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Passato - 1817

Yoongi's POV
Osservo il mio riflesso nello specchio davanti a me, intanto che mio fratello finisce di legarmi la fascia da portare sopra alla fronte dietro la testa, mentre nostra madre, seduta comodamente sulla cassapanca ai piedi del mio letto, ci osserva con un dolce sorriso in volto.
Ricambio subito, quando mi sento picchiettare su una spalla, il che mi fa capire che mio fratello deve aver terminato il suo compito.
Perciò mi volto verso di lui il quale ruota su se stesso, dandomi le spalle e porgendomi le estremità della sua fascia, che mi affretto ad annodare dietro la sua nuca, proprio come lui ha fatto con me.

<< Come credi che sarà la fuori?>> mi domanda a un tratto, leggermente intimorito dal mondo esterno che entrambi non abbiamo mai visto.

Mi stringo leggermente nelle spalle, scuotendo successivamente la testa, alzando poco dopo lo sguardo su nostra madre, la quale ci osserva con un dolce sorriso.

<< Non avete di che temere.
Vi ameranno tutti>> afferma sicura di se, intanto che abbandona la sua postazione sulla cassapanca per raggiungerci e inginocchiarsi davanti a noi.

Osservo il suo vestito tradizionale dai ricami dorati piegarsi in morbide curve, nel momento in cui entra in contatto con il pavimento, mentre la sua elegante figura ora ci osserva alla pari.

<< Tutti?>> le chiede mio fratello, curioso.

<< Si, tutto il popolo>> continua, sistemando alcuni dettagli del suo abito da cerimonia blu e argento, passando successivamente a lisciare anche il mio dai medesimi colori.

<< Ci sarà anche papà?>> le domando, intanto che lei si rimette in piedi una volta averci sistemato gli abiti.

<< Vi sta già aspettando>> afferma, facendoci successivamente segno di seguirla.

Mi volto qualche istante verso mio fratello, mentre lui fa lo stesso con me.

<< Dove?>> mi chiede, riferendosi a ciò che nostra madre ci ha appena detto.

<< Credo che lo scopriremo presto>> ammetto, iniziando successivamente a camminare dietro di lei.

Mio fratello mi raggiunge poco dopo, mettendosi al mio fianco e camminando con il mio stesso ritmo, intanto che entrambi seguiamo l'elegante donna che ci sta guidando lungo i lussuosi corridoi del nostro tempio.

<< Perché non c'è nessuno mamma?>> le domanda il bambino al mio fianco, guardandosi intorno e, dopo che l'ho fatto anch'io, mi rendo conto che questo posto non è mai stato così deserto.

<< Perché sono tutti al ricevimento di vostro padre>> gli spiega dolcemente, voltando leggermente la testa verso sinistra, lato in cui, alle sue spalle dove siamo posti, si trova mio fratello.

Svoltiamo successivamente a destra del lungo corridoio, ritrovandoci davanti alla grande scalinata che entrambi sappiamo da sul nostro cortile, dal quale percepisco arrivare un brusio ovattato dalle pareti del tempio dentro cui siamo.

<< D'accordo bambini...>> la sua dolce voce giunge poco dopo alle nostre orecchie, appena prima di raggiungere la fine delle grandi e numerose scale, che io e mio fratello abbiamo per lo più fatto saltando.
<< ...ora voglio che mi seguiate lungo il cortile, sorridendo a chi incontrerà il vostro sguardo e mostrando gratitudine a chi si inchinerà a voi>> continua, voltandosi verso di noi per qualche istante e guardandoci dall'alto, sempre con molta dolcezza.

Annuisco energicamente, anche se non ho idea di che cosa stia parlando e, siccome sono più che certo che mio fratello mi chiederà di ricordargli cosa fare tra poco, dubito che lui sia riuscito ad afferrare meglio di me.
Osservo nostra madre regalarci un piccolo sorriso, prima di tornare a voltarsi verso le grandi porte che si stagliano davanti alle nostre tre figure.

<< Siamo pronti!>> annuncia a un tratto, alzando maggiormente la voce.

Inarco entrambe le sopracciglia, domandandomi con chi stia parlando ma, prima che abbia il tempo di chiederglielo, sento il suono di un tamburo seguito da quella che pare essere una tromba, permettendomi così di riconoscere la tipica musica tradizionale, la quale mi pare venga usata per eventi molto importanti e, successivamente, una potente voce annunciarci.

<< Ecco a voi la Regina Yiseo e i principini del regno>> esclama, quello che dalla voce riconosco come uno dei più fidati collaboratori di nostro padre, quando vedo le enormi porte davanti a noi aprirsi lentamente, creando una piccola fessura che si allarga maggiormente secondo dopo secondo, permettendo all'accecante luce del sole di investirci, mentre quello che sembra un forte applauso giunge alle mie orecchie.

