16.

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Yoongi's POV
Continuo ad osservare il corpo, adesso immobile, di Taehyung, ancora circondato dalle mie braccia e dalle guardie.

<< Portatelo via da qui, avremmo modo di ricordarlo come merita una volta finito tutto questo>> la voce di Hoseok giunge forte e chiara alle mie orecchie e, mentre alcune guardie mi raggiungono, appropriandosi del corpo del mio amico, il mio sguardo si punta sull'ormai futuro capo.

Ha gli occhi lucidi e le guance bagnate, mentre noto stia cercando di darsi un contegno in qualche modo, essendo d'esempio per tutti gli uomini intorno a noi al momento.
Osservo le sue labbra separarsi leggermente, segno che sta per parlare, per scusarsi probabilmente.

<< C-Che cosa voleva dire con colline di Daegu?>> domanda, ignorando completamente il fatto che il mio amico sia morto dicendo loro che sono innocente.

Serro la mascella per poi alzarmi in piedi e afferrare Hoseok per il colletto della divisa.

<< Vuoi scherzare?!>> sbotto sul suo viso.
<< Neanche il suo sacrificio riesce a smuovere la tua idea che io sia colpevole?>> gli chiedo, avvicinandomi talmente tanto da riuscire a specchiarmi nei suoi occhi.

<< Mi fido di Taehyung...>> ammette il nuovo capo delle guardie.
<< ...ma ho anche bisogno di prove concrete per poter convincere i miei uomini...>> continua, aprendo leggermente le braccia per mostrarmi le guardie intorno a se.
<< ...e per qualche ragione, credo che potremmo trovarle sulle colline di Daegu>> conclude, ricordandomi le parole dette dal mio amico prima di andarsene.

Serro la mascella per qualche istante, domandandomi perché gli servano ulteriori prove, quando il suo sacrificio mi sembra più che sufficiente.
Poi però mi rendo conto che Taehyung non ci spedirebbe sulle colline del villaggio senza alcun motivo, perciò decido di assecondarli per pura curiosità.

<< D'accordo>> dico solo.
<< Anche se mi sembra abbastanza inutile>> continuo, superando Hoseok con una spallata, per poi avviarmi verso l'uscita segreta del tempio con tutti loro alle mie spalle.

Cammino a passo deciso una volta fuori da palazzo, concentrandomi sui miei piedi a contatto con l'erba secca, la quale, ora che è notte, sembra essere leggermente più morbida data l'umidità, il che permette di attutire il peso dei nostri corpi, riducendo il rumore il meno possibile.
Arriviamo fino al villaggio il quale, essendo notte, pare essere deserto, per poi imboccare la stradina che conduce alle colline.
Provo a guardarmi intorno, cercando di pensare ad altro, nonostante i ricordi che ho con Taehyung sembrino più forti di quanto credessi.
Tutte le giornate passate a parlare insieme di quando sarei diventato re e lui sarebbe stato il mio collaboratore più fidato, al quale avrei chiesto l'opinione su tutto e che sarebbe rimasto al mio fianco a qualsiasi costo.
Ma adesso lui non c'è più.
Si è sacrificato per me, per darmi una seconda possibilità di sistemare le cose, e non lascerò di certo che sia morto invano.

<< Rallenta!>> la voce di Hoseok giunge forte e chiara alle mie orecchie, tanto da risvegliarmi dai miei pensieri.

Mi volto verso le guardie, trovandole a più di qualche metro da me, intente a cercare di recuperarmi con evidente fatica, dovuta alle loro pesanti divise e alle armi che devono portare, suppongo.
Decido di fermarmi aspettando che mi raggiungano, intanto che mi guardo intorno nel buio della notte.
Quando, in lontananza, scorgo una sagoma nera, la quale sembra raffigurare una piccola casetta, dalla cui finestra è visibile un bagliore che, inevitabilmente, collego al lume di una candela.

<< Guarda...>> dico, indicando ad Hoseok ciò che ho visto.

Lui osserva per qualche istante la piccola casa, prima di tornare a con gli occhi su di me.

𝐋𝐨𝐧𝐠 𝐋𝐢𝐯𝐞 𝐓𝐡𝐞 𝐊𝐢𝐧𝐠 | 𝐦𝐲𝐠Where stories live. Discover now