Capitolo 7- Il Piano

283 7 0
                                    

Mentre Thorin mangia Balin gli domanda...

<Novità dal raduno Ere Dlui? Sono venuti tutti?>

<Sì sono venuti tutti, inviati da tutti e sette i regni>

<Che cos' hanno detto quelli dei Colli Ferrosi? I Durin sono con noi?> gli chiede Dwalin.

<Loro non verranno. Dicono che questa impresa è nostra e solo nostra> gli risponde Thorin con rammarico.

<Par-tite per un'impresa?> chiede Bilbo.

<Ah Bilbo, mio caro amico, procuraci un po' di luce> gli chiede Gandalf <Lontano verso est, oltre montagne e fiumi, aldilà di terreni boschivi e di terre desolate, giace un un'unica vetta solitaria> dice mostrando la mappa di Erebor.

<La Montagna Solitaria...> sussurro io pensierosa e Thorin sembra accorgersene <Gli uccelli, compresi i corvi, stanno tornando là> ammetto io.

<È stato detto che, quando gli uccelli del passato torneranno a Erebor, il regno della bestia avrà fine> risponde Oin alla mia affermazione.

<Quale bestia?> chiede Bilbo.

<Oh farebbe riferimento a Smaug il terribile, la peggior calamità della nostra era. Denti come rasoi, artigli da macellaio, appassionato di metalli preziosi...> gli risponde Boffur.

<Sì, so cos'è un drago> ammette lo hobbit.

<Sarebbe già un compito arduo con un esercito alle spalle, ma siamo solamente tredici, sempre se Giulia non abbia cambiato idea...> dice Balin, rivolgendosi a me.

<Balin, io sono venuta perché anche io ho perso una persona cara ad Erebor, e voi tutti credo che lo sappiate... Sono una combattente, come tutti voi, altrimenti non sarei seduta qui a questo tavolo con voi> gli rispondo.

<Giulia ha più che ragione> aggiunge Kili.

<E poi tu sei la strega bianca più potente della Terra di Mezzo e in più sei anche la nostra imperatrice> mi dice Fili.

<Hai ragione Fili, però ricordatevi solamente che la magia non va usata per ogni occasione, io la uso soltanto quando c'è da combattere o quando c'è un'emergenza> ammetto e Gandalf mi sorride, evidentemente è orgoglioso di avermi insegnato tutto per il verso giusto.

<Comunque...> interviene Thorin <...se noi abbiamo interpretato quei segnali non pensate che altri l'abbiano d'atto? Le voci hanno cominciato a diffondersi. Il drago Smaug non si vede da sessant'anni. Occhi guardano a est, sulla montagna valutando, ponderando, soppesando i rischi. Forse la grande ricchezza del nostro popolo è senza protezione. Ce ne stiamo comidi, mentre altri prendono c'ho che è nostro di diritto? O afferriamo l'occasione per riprenderci Erebor?!> chiede a tutti, i quali esultano un secondo dopo al suo incoraggiamento.

<Dimenticate che la porta principale è sigillata, non si può entrare nella montagna> da Balin.

<Questo mio caro Balin non è del tutto vero> dice lo stregone, tirando fuori la chiave di Erebor.

<Come mai è nelle tue mani?> gli chiede Thorin.

<Mi è stata data da tuo padre, da Thrain, per sicurezza. È tua adesso> gli dice Gandalf dandogli la chiave.

<Quindi se c'è un passaggio, deve esserci una porta...> dico rivolgendomi a Gandalf.

<Queste rune indicano un passaggio alle sale inferiori> mi fa lui.

<C'è un'altra via d'entrata> dice Kili.

<Beh se riusciamo a trovarla, le porte di nani sono invisibili se sono chiuse. La risposta giace da qualche parte in questa mappa e ne io ne Gandalf abbiamo la capacità di trovarla, ma ci sono altri che nella Terra di Mezzo che ce l'hanno> intervengo.

<L'incarico che chiedo io è di segretezza e di non una piccola dose di coraggio, ma se siamo attenti e astuti credo che si possa fare> dice Gandalf guardando Bilbo.

<Ed ecco del perché uno scassinatore> gli dico io.

<Ed anche bravo, un esperto immagino> fa Bilbo.

<E tu lo sei?> gli chiede Gloin.

<Sono cosa?> chiede nuovamente lo hobbit.

<Gandalf, vieni un attimino fuori da questa stanza, puoi venire a parlare> lo porto via e, a quanto pare, sembra venire anche Thorin <Non per parlare male di Bilbo, ma non si sa difendere da solo, non ha esperienza di combattere>

<Glielo insegneremo noi e poi lui ha da offrire più di quanto voi vi immaginiate, incluso lui stesso. Dovete fidarvi di me su questo> mi dice lui, per poi rivolgersi a Thorin.

Tutti e tre ritorniamo al tavolo dagli altri.

<Molto bene, faremo a modo tuo, diamogli il contratto> fa Thorin a Balin e quest'ultimo si alza per dare il contratto a Bilbo, il quale si ritira dal tavolo per guardarsi meglio quel lungo pezzo di carta.

Thorin si avvicina a Gandalf.

<Non garantisco la sua sicurezza. Ne sarò responsabile del suo destino> gli chiede il nano allo stregone, il quale concorda.

Sposto gli occhi da loro due allo hobbit, che sembra paralizzato e sconcertato allo stesso tempo.

<Bilbo, stai bene?> gli chiedo preoccupata.

<Sì vost... Giulia, è solo che... Sto per svenire> mi risponde lui.

<Pensa ad una fornace con le ali> interviene Boffur.

<Aria, mi manca l'aria...> ammette Bilbo.

<Boffur...> lo chiamo io.

<Sta tranquilla lo rassicurerò in men che non si dica> mi dice, per poi rivolgersi nuovamente allo hobbit <Lampo di luce, dolore cocente, poi puff sei soltanto un mucchietto di cenere> conclude Boffur.

<Mmh... No> dice Biblo, dopodiché sviene.

<Oh, perfetto...> pronuncio io.

<Sei di grande aiuto Boffur> ammette Gandalf.

Alcuni dei miei amici nani lo prendono e lo portano sulla poltrona in salotto, davanti al camino.
Io sono rimasta con Thorin, Balin e Gandalf.

Credo che sia arrivato il momento di dirglielo...

<Thorin?...> lo chiamo.

<Dimmi Giulia> mi risponde, rivolgendomi lo sguardo subito dopo.

<Ti devo dire una cosa, è solo che...> mi ferma prima che io possa continuare a parlare.

<Aspetta, andiamo fuori almeno stiamo più tranquilli, specialmente te. Sembri agitata> mi ha letto nel pensiero.

<Okay> gli rispondo.

Mi prende per la mano e mi porta fuori.
Sempre dolce con me Thorin Scudo di Quercia.

Heart of the CourageDove le storie prendono vita. Scoprilo ora