Strizzo qualche istante gli occhi, cercando di farli abituare alla luce del sole, intanto che il mio sguardo si posa sulle migliaia di persone poste ai lati del sentiero, che mi accorgo ci condurrà da nostro padre, il quale ci sta aspettando seduto sopra il suo trono.

<< Cos'è che dobbiamo fare?>> sento la voce di mio fratello raggiungere le mie orecchie, prima di percepire la sua mano destra afferrare la mia sinistra, in cerca di conforto probabilmente.

Lo guardo per qualche istante, per poi accorgermi che nostra madre ha già iniziato ad avviarsi lungo il sentiero di pietra, mentre il suo lungo abito nero dai ricami dorati ci invita a seguirla facendo lo stesso.

<< Sorridi e sii grato al popolo>> sussurro al suo orecchio, prima di tirarlo con me, mentre ci avviamo lungo la strada ben definita davanti a noi, acclamati da uomini, donne e bambini di tutte le età, i quali gridano i nostri nomi, inchinandosi a noi.

Deglutisco, sentendomi leggermente impaurito da questa nuova esperienza.
Ricordo che nostro padre ieri sera ci ha detto che presto il popolo ci avrebbe conosciuto, ma non credevo che sarebbe stato oggi stesso, e nemmeno che saremmo stati così esposti.
La stretta della mano di mio fratello però, riesce in qualche modo a calmarmi, e a farmi procedere dritto per quella strada, mentre penso che sia così anche per lui.
Siamo sempre stati uno la spalla dell'altro, e riusciamo a infonderci coraggio a vicenda con poco, a volte anche una semplice stretta di mano.

<< Viva i principini!>> sento la voce di qualcuno giungere forte e chiara alle mie orecchie, riuscendo per qualche istante a sovrastare le altre che si divertono a coprirsi l'un l'altra.

Mi volto verso destra, osservando una bambina intenta ad esultare con il resto del popolo, la quale si nasconde dietro la gonna rosa e rovinata di sua madre nell'istante in cui il mio sguardo incontra il suo.
Non avrà più di sei anni, anzi, credo che abbia la mia stessa età.
In ogni caso le sorrido, ringraziandola con un leggero cenno del capo, che lei ricambia sorridendomi a sua volta.
Continuo successivamente a camminare lungo il sentiero, sorridendo a tutte le persone di cui riesco a incontrare lo sguardo, fino a che non raggiungiamo le gradinate dalla parte opposta del cortile.
Io e mio fratello non perdiamo tempo, salendole gradino dopo gradino, restando al passo con nostra madre, fino a raggiungere l'altare del trono dove risiede nostro padre.
Osservo la regina chinarsi leggermente in avanti per poi farsi da parte, permettendoci di vedere la figura di colui che ci ha sempre guidati stanziarsi davanti a noi, in tutta la sua potenza.
Io e mio fratello ci inchiniamo rispettosamente a lui, come ci è stato insegnato e, quando torniamo in posizione eretta, noto nostro padre sorriderci leggermente, prima di alzarsi dal suo trono per raggiungerci.
Lo osservo separare la stretta tra le nostre mani, avvolgendo quest'ultime nelle sue, dopo essersi posizionato in mezzo a noi, facendoci poi voltare verso il popolo, il quale ora si staglia davanti a noi, in tutta la sua numerosità.

<< Oggi sono qui per mostrare a voi, popolo di Daegu, quelli che saranno i miei successori, Yoongi e Agus...>> annuncia, lasciandomi impressionato dal fatto che, con il solo potere della sua voce, sia stato capace di far zittire un intero popolo di persone.
<< I vostri futuri sovrani...>> continua, facendo poi un passo indietro e lasciando me e mio fratello lì, davanti ad una distesa di persone intente a battere le mani esaltando i nostri nomi, intanto che un coro sempre più forte si innalza tra loro, raggiungendo in poco tempo le mie orecchie.

<< Lunga vita al re!>>

È ciò che stanno urlando a squarciagola, permettendomi di capire quanto ognuno di loro sia fedele a nostro padre, mentre io e mio fratello, pietrificati, restiamo semplicemente ad osservarli, realizzando che da questo momento in poi, le cose non saranno più come prima.

𝐋𝐨𝐧𝐠 𝐋𝐢𝐯𝐞 𝐓𝐡𝐞 𝐊𝐢𝐧𝐠 | 𝐦𝐲𝐠Where stories live. Discover now