Capitolo 13- La Grotta E Radagast

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Tutti si entra nella grinta e giuro che la prima cosa che noto è una puzza incredibile, che nemmeno le fogne hanno un odoraccio simile.

<Cos'è questo fetore?!> chiede Nori disgustato.

<Un bottino troll> dice Gandalf, mentre scendiamo <Attenti a cosa toccate...> avverte poi i nani.

Thorin, Dwalin ed io stiamo seguendo lo stregone e i altri sono dietro di noi guardando l'oro.

Mi volto un attimo e li guardo.

<Sembra un peccato lasciarlo andare a male...> dice Boffuro, spostando col piede le monete d'oro per vedere quante ce ne sono.

<Sono d'accordo. Nori?> fa Gloin, ho chiamando Nori <Trova una pala> gli dice poi.

Sò cosa hanno in mente di fare per questo mi spunta un mezzo sorriso sulla faccia, poi torno con lo sguardo da Ganfalf e da Thorin, i quali stanno guardando delle spade. Quest'ultimo ne prende due, dopo aver poggiato la torcia in un piedi stallo, capendo di che spade si trattino.

<Spade non forgiate da un nano qualunque...> dice poi.

<Ne un fabbro fra gli uomini, mmh?> chiede Gandalf <Sono state forgiate a Gondolin, dagli alti elfi della prima era... Non si può desiderare l'ama più bella> dice a Thorin, dopo aver visto la lama della sua spada.

Dwalin nel frattempo guarda sia i ragazzi che noi, per controllarli a tutti in pratica lui è tipo la nostra fedele guardia del corpo.

Io mi avvicinò a Thorin e guardo la spada che ha scelto di prendere.

<È bellissima> dico, toccando la superficie della spada con le dita <Anche la spada che ho io, che era di Mirana e che prima era di mia madre, è elfica>

<Mi sembrava infatti che fosse stata fatta dagli elfi... Comunque, parliamo della tua draghessa con glia altri, okay?> alla sua domanda io accenno di sì con la testa.

<Stiamo facendo un periodo a lungo termine...> risponde Gloin a Dwalin, il quale alza gli occhi al cielo sorridendo.

<Andiamocene da questo lurido posto> dice Thorin, con me dietro di lui.

Vedo Gandalf che si è fermato un attimo, mentre guarda per terra, ed io preoccupata gli vado incontro.

<Gandalf, va tutto bene?> gli chiedo.

<Sì, mia cara, stai tranquilla stavo solo guardando questa spada per terra> mi risponde lui <E so per chi potrebbe essere perfetta... Ora andiamo anche noi: ho resistito solo un po' a questo tanfo, ma non ci starò un minuto di più> alla sua affermazione mi scappa una piccola risatina, che riecheggia in tutta la grotta e noto che Gandalf ha preso la piccola spada per il nostro Bilbo <Bilbo? Tieni, è più o meno della tua misura> gli fa allo hobbit, dandogli la spada.

<Non posso accettarla...> dice il piccolo amico.

<Questa lama sono stati gli elfi a farla... Diventa blu quando Orchi o goblin sono nelle vicinanze> gli dice lo stregone.

<Ma... Io non ho mai usato una spada in vita mia...> gli risponde Bilbo.

<E spero che tu non possa mai usarla...> gli risponde Gandalf.

<Bilbo, nel caso ricorda questo: il vero coraggio non è quando prendere una vita, ma quando risparmiarla...> gli dico io,togliendo di bocca la frase che voleva dirgli Gandalf.

<Gandalf, io...> tenta di dire Bilbo, ma viene interrotto da un rumore che ci allarma tutti attraverso gli alberi.

<Rimanete uniti! Tutti pronti!> ci dice Gandalf.

Tutti ci prepariamo ad accogliere il nostro ospite, ma dai cespugli esce un umino basso con dei consiglia a trainargli la slitta.

<Ladri! Fuoco! Assassinio!> si ferma in mezzo a noi.

