La barca era un piccolo peschereccio con una sola vela e una cabina di bambù. Abbastanza anonima da passare inosservata in qualunque porto, ma veloce e facile da manovrare.
Yu notò compiaciuta che Farfalla Notturna aveva nascosto a bordo una colubrina e un barile di munizioni, oltre a provviste per una settimana, una cassetta piena d'argento e un baule di armi e vestiti.
L'equipaggio era già a bordo: cinque marinai, poi Tigre Scarlatta, Gigante di Pietra, e la piratessa che chiamavano Nuvola di Grandine. Come aveva detto Farfalla Notturna aveva circa l'età di Yu, la stessa altezza e corporatura.
Appena la vide si prostrò ai suoi piedi: — È un piacere servirti, ammiraglio.
Yu la invitò a rialzarsi. — Niente formalità, sorellina, stiamo per prendere il mare insieme.
A quell'ora di notte non c'era nessuno in giro, a parte una coppietta che amoreggiava in fondo alla spiaggia.
La barca salpò navigando sottocosta verso il mare aperto e un marinaio armato di lanterna segnalò la parola d'ordine. Dalla costa, altre luci diedero il via libera: dopo la battaglia con Osso Spezzato, Yu aveva messo posti di guardia e cannoni a sorvegliare l'imboccatura della baia.
— È molto tempo che non sali su una nave, Lama Volante — sogghignò Tigre Scarlatta. — Qual è la destinazione?
— Macao.
Il pirata sbuffò. — Un viaggio breve.
— Devo parlare con una persona.
Le cicatrici sul volto di Tigre si distesero in un ghigno. — L'ultima volta che mi hai detto questa frase, se non sbaglio, siamo tornati con un libro magico e un carico d'argento.
Yu scoppiò in una risata. — Questa volta non credo che ci divertiremo così tanto, ma grazie per essere venuto.
Tigre Scarlatta era un uomo pericoloso, che tendeva ad agire senza riflettere seguendo i suoi impulsi. Ma proprio per questo, si sarebbe fatto uccidere a un suo cenno, senza discutere.
La barchetta era troppo piccola per affrontare il mare di notte, perciò continuarono a navigare seguendo la costa dell'isola di Hong Kong, si fermarono in un'insenatura a dormire qualche ora, e all'alba fecero vela verso Macao che si trovava a meno di centocinquanta li di distanza.
Ci arrivarono prima di pranzo, e mentre entravano in porto Yu ordinò a Tigre Scarlatta di raggiungerla in cabina.
— Fai legare la barca a un pontile poco affollato, il più lontano possibile dalle altre navi. Poi tu e Gigante di Pietra scenderete a terra. Chiedete dove si trova la locanda di Madame Ching e tornate a riferirmelo.
Yu aveva scelto Gigante di Pietra sapendo che il suo aspetto avrebbe attirato l'attenzione. Se qualcuno a Macao attendeva il loro arrivo, lo avrebbe visto di sicuro.
Infatti i due pirati tornarono da lei dopo nemmeno un'ora.
— La locanda di Madame Ching sta sulla collina, vicino alla cattedrale — disse Tigre Scarlatta.
— Cos'è una cattedrale? — domandò Yu.
— Un tempio per gli dèi stranieri.
— Siete stati alla locanda, l'avete vista?
Tigre Scarlatta annuì. — Non siamo entrati, ma è un posto molto piccolo. Di quelli dove puoi trattare affari importanti in privato.
Yu si sentì sollevata.
— Ora ascoltami bene — disse. — Tornerai subito alla locanda, ma questa volta invece di Gigante porterai con te Nuvola di Grandine. Dovrà avere la mia spada al fianco, e tu la chiamerai Lama Volante e ti comporterai come se fosse la tua comandante.
STAI LEGGENDO
La più grande
AdventureVerso la fine del 1700, la giovane Shi Yu lavora in una locanda vicino al porto di Canton, nel Sud della Cina. Non sa ancora che il suo destino è di diventare la più grande piratessa di tutti i tempi. (ATTENZIONE: "La più grande" è un romanzo pubbli...