𝑻𝒖𝒕𝒕𝒂 𝒄𝒐𝒍𝒑𝒂 𝒅𝒊 𝒒𝒖𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒑𝒂𝒏𝒄𝒉𝒊𝒏𝒂

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~Capitolo 1~

Come ogni sabato, come al solito, esco con i miei amici. Abbiamo ritrovo alle 20:30 in un bar non distante da casa mia. È un bar/pizzeria dotato di tavoli interni ed esterni, un ambiente pensato per l'inverno e l'estate. È un luogo ben arredato ma mhhhh non sono una consultatrice di arredamenti dunque la smetto.

È una sera come le solite, sono seduta sempre sulla "mia" panchina, sentivo che un giorno proprio in quel luogo sarebbe successo qualcosa di straordinario.

Entro ed esco continuamente dal bar e a metà serata decido di raggiungere mia sorella Lara che è seduta sulla "mia" panchina in dolce compagnia...il suo ragazzo Alex. Sono super felice per lei perché finalmente ha trovato il suo amato, lui è un ragazzo fantastico, ha un carattere bellissimo ed è super gentile. Assieme a loro due ci sono altri 2/3 ragazzi tra cui ne conosco uno solo, ma poco mi importa . Saluto tutti e loro ricambiano, chiacchiero con mia sorella e il suo lui per qualche minuto e poi mi siedo di fronte agli amici del ragazzo di Lara.
Dopo 5 minuti circa di chiacchiere, vedo una figura femminile avvicinarsi, oh si è Annica, la mia migliore amica. La saluto e le chiedo di sedersi, inizio a parlare assieme a lei ma ad un certo punto mi cadono gli occhi su uno dei ragazzi di fronte a me.

Pensai "Come cavolo ho fatto a non accorgermi che un amico di Alex è SUPER SEXY!!"
Annica in quel secondo si avvicina al mio orecchio e sussurra
"Asciugati la bavetta mia cara Elly".
Nel mentre lo guardavo, ascolto quello che si dicono tra amici e a fine del discorso arrossisco; per fortuna è buio e non si vede il rossore di un pomodoro.

Dopo circa una ventina di minuti decido assieme ad Annica di andare dal tabacchino a prendere le sigarette, così nel giro di 20 secondi salutiamo tutti e andiamo dal tabacchino. Chiedo ad Annica, essendo più grande di me, di prendermi un pacchetto di Winston Blu e le passo i 5€.

Vorrei molto essere autonoma, anche solo nel prendermi le sigarette ma mia madre lavora proprio lì e non sa che fumo; poi ho 16 anni, non mi danno le sigarette.

Anny esce dal tabacchino e mi passa le sigarette, ce ne accendiamo una a testa e lei mi dice
"Sei cotta Elly?" e io le ho rispondo "Senti Annica, non lo conosco...è solo carino. Poi sembra scorbutico è stronzo, bha non voglio che il mio cuore si spezzi di nuovo"
lei annuisce e a piedi torniamo al bar.
Passo altro tempo assieme ai miei amici e alle 00:00 in punto vibra il mio cellulare e compare la notifica "Mamma -Sto arrivando, ho appena chiuso il negozio. Avvisa Lara".
A quel punto chiamo mia sorella sperando di non disturbarla e le chiedo di raggiungermi. Saluto tutti i miei amici e me ne torno a casa.
È filato tutto liscio ma ho sempre in mente ciò che i ragazzi si sono detti, ma sopratutto il suo sguardo profondo.

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A.A.
Eilà, volevo parlarvi brevemente di questa storia. Vorrei portarvi minimo 1 capitolo al mese se possibile, in caso non ci riuscissi chiedo ora umilmente scusa. Ho mixato un bel po di idee e spero che uscirà un bel testo. Vorrei il finale di tutto vi stupisca, vorrei  impressionarviad ogni singolo evento...spero di riuscirci. Mi rimbocco le maniche e mi darò da fare. Non vi interrompo più, vi lascio alla lettura. Se avete voglia lasciatemi un commento su cosa ne pensate per essere il primo capitolo.

𝑺𝒖𝒅𝒅𝒆𝒏 𝑳𝒐𝒗𝒆Where stories live. Discover now