𝟐𝟕

189 21 9
                                    

"True"Lucas King

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

"True"
Lucas King

...

Era ormai buio.
Nicholas era uscito già da un paio di giorni e la casa era improvvisamente sprofondata nel silenzio.
Nonostante si trattasse concettualmente di poco tempo, da quella mattina così movimentata sembrava essere già passata un’eternità, in un certo senso era persino sfumata la paura iniziale.

Le uniche cose che non se n'erano mai andate, erano i dubbi di Erika. Durante quei giorni non aveva fatto altro che rimuginare e rimuginare su ciò che Lux le aveva rivelato in quel bagno, ma non avevano più toccato l'argomento da allora e dubitava che Lux sarebbe stato disposto a rispondere a qualche altra domanda. Era ritornato nel suo perenne stato di segretezza.

Alla ragazza mancava già la presenza rassicurante di Nicholas, perché al contrario quella del moro la metteva in estremo disagio. I due si limitavano ad ignorarsi, ma Lux l'aveva fissata a lungo, osservando con quello sguardo gelido ogni suo singolo movimento in maniera maniacale.
Persino su quel logoro divano letto nel quale era costretta a dormire percepiva ancora sulla pelle la sensazione bruciante di quegli occhi grigi come la nebbia. Era frustrante.

Si girò e rigirò su quel materasso per ore, eppure non riusciva proprio a prendere sonno, l'unica cosa che voleva era saperne di più sulla nonna e su quella maledettissima spilla.
La rossa passò tutta la notte ad osservarla, a studiarne ogni singolo dettaglio, cercando di capire in che modo fosse correlata a lei, alla nonna, e a quell'ospedale psichiatrico in cui era stato rinchiuso Lux.

Ricordava che tempo prima le aveva rivelato che dopo la morte di sua madre si era ritrovato da solo per strada a soli dodici anni, e Nicholas disse di averlo trovato mezzo morto proprio fuori da casa sua, pieno di lividi e ferite.
Erika allora si alzò a sedere, riflettendo tra sé e sé. Che Lux fosse scappato dall'ospedale?

Avrebbe avuto senso dopotutto, lui le aveva detto che la clinica era stata chiusa proprio a causa di episodi di violenza sui pazienti, ma c'erano ancora dei tasselli che non riusciva a congiungere fra di loro.
Perché Lux era finito in quell'ospedale? Dov'era sua madre e perché è morta? La nonna era a conoscenza degli abusi? E se lo era, per quale assurdo motivo non aveva fatto nulla per impedirlo?

Tutta quella situazione era ancora un gigantesco punto interrogativo nella testa della ragazza, e in tutto ciò ancora non sapeva che cosa voleva Lux da lei, e che ruolo avesse nel suo macabro gioco.
Quanto avrebbe voluto chiedergli altre cose, ma quell'uomo parlava solo quando gli andava comodo e si divertiva a giocare, compiaciuto dalla sua completa ignoranza dei fatti.

Prima o poi l'avrebbe scoperto, su questo non c'era alcun dubbio, la domanda era quando?
A quel punto, Erika decise di alzarsi dal letto e uscire dalla stanza, nel tentativo di cercare qualcosa, o nel peggiore dei casi semplicemente prendere sonno.

𝐋'𝐔𝐎𝐌𝐎 𝐃𝐀𝐆𝐋𝐈 𝐎𝐂𝐂𝐇𝐈 𝐃𝐈 𝐍𝐄𝐁𝐁𝐈𝐀 | ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora