18- Katherine!?

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«Le corse clandestine sono frequentate da gente poco raccomandabile, giusto?» Mi domandò la bionda, mentre completava il suo make-up passandosi il rossetto sulle labbra carnose.

«Non sbagli.» Le risposi.

«Non provi paura nel frequentare quei posti, indossando vestiti così provocanti?» Mi chiese, girandosi un momento per guardarmi in volto.

Scossi le spalle e iniziai a parlare.

«Kayla, devi sapere che, in quei luoghi, sono molto conosciuta e, essendo il futuro capo del clan, se solo provassero a sfiorarmi contro il mio consenso, si ritroverebbero un foro sulla fronte o nel petto, prima di riuscire a vedere l'alba del giorno dopo.» Spiegai con un ghigno sulle labbra.

«D'accordo, potranno anche non porre le loro sudice mani sul tuo corpo, tuttavia saresti continuamente soggetta a sguardi maliziosi. Saresti bellissima anche con indosso una gonna più lunga e una maglia meno scollata.» Espose il suo pare.

«Ho un carattere parecchio egocentrico, Kayla, e, di conseguenza, mi piace essere al centro dell'attenzione. Come mai queste affermazioni, mio fratello ti sta influenzando? Solitamente è lui a farmi la predica.» Le domandai ironicamente, passando le mani tra i miei capelli scuri.

Kayla ridacchiò e sollevò le spalle.

«Non ascolto mai quello che dice, lo sai? Sono parecchio testarda.» Abbassai il tono della voce, fingendo di raccontarle un segreto.

«Ho notato.» Mi rispose alzando gli occhi al cielo, ridacchiando leggermente. Il discorso si chiuse in quell'istante ed entrambe continuammo a prepararci per la serata che ci aspettava.

****

«Sei pronta?» Le chiese a un certo punto, indossando le scarpe.

«Certo, andiamo.» Indossò il suo giubbotto e si diresse verso la porta.

Quella sera indossavo una mini gonna nera, abbinata a un top a maniche lunghe verde scuro con lo scollo a cuore e a degli stivali alti con il tacco.

Kayla, invece, portava un jeans nero a sigaretta, abbinato a una maglia dello stesso colore, che le copriva solamente metà pancia; aveva poi deciso di conferire un po' di colore all'outfit calzando delle decolté argento. Era molto bella nonostante non avesse indossato nulla di troppo appariscente.

Accesi l'auto, partii e, presto, ci ritrovammo nella grande strada periferica, gremita di gente. Ognuno svolgeva attività pressoché simili: chi ballava in modo scoordinato e indecente, chi fumava dell'erba, chi beveva l'alcool che era stato messo a disposizione, chi sniffava un po' di cocaina, chi la vendeva, i partecipanti alla gara e, infine, coloro che si occupavano delle scommesse. Il chiasso era tremendo e sorrisi, sentendomi completamente a mio agio in quell'ambiente. Anche Kayla sembrava non avvertire problemi nel trovarsi in quel posto e fui abbastanza soddisfatta di quello.

Controllai l'orologio e mi accorsi che presto sarebbe iniziata la corsa clandestina: non stavo più nella pelle. Attendevo con ansia che, il mio principale avversario, arrivasse e che si disponesse sulla linea di partenza evidenziata in rosso.

Non appena entrai nel raggio visivo di Luke, si diresse verso di noi. Mi sorrise e lasciò nelle mie mani le chiavi della macchina, già sistemata con le altre.

«Buona fortuna, Niña.» Mi disse nella sua lingua madre, posandomi un bacio sulla fronte che mi fece sollevare gli occhi al cielo. In realtà, però, apprezzavo molto i suoi gesti d'affetto.

«¡Luke, mantén a Kayla a salvo de los chicos malos que pueblan este lugar!» Risi, seguita dal riccio, mentre la ragazza in questione mi guardava senza capire.

Con te non ho pauraTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang