WhatsApp || Brandon Butler

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Eccomi di nuovo a lavorare come hostess a questo ennesimo convegno.

Il padre di Brandon è lì sul palco che parla di gengivoplastica sfogliando slide che ritraggono denti e gengive. Da quanto ne so ha portato a termine un nuovo approccio per la cura estetica delle gengive e medici da tutto il globo sono qui per assistere alla sua spiegazione.

Il signor Butler è molto alto e il completo nero che indossa enfatizza ancora di più la sua lunghezza, la sua voce è pacata e soave e io lo ascolterei parlare per sempre seppure l'argomento sia molto noioso e specifico.

Come ogni volta sono all'ingresso a controllare i badge di tutti i partecipanti, fornire indicazioni e assicurarmi che non ci siano intrusi.

Anche se vorrei davvero vederli i pazzi che avrebbero voglia di ascoltare questo tedio!

La conferenza è iniziata già da un po' e le persone dovrebbero essere tutte arrivate. Ma non è proprio così. In prima fila sulla destra sono seduti la madre e il fratello di Brandon ma di quest'ultimo nessuna traccia.

Non so per quale motivo ma passo in rassegna l'elenco con tutti i nomi dei partecipanti e i miei occhi si soffermano sempre sul nome di Brandon Butler che è l'unico a non essere presente in sala.

Dov'è? Perché non è qui?

Non so neanche perché non riesca a smettere di pensare a questa cosa.

Ecco che in lontananza lo vedo arrivare un po' di corsa dopo minuti che sembrano essere passati come anni. Ha i capelli un po' arruffati e spettinati. Non è da lui; in generale li porta sempre molto ordinati. Ha le guance un po' arrossate e un'aria estremamente tranquilla.

Mi saluta sfoggiando il suo miglior sorriso che suona più come un ghigno e io lo lascio passare un po' perplessa.

Erano settimane che non mi salutava!