Diciannove anni - 33

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Yu scostò la tenda.

— Che maniere — la rimproverò Loto Danzante. — Dovresti almeno chiedere il permesso...

Lei entrò ugualmente.

L'alloggio della ballerina era quanto di più lontano da una nave pirata si potesse immaginare.

Il pavimento era occupato da un grande giaciglio di stoffa colorata mentre la nicchia sul muro (che avrebbe dovuto ospitare il letto) era usata come scaffale per ninnoli. C'era addirittura un vaso di porcellana, e Yu si chiese come avesse fatto quell'arnese a sopravvivere a tre anni di arrembaggi e tempeste.

Anche le pareti erano ricoperte di teli ricamati. Una fila di lanterne rosse illuminava la cabina e un bastoncino d'incenso faceva del suo meglio per mascherare il solito puzzo di pesce e acqua marcia.

— Hai un momento? — domandò Yu.

Poi si inginocchiò, senza aspettare risposta, a un angolo del letto. Dato che la spada al fianco le ostacolava i movimenti, se la mise in grembo.

— Se mi avessi avvisato di questa visita, avrei potuto preparare il tè — la rimproverò Loto Danzante.

— Sono il comandante di questa nave, non ho bisogno di avvisare nessuno. E tu non hai il permesso di accendere fuochi qui sotto, rischi di scatenare un incendio.

— Invece immagino che i tuoi cannoni, e la polvere da sparo che tieni nella stiva, siano molto sicuri. Non è vero?

Loto Danzante sorrise. Riempì un pentolino di acqua fredda da una brocca, poi la mise su un fornelletto a olio che accese con un fiammifero.

— Hai appena disobbedito a un ordine — le fece notare Yu. — Ho punito marinai per molto meno.

— Ordini, punizioni... — Loto Danzante sbuffò. — Hai già diciannove anni, quando ti troverai un marito se continui a comportarti in questo modo?

— Non mi serve un marito.

— Invece sì. O una moglie, nel caso preferissi la fenice al drago.

Yu arrossì. — Preferisco il drago. Ma non ho ancora trovato quello giusto.

— Perché non c'è. Un drago è un drago. Fidati di chi li conosce bene: resterai comunque delusa. Tanto vale sceglierne uno qualsiasi.

Loto Danzante mise in una bacinella due tazze e una teiera, le bagnò con l'acqua bollente e le asciugò con un panno candido.

Poi mise una presa di foglie nella teiera e ci versò sopra dell'acqua calda, gettando via il liquido.

— A proposito di draghi — disse Yu. — Mi pare che anche su questa nave ce ne siano tanti. Troppi.

— Oh sì — esclamò Loto Danzante.

— E una bella fenice in mezzo ai draghi può creare molti problemi. In altre parole: Lontra d'Acqua e Huang Chonling si sono presi a coltellate sul ponte. Per fortuna Gigante di Pietra li ha visti e li ha separati prima che qualcuno si facesse male sul serio. Li ho interrogati sull'accaduto e ho scoperto che entrambi sono innamorati di te.

Dopo aver lavato le foglie, Loto Danzante versò finalmente l'acqua per l'infusione.

Yu aggiunse: — Credevo che tu e Piccola Furia voleste sposarvi.

Loto Danzante annuì. — È così.

— E gli altri due, allora?

— La legge dice che un uomo può avere molte mogli, ma fidati di me: avrebbe senso il contrario. Tuttavia mi dispiace che Lontra d'Acqua e Chonling abbiano rischiato di farsi male a causa mia.

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