<Radagast...> lo chiama Gandalf <È Radagast il bruno>

<Ti stavo cercando Gandalf, c'è qualcosa di sbagliato, qualcosa di terribilmente spagliato...> si interrompe e si rivolge a me <Vostra maestà, che piacere rivederla! Che ci fate qui?> mi chiede Radagast.

<È un piacere anche per me rivederti Radagast. Gandalf mi ha coinvolta in questo viaggio e non ho potuto rifiutare... Che ti è successo? Sembri spavantato> gli chiedo poi.

<... Aah, vostra maestà, avevo un pensiero qui, proprio qui sulla punta della lingua> si ferma guardando prima me poi Gandalf <No, non è un pensiero è...> e quest'ultimo tira fuori l'insetto stecco dalla lingua del nostro amico <un insetto stecco> dice per ultimo, poi bella mano si fa mettere il suo animale da Gandalf.

Io guardo Gandalf e, al mio stesso pensiero, prendo i ragazzi e li porto da una parte con me senza allontanarci troppo.

Gandalf' Pov

Giulia ha preso gli altri e se li è portati tutti da una parte, mentre io sono a parlare con Radagast che è piuttosto irrequieto.
Nel frattempo che aspetto che il mio amico parli, accendo la pipa e inizio a fumare.

<Il bosco Fronzuto è malato Gandalf, non cresce più niente e la stessa aria è divenuta soffocante, ma il peggio sono le ragnatele...>

<Ragnatele? Che intendi dire?> gli chiedo.

<Ragni Gandalf, ragni giganti... Ho seguito le loro tracce e provenivano da Dol Guldur>

<Cosa? Dol Guldur? Ma la vecchia fortezza è abbandonata...>

<No Gandalf, non lo è... È un tale potere che non ho mai avvertito prima, un ombra di potere di pure malignità che è in grado di evocare gli spiriti dei morti. L'ho visto Gandalf! Dall'oscurità è giunto un negromante> mi dice lui, spiegandomi molto velocemente, poi si perde in sé stesso e decido di andargli davanti e soffiargli addosso il fumo della pipa per svegliarlo <Scusa...>

<Priva il vecchio Tobia, ti aiuta a calmare i nervi. Inspira ed espira> si riprende fumando solo un "sorsetto" <Dunque, un negromante. Ne sei sicuro?> gli chiedo.

Radagast mi porge una specie di spada o pugnale tra le mani, ma quando la apro sono sconcertato.

<Non proviene dal mondo... Dai viventi> ammette lui.

Giulia's Pov

Sentiamo dei versi intorno a noi, non capendo da dove provengano ed alziamo le spade e i martelli per prepararci ad un eventuale attacco.
Più che un verso era un ululato.

<Ci sono lupi?> chiede Bilbo.

<Lupi?> chiede Boffur.

<No, non erano lupi...> dico io.

Sopra di noi vediamo due mannari: uno ci viene addosso e Thorin gli dà il colpo di grazia, l'altro invece lo uccide Kili.

<Un mannaro ricognitore. Un branco di Orchi non è poco distante da qui> dice Thorin.

<Orchi hai detto?!> gli chiede Bilbo.

<A chi hai parlato della tua impresa oltre che alla tua famiglia?>chiede Gandalf a Thorin.

<A nessuno> risponde il re.

<A chi l'hai detto?!> gli richiede lo stregone.

<A nessuno lo giuro. In nome di Durin che succede?!>

<Ti stanno dando la caccia> gli dico io.

<Dobbiamo andarcene da qui> dice Dwalin.

<Non possiamo, non abbiamo i pony, sono scappati!> dice Ori.

<Li depisto io> dice Radagast che era rimasto tutto il tempo senza dire una parola.

<Questi sono mannari di Gundabad> gli dice Gandalf.

<E questi sono conigli di Roscobel. Vorrei che quelli ci provassero> gli risponde l'amico stregone.

Heart of the CourageWhere stories live. Discover now