Heart of the Courage

Capitolo 6- La Compagnia Al Completo

Siamo di nuovo a Brea e Gandalf mi ha lasciata fuori la locanda del Puledro Impennato per chiamare i nani.

In questo tempo in cui sono da sola penso in cosa si trasformerà questa avventura, di sicuro spero che vado tutto bene...
E poi come la prenderanno i nani quando sapranno che una donna, sto parlando di me ovviamente, sia un membro della compagnia? Boh, non lo so, si vedrà.

Il mio amico stregone esce dalla locanda con otto nani.

<Mia cara Giulia, permettimi di presentarti Oin, Gloin, Biffur, Boffor, Bombur, Dori, Nori e Ori> me li presenta.

<Salva a tutti> li saluto.

<Salve!> fanno in coro loro.

<Amici miei, permettetemi di presentarvi Giulia Wayne: imperatrice della Terra di Mezzo> mi presenta a loro e questi si inchinano davanti a me.

<Per carità, non c'è bisogno di inginocchiarsi davanti a me, specialmente se alcuni di voi avete passato dei momenti orribili ad Erebor> li vado incontro e li faccio alzare.

<Come fate a sapere di Erebor vostra maestà? > mi chiede Boffur.

<So tutto di Erebor> gli dico io, poi Gandalf commenta.

<Ci abitava esattamente fino a sessant'anni fa>

<Perdonate la mia domanda vostra maestà, ma voi siete la piccola sorellina della bellissima e giovane imperatrice Mirana, la quale era fidanzata con Thorin?> mi chiede Gloin.

<Sì, sono io. E vi prego, non mi chiamate "vostra maestà" o qualcosa del genere, chiamatemi semplicemente Giulia e datemi del tu> li rassicuro.

<Okay!> mi fanno in coro.

<Gandalf...> lo chiamo <...quanti ne mancano all'appello, compreso Thorin?> gli chiedo.

<Compreso Thorin, cinque mancano all'appello e in più il nostro amico Bilbo> mi conferma.

Partiamo da Brea e dopo un'oretta circa di viaggio arriviamo a casa di Bilbo. I nani fanno una specie di ammucchiata sulla porta e, quando lo hobbit la apre, i nostri compagni cadono a terra uno sopra l'altro, schacciandosi a vicenda.

E qui riconosco due personaggi che non vedevo da sessant'un anni...

<Balin! Dwalin!> li chiamo e loro sembrano accorgersi di me.

<Per la mia barba, guarda chi c'è fratello!> esclama Dwalin abbracciandomi.

<Balin!> abbraccio poi il nano anziano.

<Mamma mia, come ti sei fatta grande Giulietta mia! Come stai?> mi dice abbracciandomi anche lui, poi mi stacco per guardarli.

<Sto bene, grazie ragazzi e voi?>

<Sì dai, stiamo bene> mi risponde Balin con sorriso.

<E Thorin? L'avete visto?> chiedo loro.

<È solo in ritardo, è andato a nord a trovare i nostri parenti arriverà tranquilla> mi fa Dwalin.

Il padrone di casa sembra essere su tutte le furie, in effetti lo sarei stata anche io e, dopo aver riso, scherzato, mangiato, bevuto e cantato, i nani hanno pulito tutto il tavolo.

Io non so che fare...
Rido? Scherzo? Boh?...

<Hai visto Bilbo?> gli chiede Gandalf ridacchiando insieme agli altri e le risate cessano quando sentiamo tre colpi alla porta <Lui è qui> esclama Gandalf alla fine.

Quest'ultimo va ad aprire la porta e il mio cuore perde un battito per un secondo.

<Gandalf. Avevi detto che questo posto era facile da trovare, ho smarrito la via due volte. Non lo avrei trovato affatto se non fosse stato per il segno sulla porta> ammette Thorin, togliendosi il mantello.

<Segno? Non c'è alcun segno sulla porta è stata ridipinta una settimana fa> dice Bilbo guardando il nano poi guarda lo stregone.

<C'è un segno l'ho fatto io personalmente. Biblo Baggins permettimi di presentarti il capo della nostra compagnia Thorin Scudo di Quercia> glielo presenta Gandalf.

<E così questo è lo hobbit> dice Thorin, il quale viene interrotto da Gandalf, mentre quest'ultimo mi cerca con lo sguardo.

<Ah Thorin, c'è una cosa che devi sapere e credo che ti farà piacere. Vieni pure mia cara> mi incoraggia lui, dopo aver pronunciato quest'ultima frase.

I nani mi fanno spazio, lasciandomi passare.

In questo momento i miei occhi si incontrano con quelli del re, iniziando a farsi lucidi dalla felicità.
Avanziamo lentamente, l'uno verso l'altra.

<Giulia...> esclama Thorin, venendomi incontro.

<Thorin...> esclamo, mentre una lacrima mi solca il viso.

<Giulia... Come sei cresciuta!> anche lui su lascia andare alle emozioni e mi abbraccia, senza piangere a differenza mia <Sei qui!>

<Dovevo e volevo venire Thorin, per te> ammetto, staccandomi di poco da questo abbraccio per guardarlo meglio negli occhi.

<Balin, te la ricordi?> gli chiede all'anziano, indicandomi con lo sguardo, senza staccare il braccio destro da dietro la mia schiena.

<E certo che me la ricordo! Quando sua sorella non c'era tu la prendevi per mano, o in braccio, e la portavi per i corridoi e per le sale di Erebor. Mi ricordo che ti piaceva molto vivere con noi> dice lui.

<Hai ragione Balin> gli dico, per poi posare lo sguardo di nuovo su Thorin.

<Thorin, mi sei mancato un casino! Grazie per le lettere che mi hai inviato, scusa se non ti ho risposto è che...> mi interrompe prima che potessi concludere il mio discorso.

<Giulia, tranquilla. Tu hai molto più da fare rispetto a me, ed è per questo che sono molto fiero di te> mi dice con sincerità abbracciandomi <Hai fatto conoscenza con tutti?> mi chiede, per poi staccarsi dall'abbraccio.

<Con tutti no Thorin, me ne mancano due all'appello...>

<Eccoci all'appello vostra maestà. Fili> si presenta il biondo.

<E Kili> si presenta anche il moro.

<Al vostro servizio> mi dicono in coro, inchinandosi.

<Ed io al vostro ragazzi. Felice di conoscervi. Chiamatemi pure Giulia> rispondo a loro con un inchino e con un sorriso.

<Giulia, loro sono i miei due nipoti, sono i figli di mia sorella Dis>

<Bene...> interviene Gandalf <ora che conoscete tutti la nostra impe...> si blocca perché lo interrompo.

<Gandalf...> e lo guardo storto, per ricordargli che avevo detto ai nostri amici su come chiamarmi.

<Ehm scusatemi,... Ora che avete conosciuto la nostra Giulia andiamo di là a finire di mangiare e a discutere sul nostro viaggio> e dopo queste parole ci avviamo tutti a tavola, ed io non so se dire a Thorin quella questione del drago, ma non glielo voglio dire adesso, semmai glielo dirò più tardi...