- Capitolo 31.

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Entrai nella mia stanza,adagiando l'abito sul letto. Lo fissai,pensando per la prima volta che mia madre avesse fatto una scelta giusta,senza esagerare.

Me lo aveva spedito il giorno prima,completo di accessori,borsa e tacchi. Era un semplice tubino bianco,un po' più scollato sulla schiena e non eccessivamente corto. Avrei raggiunto mia madre quella sera,a casa di mia cugina Charlie.

Non distava molto da Bedford e avevo insistito di poter andare con la mia macchina. Saremo rimasti lì tre giorni credo,per festeggiare il tanto atteso fidanzamento. Sicuramente i miei nonni non avrebbero perso occasione di rinfacciarmi il fatto che ero rimasta l'unica nipote senza fidanzato,senza una casa,senza un progetto ben stabilito. Io il mio progetto me lo ero fatto,il difficile era arrivarci. Ci voleva solo un poco di pazienza,quella che non aveva la mia famiglia.

La stessa Charlie era stata, per molti anni, quasi obbligata a trovarsi un ragazzo al più presto e sposarsi. Anche io volevo sposarmi,un giorno,ma senza nessuna fretta. Avrei incontrato l'uomo della mia vita,mi avrebbe portata a mangiare sulla spiaggia e mi avrebbe chiesto di sposarlo,inginocchiandosi sulla sabbia. Sorrisi al pensiero. I sogni di quando si è piccoli non svaniscono mai.

Mi guardai attorno,osservando ogni minimo dettaglio della mia stanza. La prossima volta che ci avrei messo piede sarebbe passato un altro anno. Si perchè domani era la vigilia di Capodanno e la sera c'era il tanto atteso conto alla rovescia per l'anno nuovo. Avrei lasciato quello vecchio alle spalle,con tutte le sue sfaccettature,come avevo fatto per l'anno prima. Ma mentre io sarei stata assieme alla mia famiglia ad attendere la mezzanotte,qualcun' altro si troverà su un volo solo andata diretto per Manhattan,lontano da Bedford,lontano da me.

«E' molto bello, - disse Elle entrando – per i tuoi canoni,intendo.» Sorrisi.

«Non so cosa sia successo a mia madre per ora. - presi il vestito e lo appesi dentro l'armadio – E' come se avesse subito una qualche mutazione genetica.»

«Non starai esagerando?»

«L'altro giorno mi ha chiamata 'piccola'» feci le virgolette con le mani.

«Cosa? - La mia amica sgranò gli occhi – Allora la situazione è grave.»

«Molto.» Presi il borsone da sotto il letto e iniziai a metterci dentro le cose che avevo accuratamente scelto per il soggiorno da Charlie.

«Hai deciso di andare quindi..» Osservò Elle,a voce bassa.

«Se il tuo è un modo per iniziare un'altra ramanzina sul fatto che dovrei correre da Zayn e pregarlo di non partire,risparmiamela ti prego.» La avvisai,decisa.

«Non c'è bisogno che te ne ricordi, - rispose lei allegra – sai benissimo che dovresti.»

Sbuffai,mettendo le mani sui fianchi.

«Zoe, - la mia amica poggiò una mano sul mio braccio – lo so che hai paura di perdere qualcun' altro a cui vuoi bene,ma se non fai niente lo perderai comunque.»

«Chi ti dice che ho paura di perdere qualcun' altro?»

«Dopo la morte di tuo padre sei cambiata Zoe, - una fitta al cuore – è come se volessi tenerci tutti distanti per non farti del male,di nuovo. Qualsiasi cosa tu faccia noi ti vogliamo bene,siamo le persone che te ne vogliono di più.. e questo comprendo anche tua madre.» Marcò l'ultima parte. Feci una smorfia e presi un respiro profondo prima di risponderle.

«Come farei senza di te..»

«Appunto,quindi cerca di ricordartelo prima di urlarmi contro e di chiamarmi con i modi più assurdi che conosci.» Fece il broncio,mettendo le braccia conserte.

Amici Di Letto||Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora