Capitolo 15

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Mancavano solo 2 giorni al mio compleanno, e non sapevo il perché ma per fortuna Luke non mi assillava più con le domande riguardo alla festa. Non che mi stessi lamentando di questa cosa. Quel giorno era giovedì, per cui dopo la fine delle lezioni sarei tornata a casa e avrei fatto una mega maratona di serie tv

<<White, potresti gentilmente rispiegarmi ciò che ho detto?>>

Mi chiese Luke vedendomi avvolta nei miei pensieri e con la testa fra le nuvole

<<Chi sei, il mio professore? >>

<<Eliza White, il tuo comportamento non è di mio gradimento>>

Chiusi l’armadietto e la campanella suonò, segno della fine delle lezioni. Quel giorno Dylan non venne a scuola

<<Ci fermiamo a mangiare qualcosa al fast food qui vicino? Karoline non può venire >>

Domandò Jessie avvicinandosi a me e Luke. Annuimmo e uscimmo dall’edificio; dopo quasi 10 minuti arrivammo a destinazione ed occupammo un tavolo.

<<Cosa vi porto?>>

Chiese la cameriera avvicinandosi al nostro tavolo

<<Due McChicken e un hamburger vegetariano con delle patatine>>

Rispose Luke che ormai conosceva alla perfezione i nostri gusti

<<Da bere?>>

Chiese masticando una gomma e con aria abbastanza scocciata

<<Una bottiglia d’acqua naturale, grazie>>

Rispose Jessie, stavolta. Mi girai verso l’enorme vetrata del fast food e notai il mare che batteva contro la scogliera, le onde che avvicinandosi alla sabbia si disperdevano.
E fu proprio in quel momento che, improvvisamente, mi sorse una preoccupazione: dov’è Dylan?
Avevo avuto la testa altrove tutto il giorno e soltanto in quell'istante mi accorsi che non mi aveva lasciato nessun messaggio per avvertirmi che non sarebbe venuto. Decisi di prendere il cellulare e scrivergli, ma con scarsi risultati dato che non mi rispose.

<<Luke, sai perché Dylan non è venuto a scuola?>>

Gli domandai e lui scosse la testa facendo spallucce.
La cameriera ci portò il pranzo e con esso il conto che dividemmo prima di iniziare a mangiare. Dopo aver consumato il nostro pasto uscimmo fuori, dove Jessie annunciò di tornare a casa a piedi abitando nei dintorni, mentre Luke decise di prendere un bus. Io tornai a casa da sola e ne approfittai per riflettere un po' durante il tragitto.
Arrivata chiusi il portone di casa e ricontrollai le notifiche sul cellulare: nessun messaggio. "Sicuramente sarà impegnato in qualcosa, meglio non disturbarlo ulteriormente" mi dissi, salendo le scale per andare in camera mia e iniziare la maratona di serie tv.

***

Verso le 5:00pm del pomeriggio mi arrivò una notifica e questa volta era finalmente Dylan

Tu: “Tutto ok? Perché non sei venuto oggi?”

D: “Scusa se non ti ho risposto. Ti racconterò tutto in macchina, sto venendo da te”

"E come al solito se ne esce così senza preavviso" pensai alzando gli occhi al cielo. Decisi di iniziare a prepararmi e optai per un vestito blu coperto, con le mezzemaniche e la schiena scoperta in una scollatura ad U. Poi indossai delle scarpe blu con il tacco ed una borsetta bianca. Mi vestii in maniera “Elegante” per evitare di essere inappropriata come la scorsa volta, e sperai vivamente che proprio stavolta Dylan non si fosse vestito in modo sportivo e casual. Bussò al campanello e andai ad aprire, vedendo per fortuna un Dylan con una camicia bianca e dei pantaloni eleganti, come suo solito. Mi sorrise e salì in macchina, mentre io lo imitai e mise in moto. Il suo comportamento mi sembrò abbastanza strano ma preferii non fare domande. Sono sempre stata una tipa taciturna e che si fa gli affari suoi, non credo che in questo cambierò mai.

Ghost of usWhere stories live. Discover now