WhatsApp || Brandon Butler

15

Ho appena bloccato Brandon su Whatsapp almeno starò tranquilla per un po' anche se l'ansia mi sta divorando. Tra cinque minuti dovrei uscire di casa per incontrare Ross.

Mi dirigo verso il luogo dell'appuntamento a piedi in particolar modo per allentare la tensione che si sta accumulando. Vedo da lontano la figura slanciata di Ross che mi sta aspettando davanti da Bakery's.

Mi saluta impacciato e io faccio lo stesso. 

"entriamo?" mi propone.

Annuisco senza riuscire a tirar fuori il fiato dalle mie labbra. Mi apre la porta e mi fa passare da vero gentiluomo. Ammicco un sorriso.

Ci sediamo ad un tavolo e poco dopo ordiniamo da mangiare. Io prendo una cheesecake alla fragola mentre lui dei brownie classici.

Mentre lui va a ritirare le ordinazioni io ho mille complessi. Mi focalizzo in particolar modo sulla canottiera che indosso. Forse ho esagerato? È troppo scollata? Il pizzo è eccessivamente spropositato per la prima uscita? Mi sono spruzzata troppo profumo e rischio di puzzare? Ma il deodorante l'ho messo? Poi lui torna con i dolci in mano e mi sorride sincero e i miei complessi svaniscono nel suo sorriso.

"mia sorella va pazza per la cheesecake alle fragole" rompe il silenzio Ross "mia madre gliela prepara sempre, ma io non ho mai imparato. Sono una frana in cucina"

Sorrido alla sua affermazione. "è l'unica cosa che so preparare io. Faccio schifo anche io a cucinare" rido seguita da lui. "mia madre si lamenta sempre di questo fatto. Dice che sono una ragazza e che devo saper cucinare. Ma in realtà non so perché lo dice visto che non sa cucinare neanche lei"

"anche mia madre" ridiamo beffeggiando le nostre madri "lei fa sempre cucinare mio padre".

Dopo aver finito di mangiare Ross mi propone di fare una passeggiata sul lungomare e accetto volentieri sia perché è lui a chiedermelo ma anche perché il mare mi piace e mi rilassa.

"senti ma di Brandon Butler cosa mi dici? Siete amici?" chiedo con non so quale coraggio consapevole di stare per rovinare l'uscita perfetta che è stata fino ad adesso.

"siamo amici da quando eravamo piccoli. Mi sono sempre trovato bene a stare con lui. Perché me lo chiedi?"

"no niente. Ho notato che spesso state insieme ed era una semplice curiosità!"

"condividiamo sogni e interessi, il basket, i videogiochi, ci piace leggere. Ci piacciono le stesse cose più o meno" risponde sinceramente. Sembra molto emozionato nel parlare del suo amico. Ci tiene davvero. 

Ma pensa un po': Brandon Butler è uno a cui piace leggere! E chi l'avrebbe mai detto!

"però caratterialmente siete molto diversi" commento in risposta.

"di solito le ragazze dicono così, ma io non saprei. Cioè se io fossi una ragazza gli starei alla larga" ride lui.

Le ragazze dicono così forse perché lui è un pezzo di merda e tu no!  Stare alla larga da lui è quello che faccio da una vita.

"perché mi chiedi di lui? I vostri genitori non sono amici"

"si lo sono" mi mordo un'unghia imbarazzata "Brandon sapeva della nostra uscita"

"sì, gliel'ho detto io"

"sì, immaginavo... è che ultimamente lui mi infastidisce e non riesco a capire perché sappia sempre una marea di cose su di me"

"è normale, Brandon sa sempre tutto su tutti non sarebbe il capitano della squadra di basket se no" ride e la sua risata mi contagia. "se ti da fastidio non glielo dico la prossima volta che usciamo" si gratta la nuca imbarazzato.

"no, no tranquillo. Non mi interessa. Cioè se vuoi puoi dirglielo" balbetto non sapendo come farlo sentire più a suo agio.

Nel frattempo siamo arrivati sulla spiaggia e come dei bambini ci siamo tolti le scarpe per immergere i piedi nella sabbia fresca di metà ottobre. 

"non sei una gran chiacchierona però" commenta stuzzicandomi.

"non tanto" ammetto ridendo anche io. In realtà è vero lui ha parlato molto di sé e della sua famiglia mentre io sono stata più vaga e evanescente. Soprattutto sulla mia famiglia. I miei genitori girano il mondo per lavoro e sono veramente poco presenti nella mia vita si preoccupano solo di farmi ricevere l'ultimo modello di smartphone, il vestito più costoso e lo schermo della televisione più grande. La mia vera famiglia sono i miei due fratelli maggiori Matt e William. 

"però posso rivelarti un segreto che non sa quasi nessuno" lo provoco.

"dai sentiamo"

"soffro il solletico. Da morire e ovunque" gli confesso.

"lo sai che questo non me lo dovevi dire?" si gira verso di me sfoggiando un sorriso meraviglioso e così mi ritrovo a dover correre sulla spiaggia inseguita da lui per non farmi fare il solletico. Lui è più atletico di me e in poco mi ha raggiunta e mi tiene tra le sue braccia per fermarmi e farmi il solletico. Io mi dimeno e senza accorgercene caschiamo a terra sulla sabbia.

Mi cinge la vita con il suo possente braccio e io mi appiccico a lui. Siamo così stretti che riesco a sentire la sua erezione che preme su di me e siamo così vicini che non posso non baciarlo e mentre penso se sia giusto o meno lui mi sta già baciando.