Un nuovo punto di svolta

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Quel sabato sera di metà maggio la vista sugli Champes -Elisee era delle più spettacolari, segnata da un cielo aureo dove nubi nere ariose creavano un netto stacco sulla linea dell'orizzonte con le loro figure apotropaiche. Il locale dal quale si poteva ammirare un simile spettacolo si presentava con un banco lunghissimo al pianterreno che serviva l'aperitivo, dal quale si accedeva attraverso una veranda adornata da tende chiare, cuscini e divani attorno a tavolini circolari. Il tetto offriva uno stupendo spazio con un piccolo palco, dove poter ballare al lume di candela e al profumo di fiori di pesco che adornavano in maestose ghirlande il balcone.

Penny si passò una mano tra le ciocche violacee per sistemarle: ormai andavano perdendo la loro luminosità energica, e nonostante fosse stato il suo stile per anni aveva deciso di cambiare all'improvviso, di tagliare i capelli ancora più corti e lasciare che scolorissero da soli, senza fretta.
Nathalie la guardava sorseggiare il Mohito di un verde intenso, decorato con foglie di menta e una fetta di lime: aveva degli orecchini grandi e peculiari, dorati, che pendevano dal lobo spiccando grazie al taglio tanto corto, risaltandole la figura.

-"Curioso che non abbiamo ancora parlato di musica..." Aggiunse distrattamente l'agente posando il bicchiere per regalare tutta l'attenzione alla corvina seduta a fianco.
-"Sono perdutamente innamorata dello stesso gruppo da sedici anni ormai..." La segretaria rispose alla sua interlocutrice alzando il polso sinistro e inclinandolo di lato per mostrare il tatuaggio col battito cardiaco e la scritta in corsivo tracciata su di esso.

Penny sorrise mostrando anche lei, del braccio destro, una bocca carnosa di un rosso vivo che faceva la linguaccia, colorata invece con la texture della bandiera inglese.
-"Come dice sempre Jagged Stone...
Rock n'roll tutta la vita. "
Nathalie avvicinò il bicchiere di tè freddo al Blue Coral alle labbra, perdendosi nella dolcezza di quello per un istante e nell'orizzonte ormai quasi buio.
Si accesero delle lampadine che pendevano dalla pergola fiorita della veranda: le due donne continuavano a parlare da un'ora ormai, appagate da quell'istante di quiete dopo mesi di corse interminabili, mentre la Parigi delle mille frenesie girava attorno a loro come una tanto colorata quanto spenta giostra.
Nathalie indossava un vestito a tubo turchese, corto ben 6 dita sopra il ginocchio, tacchi neri a punta tonda, una borsetta alla mano nera e, a coronare il completo, una collanina in oro bianco con un brillante turchese, degli orecchini con due paia di piume turchesi e il braccialetto di Gabriel.
Aveva i lunghi capelli lisci sciolti, le punte a toccarle metà schiena, solo le ciocche sul davanti erano state raccolte in una mezza coda; le sue labbra erano di un rosso carmine irresistibile e i suoi occhi delineati con un ombretto nero che sfumava l'aletta dell'eye liner.
Penny invece indossava un dolcevita nero senza maniche, guanti a rete neri lunghi fino a metà braccio e una gonna a tubo di cuoio in tinta, il tutto rifinito da stivaletti di camoscio alla caviglia dal tacco spesso.
Aveva tinto le labbra con un rosso scuro e una matita nera che le delineava gli occhi color miele.

Penny si era rivelata essere una donna sorprendentemente comprensiva e generosa, aveva capito con un solo sguardo tante cose che Nathalie ogni giorno cercava di nascondere al mondo, sentendo come proprie parte di quelle esperienze. La vedeva stringere le mani in grembo e guardare altrove per cercare di vedere oltre la superficialità della città dell'amore che era riuscita ad annoiarla in maniera così opprimente, la vedeva evadere durante quelle poche ore del fine settimana dove potevano incontrarsi avendo capito che il cuore della segretaria rimaneva recluso in quella grande mansione fredda è distante dal mondo, la vedeva come un essere di pura luce e con un cuore d'oro immenso che solo doveva ritrovare il proprio splendore e che aveva ancora tanto da dare.
Non era stato di troppo instaurare quel rapporto certo dove una stretta di mano, un sorriso, uno sguardo possono cambiare l'intera evoluzione di una giornata.
E Nathalie, a modo suo, aveva trovato la fiducia di raccontare, a modo suo, ogni cosa.

〖Shallow𝄞〗 𝑮𝒂𝒃𝒆𝒏𝒂𝒕𝒉 Where stories live. Discover now