parti di noi. bizim bölümlerimiz

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~Mehmet Demir ~

Mehmet suonò alla porta di casa Aydin in un pomeriggio di metà luglio,il cinguettio del campanello lo fece sorridere,dopo qualche secondo Emre aprì la porta,ci abbracciammo... era una vita che non lo vedevo e la sua telefonata mi aveva stupito ed incuriosito,sapevo che era un uomo d'affari ma viveva in un quartiere popolare,questo però non era il fatto che mi aveva stupito,ma era stato il suo racconto sulla cognata..

Mehmet -"amico mio,speravo in un incontro più leggero per Allah"

Emre -" Hai ragione fratello ma la mia vita è complicata,dai vieni entra...lì ci sono le pantofole sai le usanze.."
Sorrise imbarazzato

Mehmet-"tranquillo Emre anche quando vado da mia madre devo seguire la stessa usanza,le vecchie generazioni sono da ammirare"
Sorrisi per rassicurare il mio amico e dopo aver infilato le pantofole lo seguii in una piccola saletta modesta ma ben arredata e pulita,una signora ed una giovane donna bionda si alzarono a salutarmi con riverenza,Emre mi presentò prima la signora più vecchia come da tradizione poi la giovane che era sua moglie,aveva degli occhi stupendi ma segnati dall'ansia,qualche minuto dopo un uomo con gli stessi occhi di Leyla ci raggiunse aveva accanto una ragazza molto giovane mora dagli occhi neri troppo grandi per quel viso così scarno,nonostante ciò era molto bella....

~Sanem~

Papà aveva bussato e raddrizzai le spalle volevo reagire volevo fare vedere che ero forte,il giorno prima mi aveva spiegato che dovevo curarmi che non potevo continuare così,quelle parole accompagnate dalle lacrime del mio papà mi avevano scossa,mi ero lasciata cullare dalle braccia forti di papà e dissi " ok se serve a dimenticare Can va bene"
Quelle parole erano uscite davvero dalla mia bocca?
Dimenticare Can non era possibile ma forse potevo farlo credere a tutti l'idea mi diede forza, dopotutto sarebbe stata un po' una vacanza lontana da lì,divenni euforica al pensiero ..
Guardai il dottore era giovane e mi guardava con quegli occhi azzurri scrutandomi,feci una smorfia strana che secondo la mia testa era un sorriso,lui sorrise e si sedette di fronte a me,li sentivo parlare di me come se non fossi lì,mi persi poco dopo a guardare il vuoto...

Parlarono a lungo fino a che il dottor Demir disse a Leyla di accompagnarmi pure in camera e così mi ritrovai a salire le scale con mia sorella...

~Mehmet~

Non li volevo allarmare la signora Mavkibe era già fin troppo spaventata e quindi mi preparai il mio discorso da perfetto psicologo " la mente umana ha tante sfaccettature,non è facile capire in pochi minuti dove si è persa Sanem,io potrei venire qui ogni giorno ma per esperienza vi dico che allontanarla dai luoghi conosciuti e che gli ricordano momenti dolorosi è la miglior terapia,inoltre la mia clinica è ben attrezzata ed in mezzo alla natura un oasi di pace" sospirai e guardai la signora che era in lacrime mi alzai e mi inginocchiai di fronte a lei prendendole le mani con riverenza,lei mi guardava aveva gli stessi occhi scuri e profondi di Sanem "Non posso sapere quale sia la portata del suo dolore,una madre soffre a vedere sua figlia in quello stato,capisco questo ma lei capisca che Sanem ha bisogno della sua forza,vorrei renderle sua figlia tale e quale a prima" rimase a fissarmi qualche secondo poi lo sguardo da triste divenne fiero e pieno di energia
Mevkibe sorrise finalmente " riporti a casa la mia bambina faccia tutto il possibile" mi alzai e guardai Emre
"Portala alla clinica domani farò preparare la camera migliore e non vi preoccupate non c'è nulla da pagare"

Emre annui grato...

Emre annui grato

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