- Capitolo 15.

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«Ti prego Justin Bieber no!» Zayn continuava a lamentarsi mentre io aumentavo il volume della radio che in quel momento cantava le note di 'Baby'.

«Ma come non ti piace? - Risi,guardandolo - ..like Baby,baby,baby oooh.. thought you'd always be mine!» Zayn fece una faccia disgustata,non solo per il cantante ma anche per la mia interpretazione.

«Sulla mia macchina ci sono delle regole e bisogna rispettarle.» Disse,cambiando stazione.

«Regole?» Chiesi io,quasi prendendolo in giro.

«Secondo te lascerei rovinare la mia amata Lucy?» Sgranai gli occhi non appena disse il nome. Non poteva aver dato un nome alla sua auto. Non poteva proprio.

«Ti prego dimmi che non hai dato un nome alla tua auto,ti prego.» Gli dissi,sottolineando l'ultima frase.

«Attenta,potresti offenderla.» Si voltò per guardarmi serio e io non riuscì a non scoppiare a ridere.

«Non credo tu voglia proseguire a piedi.» Mi minacciò.

«No scusami, - cercai di dire tra le risate – ti prego illuminami con queste così tanto importanti regole.».

«Allora.. - strinse più forte lo sterzo e iniziò – regola numero uno,si ascolta vera musica e questo esclude Justin Bieber. - annuì,visto che ormai lo avevo capito questo – Regola numero due,i piedi vanno messi a terra.. Zoe! - urlò il mio nome quando si accorse che non avevo seguito la regola e stavo tenendo i piedi sul cruscotto.».

«Scusa Lucy.» Li scesi e accarezzai la portiera,ironica.

«Regola numero tre,non si mangia.. qualsiasi tipo di cibo!».

«Oh ma questa è una regola stupida! Non hai mai fatto il Mc Drive? Non sei mai andato in qualche posto stupendo dove si guardano le stelle e si mangia in macchina? - Zayn mi guardò con gli occhi socchiusi e capì di dover tacere – Non si mangia in macchina,capito.».

«Regola numero quattro,non si fuma in macchina.».

«Questo per me non è un problema.» Dissi,mettendo le braccia conserte.

«E l'ultima regola,ma non meno importante,non si scopa qua dentro!» Mi voltai di scatto.

«Ti vorrei ricordare che lo abbiamo già fatto.» Lo corressi.

«Quella è stata l'eccezione che ha confermato la regola.» Disse,quasi ridendo.

«Ma stai zitto!» Gli diedi una spinta dalla spalla e scoppiò a ridere anche lui. Mi soffermai sulla strada e mi accorsi che stavamo già camminando da un po'.

Eravamo arrivati in centro e mi giravo a destra e a sinistra per cercare di capire che posto avesse scelto. Così mi osservai,attentamente. Non sapevo se mi ero vestita adeguatamente o se avessi sbagliato tutto. L'occhio mi cadde su Zayn che portava la giacca a un paio di jeans.

«Che problema c'è?» Mi chiese poco dopo,guardando lo specchietto retrovisore sulla sinistra.

«Mi chiedevo solo se mi ero vestita in modo adeguato..» Lo vidi sorridere e piano piano la macchina iniziò a rallentare.

«Giudica tu stessa.» Mise il freno a mano e la macchina si fermò di fronte un locale su cui risplendeva l'insegna 'Angelo – Ristorante Italiano'. Sorrisi. Amavo la cucina italiana.

«Ma come...» Elle lo aveva informato proprio bene.

Se la serata fosse andata per il verso giusto l'avrei ringraziata.. un giorno.. forse. Zayn sparì accanto a me e in un attimo mi aprì la portiera e mi porse una mano. La strinsi e scesi dall'auto,nel panico più totale. Nessun ragazzo prima d'ora aveva mai fatto tutto questo per me. E forse stava succedendo tutto troppo velocemente.

Amici Di Letto||Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora