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Prima di lasciare il locale ci fermiamo lì davanti a scambiarci i vari convenevoli e tutti quei "mi raccomando scrivimi quando arrivi a casa" che poi effettivamente non ci scriviamo mai perché ci scordiamo, perché siamo troppo ubriachi, perché crediamo che all'altra persona non importi davvero e lo dica solo per educazione.

"scrivimi quando arrivi" mi dice appunto Brandon. "sei addirittura troppo ubriaca per salire le scale di casa tua!" continua imbronciato in uno dei suoi pochi attimi in cui non è appiccicato alle labbra di Ava.

"ce la faccio" biascico ma mi sento molto potente e convinta di poter affrontare anche un mostro.

"sicura che non vuoi che ti accompagni?" insiste lui "in fondo abiti molto vicino a me" continua.

"ti ringrazio, ma ci pensa Charlotte" dico di getto "stai attento ad Ava" lo raccomando.

Fa cenno di sì con il capo e mi lascia un bacio sulla guancia. "scrivimi se hai dei problemi" il suo tono è calmo e tranquillo, quasi preoccupato mentre si allontana da me e io mi avvio verso la macchina di Charlotte.

"che voleva Brandon?" domanda Charlotte curiosa mentre ci siamo sistemate nella sua auto e ha messo in moto.

"sono ubriaca, non ho capito molto bene" biascico sincera alla mia amica. Non avevo idea di cosa avesse detto Brandon perché il mio cervello faceva fatica a elaborare le informazioni. Sento solo la mia bocca impastata senza saliva.

Ridiamo.

"è da tanto che non litigate" nota a un certo punto Charlotte "è quasi strano"

Faccio spallucce. In fondo sicuramente a breve uscirà qualche nuovo argomento che ci farà discutere.

"sì" le confermo "forse stiamo diventando amici" rido mentre lo dico perché non ci credo neanche io.


WhatsApp || Brandon ButlerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora