Sabato sera era stato a dir poco magico. Mi divertii tantissimo, Dylan fu super dolce con me. Non mi aveva più scritto da allora, ma poiché quel giorno era lunedì sicuramente lo avrei rivisto a scuola. Uscii di casa salutando i miei quando vidi la macchina parcheggiata di Dylan fuori casa mia. Mi girai intorno con sguardo interrogativo quando all'improvviso sbucò dietro di me.
<<Buongiorno, Lizzy>>
Disse baciandomi la guancia, mentre arrossii spontaneamente
<<Come mai sei qui?>>
<<Ti do un passaggio a scuola>>
<<Ah, beh grazie... In realtà preferirei andare a piedi, sai nel tragitto c'è il mare, la sabbia->>
<<Oh beh ok, parcheggio la macchina da qualche parte e facciamo una passeggiata>>
Sorrisi e salii in macchina con lui che si mise quasi subito alla ricerca di un posto dove parcheggiarla. Finalmente lo trovammo di fronte a Starbucks e ne approfittammo per prendere un cappuccino nel tragitto verso scuola.
<<Allora, come hai passato questi giorni senza di me? Ti sono mancato?>>
<<Mmm...Un po' si dai>>
<<Ah, solo un po'?!>>
Ridemmo all'unisono e ci avviammo verso la scuola. Entrammo e subito Ethan Johnson mi si piombò davanti. Cosa voleva?
<<Che vuoi?>>
<<Dobbiamo parlare>>
Disse afferrandomi il polso. Dylan lo fermò con aria minacciosa ma io gli feci un cenno con la mano per dirgli che era tutto ok e mi staccai dalla presa di Ethan.
<<Mi dispiace per quello che ho detto. Non avrei dovuto.>>
<<E allora perché lo hai fatto?>>
<<Non lo so, mi dà fastidio il fatto che lui ti stia sempre intorno. Non mi fido per niente di quel ragazzo>>
<<Quello inaffidabile qui, sei tu. Dylan è un bravo ragazzo. Ora lasciami in pace>>
Dissi tornando da Dylan, che mi guardò come a dire "Allora? Che ti ha detto?"
<<Si è scusato per quello che ha detto ieri>>
<<Beh, un bel gesto no?>>
Onestamente perché avrei dovuto credere che le scuse di Ethan fossero vere? Era sempre stato il classico ragazzo arrogante con tutti.
<<Quando uno come Ethan si scusa vuol dire che sta cercando di restaurare un rapporto. Quindi apprezzo che si sia scusato, ma voglio che mi stia 3km lontano>>
<<Posso chiederti perché vi siete lasciati?>>
<<Mi ha tradito con una certa Katy, ora va ad un'altra scuola>>
<<Capito>>
Disse e presi alcuni libri dall'armadietto.
<<Lo amavi?>>
Mi chiese tutt'ad un tratto.
Direi proprio di no, probabilmente era una semplice cotta. Non ci pensavo neanche più<<Non credo. Era una semplice cotta adolescenziale e Katy era il capo delle cheerleader. La classica situazione da Teenagers americani. Comunque ormai non importa, sono passati due anni. Un altro po' non lo ricordavo nemmeno>>
Dissi e scoppiammo a ridere. Inevitabilmente mi saltarono in mente alcuni ricordi di Katy. Non l'ho mai sopportata e a seguito di vari eventi il mio odio verso di lei è diventato sempre più grande.
Flashback
<<Ehilà Liz Liz>>
<<Katy, quale peccato ho commesso per averti tra i piedi?>>
<<Non essere così crudele con me, dai. Soltanto perché Ethan ha preferito me a te non significa che dobbiamo smettere di essere amiche->>
<<E da quando in qua sono amica di un'oca?>>
Rispondo sbattendo l'armadietto. Non ho la minima idea di cosa voglia e non voglio saperlo. Spero soltanto che evapori tra un secondo perché davvero mi sta dando i nervi.
<<Lasciala stare, Katy>>
<<A cosa pensi?>>
Ed ecco Dylan che mi riportò con i piedi per terra.
<<A nulla>>
Tirai una ciocca dietro l'orecchio e ci dirigemmo in classe.
***
<<Finalmente è passato anche il lunedì mattina>>
Dissi sospirando, mentre Dylan annuì con aria pensierosa. Quel giorno finimmo prima poiché, la mensa della scuola era chiusa per un guasto e i corsi delle 3:00pm erano stati rimandati al giorno dopo.
Chissà a cosa stava pensando.<<Ti va di andare a mangiare qualcosa?>>
Mi chiese improvvisamente
<<D'accordo>>
Risposi mentre ci avviammo verso la sua macchina.
<<Per caso, è successo qualcosa?>>
Chiesi preoccupata
<<No no, non preoccuparti>>
Ci fermammo ad un piccolo Fast food e prendemmo un tavolo. Alzai lo sguardo dal menù e vidi Dylan guardarmi.
<<Perché mi guardi? Dylan sei strano oggi, che è successo?>>
<<So che quell'idiota di Ethan ti ha detto di non fidarti di me>>
<<Non lo ascolterò mai, andiamo. Davvero credi che mi importi il parere di Johnson?>>
Dissi allungando la mano verso la sua, mentre lui mi sorrise.
<<Un giorno mi racconterai perché ti sei rinchiusa in te stessa?>>
<<Un giorno te lo racconterò, ma non ora. Sto morendo di fame e non vedo l'ora che mi arrivino le patatine fritte>>
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Ghost of us
Teen FictionEliza White è una ragazza che nella sua vita ne ha passate davvero tante, forse troppe. Era solare, allegra e la persona più estroversa del mondo. Un giorno però accadde un evento, e da allora se ne sono susseguiti tanti altri che l'hanno cambiata...