Trentatré anni - 62

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Come un gabbiano, Yu stava in equilibrio sul pennone di maestra.

Osservava col cannocchiale la giunca davanti a lei che filava di tre quarti con tutte le vele al vento.

Era una bella nave, veloce, rossa come il sangue.

Anche lì c'era qualcuno appollaiato sull'albero di maestra, di vedetta proprio come Yu. Un ragazzo scuro, muscoli lucidi di sudore, capelli lunghi che si agitavano nel vento.

A un tratto si voltò verso di lei e la salutò, da lontanissimo, agitando un braccio.

Yu rispose sollevando una mano. Sorrise.

— È incredibile com'è cresciuto Wen — mormorò.

Le sembrava che fosse passato solo un giorno da quando lo stringeva fra le braccia come un bambolotto, mentre adesso era già marinaio. Un pirata della Ninfea Rossa, la nave di sua sorella Qi.

Yu spostò il cannocchiale per scrutare il ponte della giunca, dove sua figlia stava discutendo la rotta con Lontra d'Acqua.

Anche lei era cambiata: un'adolescente che sembrava già una donna fatta, molto più alta di Yu, coraggiosa e fiera.

La Ninfea Rossa era il suo primo comando. E da quando era salpata, Yu non era più riuscita a dormire tranquilla.

Più spostata verso sud, completava la formazione la giunca di Cavaliere del Fiume. Era la più grossa delle tre navi, pesante di cannoni, sarebbe stata in grado di affrontare anche un fortino d'artiglieria.

Ma da quelle parti non c'era niente del genere, solo mare aperto. Si trovavano a circa tre giorni di navigazione a nord di Hong Kong, al largo delle coste orientali dell'isola di Taiwan.

Yu aveva scelto quella zona per il primo viaggio da comandante di Qi, nella speranza che non ci fossero troppe navi da affrontare in battaglia.

La sua presenza, e quella di Cavaliere del Fiume, doveva servire proprio a scoraggiare eventuali nemici... Non che ne restassero poi molti.

Negli ultimi sei anni Yu aveva lavorato notte e giorno per ingrandire la sua forza navale, richiamando i pirati che si erano allontanati per colpa di Mago degli Inganni (morto tragicamente al suo primo abbordaggio da vice-ammiraglio).

La Flotta Rossa era rapidamente tornata quella di un tempo, e Yu l'aveva ingrandita ancora, catturando nuove giunche e convincendo gli equipaggi a unirsi a lei.

Adesso poteva contare su trecento navi e quasi quarantamila uomini: senza dubbio la più grande flotta pirata che la Cina avesse mai conosciuto. Così famosa che i mercanti si arrendevano non appena vedevano una delle sue navi. Così potente che i vascelli dei diavoli stranieri pagavano a lei il pedaggio sullo Humen, invece che ai mandarini.

Yu aveva cambiato molte cose anche nell'amministrazione: aveva capito che un ammiraglio deve restare in mare o rischia di rammollirsi, perciò aveva delegato la maggior parte delle scartoffie a Bel Ragazzo.

L'uomo (ormai era un po' troppo cresciuto per considerarlo ancora "ragazzo") era più bravo con il pallottoliere che con la sciabola, ed era un eccellente organizzatore. Oltre a farle compagnia quando Yu decideva di fermarsi a Hong Kong per qualche giorno.

Purtroppo non accadeva molto spesso.

— Capitano — la chiamò Annusa il Vento dal cassero di poppa.

Yu mise via il cannocchiale e con un salto raggiunse il timoniere.

Indossava la solita tunica da monaco taoista, e rivolse verso di lei l'unico occhio.

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