Capitolo 17- Notte Magica

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Ci siamo tutti sistemati nel salone grande, dove c'è anche la spada di Isindur ultimo re di Minas Tirith, Thorin ha chiesto a Balin se rimaneva con noi per la riunione dalla quale dipendeva tutta la missione per ripre dersi Erebor. Con noi ci sono anche Bilbo, Gandalf e re Elrond.

<Le nostre faccende non sono affari degli elfi> inizia Thorin.

<Per tutti i fulmini, Thorin, mostrargli la mappa> gli consiglia Gandalf.

<È lascito del mio popolo, è mia da proteggere. Così come i suoi segreti>

<Salvatemi dalla cabarbietà dei nani! Il tuo org...> continua Gandalf a ribattere, ma lo fermo.

<Gandalf> lo richiamo, per poi rivolgermi a Thorin <Avremo la possibilità di avere un risposta alla nostra domanda, per la mappa. Mostrala ad Elrond, fidati. Fallo per me> gli dico, per poi convincerlo a dare la mappa al re elfo.

Bilbo mi guarda ed io gli sorrido, facendogli l'occhiolino, e lui ricambia.

<Erebor> pronuncia Elrond <Qual'è il vostro interesse per questa mappa?> chiede, Thorin sta per rispondergli, ma Gandalf interviene prima.

<È per lo più accademico, come sai questo genere di manufatto a volte contiene un testo nascosto> dice il mio padrino, guardando Thorin per poi guardare nuovamente Elrond <Leggi ancora il nanico antico, non è vero?> gli chiede

<Ahh, kirt itil> fa il re elfo.

<Rune lunari> dico io, con gli occhi di tutti puntati su di me <Ma certo...>

Bilbo, guarda Giulia e Gandalf allo stesso tempo e quest'ultimo gli dice <È facile non vederle>

<Beh in questo caso, tale messaggio può essere scoperto al chiaro di luna di una voglia di mezza estate, nella stessa forma e notte in cui sono state scritte> spiegò re Elrond.

<Riesci a leggerle?> chiede Thorin al re elfico.

Tutti e sei ci avviamo ad una rocca con un cristallo ed una cascata bellissima.

<Queste rune furono scritte in una vigilia di mezza estate al chiaro di una luna crescente, circa trecento anni fa> dice il re poggiando la mappa sul cristallo <Pare che tu fossi destinato a venire qui a Gran Burrone. Il dato è con te Thorin Scudo di Quercia, la stessa luna splende su di noi stanotte> dopo le sue parole la luna illumina il cristallo e fa comparire sulla mappa una frase

Sta accanto alla pietra grigia quando il tordo picchia, e il sole che scende col suo risolutivo raggio nel Dididurin splenderà sul buco della serratura.

Questo non fa che aumentare il fattore di stress e di muoverci in fretta, per arrivare alla montagna.

<Infausta notizia, l'estate sta passando, il Dididurin incombe su di noi...> fa Thorin.

<Abbiamo ancora tempo> interviene Balin.

<Per cosa?> chiede Bilbo.

<Per trovare l'entrata, dobbiamo essere nel momento e nel posto giusto e solo allora la porta può essere aperta> gli risponde il nano dalla barba bianca.

<Dunque è questo il vostro scopo, entrare nella montagna> interviene re Elrond.

<Che hai da ridire?> gli chiede Thorin, prendendo la mappa.

<Ci sono alcuni che non lo riterrebbero saggio>

<Che vorresti dire?>gli chiede Gandalf.

<Tu non sei il solo guardiani che sta a vegliare sulla Terra di Mezzo...> gli risponde Elrond, ritirandosi conlonstregone e Bilbo.

Io sono rimasta con Thorin e con Balin, il quale poi si dirige verso i ragazzi, mentre Thorin ha deciso di restare con me. Ha accettato di venire con me da Saphira, per vedere come sta.

<Saphira, hai mangiato bene?> le chiedo nella mente.

<Sì, come stai tu invece?> mi chiede.

<Sto bene, grazie amica mia>

<E lui chi sarebbe?>

<Saphira lui è Thorin, il re di Erebor> dico normalmente, così che mi sentisse anche Thorin, il quale mi guarda <Vieni Thorin, fidati> gli prendo la mano e la poggio sul muso di Saphira, la quale si struscia sulla stessa mano del nano e quest'ultimo sorride.

<Buffo, tutto questo tempo passato ad odiare i draghi, ma la tua Saphira mi ha insegnato che non tutti i draghi sono maligni> mi dice, continuando ad accarezzarlo.

<Ah, ora capisco perché ti sei innamorata di lui Giulia> mi dice Saphira ed io la guardo per dire "mamma mia Saphira..."

<Te lo avevo detto che lei è diversa completamente da Smaug...> gli dico io.

<Senti, vorresti fare due passi?> mi chiede lui ed io annuisco <Okay, visto che tu sei già stata qui, perché non mi mostri un po' di Gran Burrone?>

<Certamente> gli rispondo, poi mi rivolto verso Saphira e le dico <Saphira, hai sentito, no? Io vado, buona notte> le do una bacio sul muso per iniziare a camminare con Thorin.

<Buona notte Giulia> mi risponde lei, nella mente.

Thorin lo porto a visitare il perimetro di Gran Burrone, e non si stanca mai in mia compagnia. Lo scuro dal basso verso l'alto con lo sguardo, fissandogli in fine i suoi meravigliosi occhi azzurri, nei quali a volte trovo addirittura la pace eterna. Si accorge che lo sto guardando e infatti, nemmeno senza farlo apposta, mi guarda e mi chiede...

<Giulia, che hai?>

<Niente Thorin, ho solamente i pensieri, per tutti voi, ma per te in particolare...> gli rispondo, poi decido di buttarmi e gli dico queste fatidiche parole <Ti sei mai preoccupato per una persona che ti stava e che ti sta ancora a cuore?>

<Sì Giulia, in particolare te... Infatti c'è una cosa che anche io devo confessarti da quando siamo partiti dalla Contea...>

<Dimmi Thorin> gli rispondo, poi quest'ultimo si ferma ad un ponte, in mezzo agli alberi e mi bacia.
Così, è successo tutto così, con un semplicissimo bacio durato qualche secondo.

<In parole povere, mi ami Thorin Scudo di Quercia> gli dico e lui annuisce <Bene, perché ti devo confessare che anche io sono innamorata di te> gli dico, dandogli un altro bacio.

Un meraviglioso momento magico, che viene interrotto da Fili e Kili, I quali ci guardano stupiti.

<Wow!!!> ripetono in coro all'unisono.

<Ragazzi, voi non dovreste andare a dormire?> gli chiede lo zio, con un sorriso furbo in faccia.

<Ehm, sì... Andiamo Kili> dice Fili al fratello che lo trascina per un braccio, portandolo via, lasciando soli me e Thorin.

<So che è un po' presto per chiedertelo, ma vorresti passare la notte con me?>

<Sì Thorin, solo che si vada in camera mia> gli rispondo, facendogli l'occhiolino, poi lui mi ribacia e ci avviamo verso la mia stanza.

Sentiamo poi Gandalf discutere con re Elrond, il quale vorrebbe che questa impresa non si compia, ma io lo distraggo chiamandolo e Thorin mi viene dietro fino alla mia stanza per poi chiudere le porte a chiave.

E il resto, come si dice, è storia.

Heart of the CourageWhere stories live. Discover now