Capitolo 4

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Sabato sera era stato a dir poco magico. Mi divertii tantissimo, Dylan fu super dolce con me. Non mi aveva più scritto da allora, ma poiché quel giorno era lunedì sicuramente lo avrei rivisto a scuola. Uscii di casa salutando i miei quando vidi la macchina parcheggiata di Dylan fuori casa mia. Mi girai intorno con sguardo interrogativo quando all'improvviso sbucò dietro di me.

<<Buongiorno, Lizzy>>

Disse baciandomi la guancia, mentre arrossii spontaneamente

<<Come mai sei qui?>>

<<Ti do un passaggio a scuola>>

<<Ah, beh grazie... In realtà preferirei andare a piedi, sai nel tragitto c'è il mare, la sabbia->>

<<Oh beh ok, parcheggio la macchina da qualche parte e facciamo una passeggiata>>

Sorrisi e salii in macchina con lui che si mise quasi subito alla ricerca di un posto dove parcheggiarla. Finalmente lo trovammo di fronte a Starbucks e ne approfittammo per prendere un cappuccino nel tragitto verso scuola.

<<Allora, come hai passato questi giorni senza di me? Ti sono mancato?>>

<<Mmm...Un po' si dai>>

<<Ah, solo un po'?!>>

Ridemmo all'unisono e ci avviammo verso la scuola. Entrammo e subito Ethan Johnson mi si piombò davanti. Cosa voleva?

<<Che vuoi?>>

<<Dobbiamo parlare>>

Disse afferrandomi il polso. Dylan lo fermò con aria minacciosa ma io gli feci un cenno con la mano per dirgli che era tutto ok e mi staccai dalla presa di Ethan.

<<Mi dispiace per quello che ho detto. Non avrei dovuto.>>

<<E allora perché lo hai fatto?>>

<<Non lo so, mi dà fastidio il fatto che lui ti stia sempre intorno. Non mi fido per niente di quel ragazzo>>

<<Quello inaffidabile qui, sei tu. Dylan è un bravo ragazzo. Ora lasciami in pace>>

Dissi tornando da Dylan, che mi guardò come a dire "Allora? Che ti ha detto?"

<<Si è scusato per quello che ha detto ieri>>

<<Beh, un bel gesto no?>>

Onestamente perché avrei dovuto credere che le scuse di Ethan fossero vere? Era sempre stato il classico ragazzo arrogante con tutti.

<<Quando uno come Ethan si scusa vuol dire che sta cercando di restaurare un rapporto. Quindi apprezzo che si sia scusato, ma voglio che mi stia 3km lontano>>

<<Posso chiederti perché vi siete lasciati?>>

<<Mi ha tradito con una certa Katy, ora va ad un'altra scuola>>

<<Capito>>

Disse e presi alcuni libri dall'armadietto.

<<Lo amavi?>>

Mi chiese tutt'ad un tratto.
Direi proprio di no, probabilmente era una semplice cotta. Non ci pensavo neanche più

<<Non credo. Era una semplice cotta adolescenziale e Katy era il capo delle cheerleader. La classica situazione da Teenagers americani. Comunque ormai non importa, sono passati due anni. Un altro po' non lo ricordavo nemmeno>>

Dissi e scoppiammo a ridere. Inevitabilmente mi saltarono in mente alcuni ricordi di Katy. Non l'ho mai sopportata e a seguito di vari eventi il mio odio verso di lei è diventato sempre più grande.

Flashback

<<Ehilà Liz Liz>>

<<Katy, quale peccato ho commesso per averti tra i piedi?>>

<<Non essere così crudele con me, dai. Soltanto perché Ethan ha preferito me a te non significa che dobbiamo smettere di essere amiche->>

<<E da quando in qua sono amica di un'oca?>>

Rispondo sbattendo l'armadietto. Non ho la minima idea di cosa voglia e non voglio saperlo. Spero soltanto che evapori tra un secondo perché davvero mi sta dando i nervi.

<<Lasciala stare, Katy>>

<<A cosa pensi?>>

Ed ecco Dylan che mi riportò con i piedi per terra.

<<A nulla>>

Tirai una ciocca dietro l'orecchio e ci dirigemmo in classe.

***

<<Finalmente è passato anche il lunedì mattina>>

Dissi sospirando, mentre Dylan annuì con aria pensierosa. Quel giorno finimmo prima poiché, la mensa della scuola era chiusa per un guasto e i corsi delle 3:00pm erano stati rimandati al giorno dopo.
Chissà a cosa stava pensando.

<<Ti va di andare a mangiare qualcosa?>>

Mi chiese improvvisamente

<<D'accordo>>

Risposi mentre ci avviammo verso la sua macchina.

<<Per caso, è successo qualcosa?>>

Chiesi preoccupata

<<No no, non preoccuparti>>

Ci fermammo ad un piccolo Fast food e prendemmo un tavolo. Alzai lo sguardo dal menù e vidi Dylan guardarmi.

<<Perché mi guardi? Dylan sei strano oggi, che è successo?>>

<<So che quell'idiota di Ethan ti ha detto di non fidarti di me>>

<<Non lo ascolterò mai, andiamo. Davvero credi che mi importi il parere di Johnson?>>

Dissi allungando la mano verso la sua, mentre lui mi sorrise.

<<Un giorno mi racconterai perché ti sei rinchiusa in te stessa?>>

<<Un giorno te lo racconterò, ma non ora. Sto morendo di fame e non vedo l'ora che mi arrivino le patatine fritte>>

Ghost of usWhere stories live. Discover now