Capitolo 20- La Lettera Di Mirana

145 6 0
                                    

Io, evitando ovviamente il contatto visivo con Thorin, vado nella mia stanza percorrendo un'altra volta quella "scale sante".

(Sia benedetto Gran Burrone per le sue salite...)

Arrivata alla porta noto un biglietto attaccato ad essa, con una calligrafia femminile, nel quale c'è scritto la seguente frase:

"Mia cara sorellina, se stai leggendo questa lettera significa che il grande giorno è arrivato; io non so che giorno stavi aspettando, ma so che per la tua bontà e per la tua libertà, dimostrate verso l'impero, ti spetta un dono talmente grande che ti renderà molto felice per tutta la vita. E spero, con tutto il cuore, che tu lo sia.
Ti voglio bene Giulia.
Tua sorella Mirana"

Rimango un attimo basita, quasi piangendo dalla commozione.
O mammina...
Mia sorella mi ha scritto una lettera, per questo giorno speciale? È impossibile che il suo fantasma sia giunto qui e che sia arrivato per attaccare questa lettera sulla porta: di sicuro lo ha dato a qualcuno in modo tale che lo avessi io, ma chi lo ha messo sulla porta è un mistero...

Mmh, però ho una strana sensazione di qualcuno alle mie spalle che mi sta fissando e perciò decido di girarmi.

Gandalf.

<Tua sorella sapeva benissimo che l'oro ad Erebor poteva attirare qualsiasi nemico, Smaug compreso, e mi ha dato questo biglietto dicendomi di darlo a te quando sarebbe arrivato un giorno speciale come questo per il tuo matrimonio. Ce l'ho messo io alla porta> mi spiega tranquillamente.

<Lei aveva sempre avuto il presentimento che succedesse qualcosa ad Erebor, me ne sono resa conto crescendo, ma non l'ha mai scritto nei suoi diari...> faccio una pausa, riguardano il biglietto e mi scappa un sorriso di compassione <Comunque sono contenta che mi ha scritto questo, avrà visto qualcosa nel mio futuro allora>

<Sì> mi dice lo stregone, prendendomi le spalle col suo braccio ed io lo abbraccio, sempre sul punto di piangere per il gesto che ha fatto mia sorella <Mia cara Giulia...> mi dice ed io lo guardo negli occhi<... adesso devi iniziare a prepararti per il tuo matrimonio>

<Gandalf... Manca dieci alle undici, c'è un casino di tempo, stai tranquillo> gli rispondo, prendendo il biglietto, poi apro la porta ed entriamo.

Io però non voglio chiudere l'argomento e decido di allungarlo ancora di più, lacune volte mi chiedo se sto zitta oppure no...

<Gandalf?>

<Mmh?>

<Quando te lo ha dato?> gli chiedo, mentre lui cerca di ricordarselo.

<Quando tu avevi tre anni appena>

<E poi? Che ti disse Mirana?>

<Mi disse che, nel caso le fosse successo qualcosa, sarei rimasto io a vegliare su di te e a proteggerti con la mia stessa vita... Mi sono reso conto troppo tardi che si riferiva ad Erebor> mi dice affranto.

<Gandalf, ne tu ne lei potevate sapere che Smaug avrebbe distrutto Dale e occupato Erebor... Non te ne dare la colpa quando non ce l'hai, okay?> gli chiedo e lui annuisce <Senti padrino!> dico cambiando argomento <Ti ricordi quando andammo, io te e Mirana, a caccia dell' Hodack testa di rana?>

<Si, quando eravate ad Erebor, se non mi sbaglio?> mi chiese ed io gli annuisco <Ora ricordo bene, successivamente si è fatta tutti e tre una bella passeggiata. Bei tempi!>

<Eh sì, amico mio, bei tempi> gli rispondo.

<Ti ricordi, quando siamo andati a vedere dei cuccioli di pantera grifone appena nati che giocavano all'alba? Ma tu eri piccolina, come potresti ricordarti questi momenti...>

<No, no, anzi me lo ricordo bene perché Mirana non aveva punta voglia di svegliarsi... Era bella, ma era anche una dormigliona!> me la rido, ripensando a questo ricordo, uno dei tanti che ho con mia sorella.

<Eheheh già, ma neanche tu sei attiva la mattina...> mi dice, ridacchiando.

<Ei!!!> gli dico, dandogli un pugnetto sul braccio sinistro <Comunque, mi fa piacere che ti ricordo mia sorella>

<Sì, è vero, mi ricordi molto Mirana>

<...E mi manca terribilmente. Tanto che vorrei averla qui con me, compresi i miei genitori che non me ne ricordo nemmeno l'aspetto esterno...> gli dico, con rammarico.

<Lo so, anche a me manca. È stata una buona imperatrice per poco tempo, ma ha fatto braccia nel cuore di chiunque; ed è proprio per questo che le assomigli tanto nell'animo> fa una pausa, poi rinizia a parlare <I tuoi genitori e... Mirana sarebbero molto fieri della donna che sei diventata>

<Grazie Gandalf. Ti voglio bene,... Papà> gli dico, dopodiché lui mi guarda con occhi lucidi e con un sorriso pieni di commozione, successivamente mi abbraccia di nuovo.

Grazie a Mirana ci vogliamo bene, io e Gandalf.

Grazie a lei riesco ad aiutare sempre il prossimo.

Grazie a lei sono Imperatrice della Terra di Mezzo.

Grazie a lei sono fiera di essere la donna che sono oggi.

Mi stacco da Gandalf e inizio a preparare tutto il necessario che mi servirà per il matrimonio; sono molto emozionata, non ho altre parole per descrivere questo momento indimenticabile.

Heart of the CourageDove le storie prendono vita. Scoprilo ora