli...tutto nella tua vita crolla"

"Me ne andrò con mio padre questa sera"

Ora piangeva e io mi sentivo male..

"Tuo padre non può muoversi, a lui piace qui, tuo padre può rimanere quanto vuole"

Mi diede le spalle e se ne andò a testa bassa, restai fermo a guardarla sparire...

Sanem

Quella discussione mi aveva devastata, ero davvero distrutta adesso, non sapevo cosa fare e come trattenere le lacrime...ma iniziai a respirare a fondo e mi aiutò a calmarmi...

Quella sera alla tenuta per cena c'erano anche mamma e papà percepivo la tensione e mamma non sapeva nascondere il suo odio per Can, fú Leyla a spiegare che Can voleva solo lodare il suo cibo, ma non servì mamma voleva tornare a casa e tutti si dispersero...

Nihat

"Can posso parlarti due minuti?"

"Certo zio Nihat"

" Non so parlare molto bene ma cercherò di essere chiaro, ti ho amato come un figlio...io e Mevkibe ti abbiamo dato fiducia, creduto...
Aperto per te le porte della nostra casa, ma tu hai veramente scosso la nostra bellissima figlia Sanem, dopo che l'hai lasciata ha perso se stessa...ha preso farmaci è stata per lungo tempo in ospedale...ma grazie a Dio ora sta meglio, perciò non voglio vedere ancora mia figlia in quello stato, io avverto te come un fratello...stai lontano da Sanem, tu non le farai bene Can"

Mi guardava sbalordito"Sanem è stata in ospedale?"

Continuai imperterrito "stai lontano da Sanem,figlio...questa è l'unica cosa che ti posso dire"

"Capisco zio Nihat, io non voglio fare nulla per ferirla o irritarla ne nel passato tantomeno adesso, sono venuto per vedere mio padre tra qualche giorno me ne andrò"

"Se io vedrò di nuovo mia figlia agitarsi come un uccellino tra le mie braccia..."

Mi fermai ero un uomo pacifico lo salutai e me ne andai...

Can

Ero sconvolto e questa volta fu dura trattenere le lacrime...

Facile a scorgere è l'errore altrui, difficile è, invece, il proprio

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Facile a scorgere è l'errore altrui, difficile è, invece, il proprio.
(Buddha)

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