𝑰𝒍 𝒇𝒖𝒏𝒆𝒓𝒂𝒍𝒆

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~Capitolo 27~

La mattina seguente, dopo esserci svegliati, ci riuniamo tutti e cinque a tavola per la colazione. La mamma si era alzata poco prima di noi per preparare dei fantastici pancake con nutella, il tutto per renderci un po' più felici anche se in realtà la giornata non prevedeva un minimo di felicità. Siamo tutti mentalmente occupati, pensavamo al funerale e a quello che potrebbe essere successo dopo.

Mamma: "Ecco servitevi" dice con tono cupo.

Tommaso, Annica ed Elly: "Grazie" diciamo noi con un'unica parola.

Mamma: "Non credevo sarebbe mai successo per quella roba"

Elly: "Che intendi mamma?"

Mamma: "Intendo che la morte è naturale e speravo che tu papà non morisse per colpa della droga, specialmente a quell'età"

Tommaso: "Scusate se ve lo chiedo ma vorrei sapere quanti anni aveva Ryan..."

Elly: "Aveva quasi 49 anni, li doveva compiere tra qualche settimana"

Annica: "Era giovane, è un peccato che si sia rovinato la vita così. Pure mio padre ha avuto dei problemi con la droga, fumava solo erba per fortuna. Poi mia mamma un giorno si stancò e gli chiese di scegliere, o la famiglia o la rovina. Lui scelse la famiglia e nel giro di quattro giorni smise"

Mamma: "Sono felice per tua mamma, Annica. Nonostante abbia avuto questi problemi, l'ha fatto rimanere a casa. Caso inverso io, non tollero minimamente quello schifo infatti l'ho sbattuto fuori di casa e ho chiesto il divorzio. Ora me ne pento un po', anche perché lo amavo veramente e sapere che ora è morto...beh mi distrugge il cuore"

Annica: "Immagino, all'inizio non volevo aver niente a che fare con mio padre ma poi quando smise ho voluto credere nuovamente in lui ed ho fatto la scelta migliore della mia vita"

Mamma: "Posso solo immaginare" dice con un sorriso finto sulle labbra.

Tommaso: "Io invece ho avuto solo dei piccoli brutti ricordi con mia mamma. Premetto che non è un'alcolizzata ma quando è in festa si diverte più di un'adolescente. Mi è capitato più di una volta di essere io stesso a chiamare qualcuno per farla portare a casa, non era in grado di guidare ma nemmeno di stare cosciente in piedi"

Elly: "Ognuno ha avuto le sue insomma, chi più chi meno"

Mamma: "Tutti sembriamo dei santi agli occhi degli altri ma quando qualcuno riesce a conoscerci per bene, cambia anche l'opinione"

Tommaso: "Concordo pienamente"

-Al funerale-

Tutti erano vestiti di nero, me compresa. Tutti in lacrime con i cuori colmi di dolore. Al contrario io...ripensavo a tutta la mia vita con lui, me l'ha semplicemente traumatizzata e rovinata.

Siamo i primi ad entrare in chiesa e a sederci, Annica e Tommaso erano nel banco dietro mentre Lele era li, vicino a me. Mi sentivo consolata e protetta, cosa che Zain non ha mai avuto modo di dimostrarmi.

In tutta la cerimonia non versai nemmeno una lacrima, mi sembrava di essere crudele ma forse lo ero. Se lo meritava. Usciti dalla chiesa seguiamo in massa il carro funebre fino ad arrivare al cimitero, dove seppellirono in una tomba mio papà. In quei minuti pensai "Non lo rivedrò mai più" e in quell'istante una lacrima rigò il mio viso, mia madre si girò proprio in quel momento e mi mise la sua mano sulla mia spalla e a quel punto l'abbracciai. Mi giro verso di Lele e decido di ringraziarlo.

𝑺𝒖𝒅𝒅𝒆𝒏 𝑳𝒐𝒗𝒆Onde as histórias ganham vida. Descobre agora