13.

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Eleanor's POV
Stringo forte i denti, intanto che osservo quel povero uomo venire trascinato da Hoseok al centro del grande piazzale, dov'è posto un piccolo pancale in legno su cui è posata una bottiglia bianca dal collo stretto e allungato, insieme ad una spada dalla spessa lama, che sembra essere alquanto tagliente.
Deglutisco leggermente quando vedo l'uomo venire spinto a terra e cadere in ginocchio, intanto che la benda sui suoi occhi non gli permette di rendersi conto di cosa stia davvero accadendo, il che mi porta inevitabilmente a pensare all'ansia constante che deve provare al momento.
Sento il mio labbro inferiore tremare quando vedo Hoseok afferrare la spada, per poi avvolgere l'altra mano intorno alla bottiglia di ceramica, dalla quale beve un sorso di qualunque cosa sia contenuta al suo interno, per poi spruzzarla fuori dalla sua bocca in una nuvola bagnata, la quale avvolge l'intera lama dalla spada, che brilla leggermente sotto il sole cocente intento a splendere sopra di loro.
Prendo dei grandi respiri, provando a calmarmi per quanto possibile, intanto che Hoseok si posiziona a lato del prigioniero, colpevole di qualche ingiusto reato probabilmente, per poi alzare l'arma sopra la sua testa, lasciandola infine cadere con una forza immane sul collo dell'uomo.
Volto di scatto il viso verso sinistra, strizzando forte gli occhi per qualche istante, intanto che provo a rimuovere il proseguimento che il mio cervello si sta immaginando, dato che mi sono voltata prima che la lama riuscisse anche solo a sfiorare la pelle del prigioniero, quando percepisco un venticello gelido avvolgermi, il che mi fa corrugare la fronte, vista la temperatura assurda che c'è al momento.
Decido così di socchiudere leggermente gli occhi, i quali si puntano sul sovrano seduto davanti a me.
Se ne sta lì, sul suo trono pregiato, ad osservare l'intera scena con un ghigno sul volto, quasi tutto questo gli desse soddisfazione in qualche modo.
Lo osservo contrariata, domandandomi come possa essere felice nell'assistente ad uno spettacolo del genere, chiedendomi successivamente per quale motivo abbia voluto far assistere anche me quest'oggi, dato che normalmente mi tiene segregata in camera sua e, sinceramente, lo preferisco di gran lunga.
Scuoto leggermente la testa, disgustata da questo suo comportamento, facendo l'errore di puntare gli occhi sulla scena del crimine appena commesso, notando la testa mozzata del prigioniero, la quale ha ancora gli occhi bendati, venire avvolta da un'altra guardia all'interno di un panno, intanto che dal corpo, ancora accovacciato su se stesso, continuano a grondare litri di sangue.
Sento dei brividi percorrere tutta la mia schiena, mentre la mia bocca si spalanca automaticamente, permettendomi di rigettare tutto ciò che ho all'interno del mio stomaco sul pavimento pregiato della sala del trono.

<< Ma che cazzo...>> sbotta Agus infastidito, mentre percepisco la mano di qualcuno posarsi gentilmente sulla mia schiena, mentre l'altra si occupa di sorreggermi per non farmi cadere.

<< Maestà, non è uno spettacolo a cui tutti riescono ad assistere>> gli fa notare Taehyung, permettendomi così di capire che è lui chi mi sta aiutando.

Strizzo forte gli occhi una volta finito di rimettere, provando ad eliminare quelle orribili immagini dalla mia mente, intanto che il capo delle guardie mi aiuta a tornare in posizione eretta.

<< Portala in camera mia>> ordina Agus in tono scocciato, voltandosi successivamente verso le guardie poste lungo la strada che porta dritta davanti al suo trono.
<< Voi due...>> continua poi, indicando dei poveri malcapitati con due dita.
<< ...pulite>> ordina nuovamente, indicando disgustato ciò che ho rimesso accanto al suo trono.

I due non se lo fanno ripetere una seconda volta, intanto che Taehyung mi allontana da lì, coprendomi la vista del cortile con il suo corpo, così da non permettermi di avere altri traumi immagino.

𝐋𝐨𝐧𝐠 𝐋𝐢𝐯𝐞 𝐓𝐡𝐞 𝐊𝐢𝐧𝐠 | 𝐦𝐲𝐠Kde žijí příběhy. Začni objevovat