𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟏𝟑

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Taehyung si allontanò dal gruppo rumoroso di ragazzi trascinando i piedi. Perdendosi tra i comò pieni di abiti etichettati stava iniziando ad avere mal di testa che sembrava peggiorare ogni volta che ricordava la sua intenzione di porre fine al matrimonio del suo amico.

I suoi passi lo portarono nell'area costumi per bambini e si fermò di colpo quando trovò la figura di Yoongi in piedi davanti agli scaffali mentre fumava la sigaretta elettronica.

Non voleva passare del tempo da solo con lui, così decise di girarsi e andarsene, ma era troppo tardi.

ㅡQuello che ha lasciato il congelatore aperto sei stato tu, vero?ㅡ La voce di Yoongi era molto calma, Taehyung conosceva molto bene quel tipo di tono.

ㅡImporta?ㅡ rispose lui sulla difensiva.

ㅡImporta se fai soffrire Jiminㅡ Yoongi si girò per affrontarlo. ㅡPenso di sapere quello che hai in mente e voglio che tu la smetta. Jimin ti considera suo amico e si fida di te, se rovini questo ...ㅡ

ㅡTieniti le tue fottute minacceㅡ Taehyung sputò le parole con rabbia ㅡNon venire a fare il ​​ragazzo esemplare quando entrambi sappiamo che il maggior danno in tutta la sua vita lo hai fatto tu. Non ti si addice il ruolo della vittima.ㅡ

Yoongi restrinse lo sguardo freddo su Taehyung, uno sguardo che il castano aveva sempre odiato. Era intimidatorio.

ㅡSono cambiato. Quella stupidità è accaduta anni fa, Jimin mi ha perdonato e gli ho promesso che non avrei mai più tradito la sua fiducia.ㅡ

ㅡMa tu non eri lì quando lui si sentiva come una merda!ㅡ Taehyung avanzò su di lui, alzando la voce. ㅡNon eri lì quando piangeva tutte le sere prima di andare a letto pensando che non fosse abbastanza buono per te, quando avrebbe desiderato essere una donna per poter compiacere la tua famiglia egoista del cazzo. Quel tipo di ferite non spariscono mai!

Yoongi strinse i pugni.

ㅡAvevo sbagliatoㅡ ammise.

ㅡCerto che l'hai fatto ㅡ affermò il castano.

ㅡSenti tu, ma non hai mai sbagliato? Ti sei mai pentito di qualcosa? Sei perfetto?ㅡ

Taehyung indietreggiò. I ricordi del passato gli caddero addosso come una grandine di proiettili che stavano aprendo ferite che preferiva lasciarsi alle spalle.

ㅡNon venire da me a farmi le tue lezioni di vitaㅡ riuscì a rispondere a malapena.

ㅡHo molti rimpianti, uno di questi è che non sono riuscito a finire bene le cose con te ㅡcontinuò Yoongi. ㅡTaehyung, davvero ioㅡ

Non voleva sentirlo. Non voleva le scuse, erano solo parole senza sfondo. Le persone si scusano sempre e dopo un "scusa" c'è sempre un "ma" e Taehyung era già abituato a sentire la stessa merda.

ㅡmi dispiace, ma, Jimin ... Lui è tutto per me e lo sapevo fin dall'inizio! So che quello che ho fatto con te era sbagliato, lasciarti per lui...ㅡ continuò Yoongi.

Yoongi stava ancora parlando, ma Taehyung non stava più ascoltando. "Mi dispiace ma penso che il nostro rapporto non funzioni più", "Mi dispiace ma ho trovato qualcun altro", "Mi dispiace ma sei troppo impulsivo per me", "Mi dispiace ma non posso costringermi ad amarti". Taehyung aveva già sentito quelle scuse.

Tutti gli avevano sempre detto che aveva un bel viso, una personalità estroversa, che era divertente, faceva amicizia facilmente. Lo avevano sempre definito "perfetto". Allora, perché non restava nessuno? Perché c'era sempre "Mi dispiace ma ..."? Perché non era mai stato speciale? Perché non era mai stato "l'unico", quello veramente speciale per qualcuno?

"𝐈𝐥 𝐜𝐥𝐮𝐛 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐞𝐱-𝐫𝐚𝐠𝐚𝐳𝐳𝐢" - 𝘬𝘰𝘰𝘬𝘵𝘢𝘦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora