Capitolo 4- Pensieri A Brea

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Sono cinque giorni che io e Gandalf siamo in viaggio: sembra non finire mai, sembra proprio che la meta non si faccia vedere.

Proprio, mentre ragiono su questo, vedo Brea.

<Ooh, finalmente siamo arrivati al villaggio di Brea Gandalf!> esclamò dalla contentezza, attirando così la sua attenzione.

<Sei contenta di essere qui allora?>

<Sì mio caro Gandalf, perché è la prima fermata> lo stregone ridacchia al posto di rispondermi.

<Dopo aver mangiato ripartiamo> mi dice poi lui.

<Okay> gli rispondo.

Decidiamo di pranzare alla locanda del Puledro Impennato.
Non so perché, ma questo nome ha qualcosa di ambiguo.

Appena arrivati dentro ci mettiamo a sedere ad un tavolo accanto ad una finestra, ordinando solo pane con formaggio e acqua.
Mentre mangio guardo la finestra riflettendo su quello che noi dovevamo affrontare appena giunti ad Erebor, pregando che non avremo risvegliato Smaug.

Ecco, devi sapere una cosa su di lui, ovvero è nato da me e mi chiederai "Cosa?" "Come è possibile?".

E bene è stato possibile, perché, quando avevo un anno trovai un uovo color rosso rame che scambiati per una pietra, io ho toccato questo affare e si è schiuso facendo nascere Smaug.
Gandalf mi ha detto che non è colpa mia se Dale è stata distrutta, se Mirana è morta e se Smaug ha preso Erebor, ma in realtà la colpa me la do: se non avessi trovato quell'uovo tutto questo non sarebbe successo.

Gandalf mi guarda e mi chiede...

<Giulia, pensi sempre a quella cosa?>

<Sì> gli rispondo malinconica.

<Non è mai stata colpa tua> mi dice lui.

<È invece sì>

<Ne sei proprio sicura? E se tu invece ragionassi sul fatto che qualcuno, probabilmente il vero responsabile della situazione, vuole farti credere che sia colpa tua?> mi chiede lui, cercando di farmi ragionare, mentre rimango con il bicchiere nella mano destra, restando zitta ad ascoltarlo.

Mi sento sempre in colpa, però il mio amico stregone potrebbe aver ragione sul fatto che qualcuno mi abbia fatto credere che tutto questo casino sia colpa mia.
La considero una seconda opzione, poi non ho alternative.

<Forse hai ragione tu Gandalf. Spero che, durante questo viaggio, possa scoprire chi è questa persona, ma non ho tante alternative> gli rispondo.

<Mia cara amica sai quel'è la parte più bella del viaggio?> mi chiede ed io gli rispondo no con la testa <È sempre pieno di sorprese> mi risponde sorridendo.

Dopo aver finito di mangiare e di riposare Gandalf ed io usciamo dalla locanda per poi montare a cavallo.

Proprio qui mi sale questo dubbio e chiedo allo stregone

<Gandalf? Seriamente, non ci vuoi ripensare di trovare uno scassinatore con esperienza, anziché un hobbit privo di protezione per sé stesso?>

<Beh, mia cara Giulia, so solo che sarà un bene per lui e molto divertente per noi> mi risponde.

<Okay, se lo dici tu...>

<Fidati di me Giulia> mi rassicura, mentre ci lasciamo il villaggio di Brea alle spalle, dirigendoci verso la Contea.

Heart of the CourageWhere stories live. Discover now