Parte 28 - Marinette

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Al mattino dopo i due si svegliarono abbracciati, a Marinette piaceva svegliarsi avvolta nel calore di Adrien. Così ne approfittò per stringersi di nuovo a lui e bearsi del suo torpore. Fu proprio da lui che più tardi fu risvegliata.
"Sveglia dormigliona. Dobbiamo andare a salutare Luka e Kagami prima della scuola."
La ragazza si stropicciò tra le sue braccia per poi guardarlo. "Ok... se te ne torni nella tua stanza mi alzo." Disse con un sorriso.
Adrien si grattò la nuca sollevandosi e poi allontanandosi ricambiò il sorriso, decisamente meglio allontanarsi prima di fare qualcosa che sapeva gli sarebbe piaciuto.
"Ci vediamo tra poco." Le disse andando alla finestra.
Lei gli sorrise, avevano ancora tante cose su cui lavorare e tanto di cui parlare con Ozoo e Guu. Ma per il momento dovevano pensare alle loro vite da persona civili.
Scese a colazione dove Eleanor e sua madre già erano sedute in tavola, andò a salutarle e aiutò ad apparecchiare. La sua compagna era ancora elettrizzata per il successo della prima e non vedeva si arrivasse a sabato per le altre serate. Marinette era molto contenta per lei, anche se questo contemplava che non l'avrebbe raggiunta subito a Parigi per lo scambio una volta che lei sarebbe ritornata.
In tutto ciò la corvina sperava veramente nel meglio per lei. "Cristian è stato molto caro nel pensare ai fiori. Secondo me gli piaci." Affermò.
Eleanor la guardò e arrossì. "Oh no... io spero proprio di no." Disse lei.
Marinette la guardò delusa, forse la sua amica inglese non voleva rovinare una bella amicizia non ricambiando.
"A Eleanor piace Katherine McCart, una ragazza dell'ultimo anno." Intervenne Steven entrando in quel momento in casa e salutando Ele.
Marinette restò sorpresa da quella rivelazione e cercò di non far percepire il suo imbarazzo salutando il papà di Steven che era andato ad abbracciare la signora Preston, insieme erano bellissimi.
"E credo che a Cristian piaccia Alice, solo lei è troppo timida per accettare anche solo un suo saluto." Terminò il rosso mentre Adrien prendeva posto accanto a lei.
"Sei un pettegolo Steve." Disse Eleonor ridendo rilassata.
Marinette osservò la scena, aveva frainteso un po' di cose. Anche lei rise e passando il pane tostato al compagno di classe una volta che furono tutti seduti iniziarono la colazione.
Così come sempre era cominciata la loro giornata, dopo avere salutato gli adulti erano usciti in strada dove Alya e Alix erano di fronte casa di Margaret con Luka e Kagami. Era giunto il momento dei saluti.
"Ci rivediamo presto." Disse Marinette ai due.
"Mi raccomando sentiamoci sempre e ricordatevi, qualsiasi cosa se avete dubbi chiamateci." Ricordò Adrien.
I due annuirono per poi lasciarli andare a scuola. Durante l'ultima ora di lezione ci fu un attacco akuma, per cui i due ragazzi dovettero inventarsi una scusa per abbandonare l'aula di scienze.
Papillon attaccava a pompa e loro rispondevano. Nel pomeriggio Marinette si rilassò a disegnare nuovi cappelli e a fare i cartamodelli di altre maglie, aveva un'idea di come fare la sua linea, semplicità era il tema principale. Le piacevano le maglie che aveva fatto in quei giorni, ne aveva fatta anche un'altra ad Adrien, con le maniche bianche e il busto nero per poi mettere al centro sempre le tre strisce colorate.
Ed ora dopo aver lavorato tutto il pomeriggio decise di uscire prima che rientrasse Adrien dalle lezioni del pomeriggio, doveva fare una nuova maglia a Steve, poiché la sua l'aveva data a Luka e quindi aveva bisogno di far stare un'altra stampa che già aveva disegnato.
Ne consegnò una con un teschio ed un'altra con delle cuffie e delle note, ancora una con una chitarra azzurro elettrico che sarebbe andata sul nero. Guardò quelle disegni e con un sorriso pensò ai ragazzi in generale, Nino, Luka... si avrebbe fatto delle felpe ai suoi amici. Ma non poteva tergiversare e mettersi a ideare nuove cose, così chiese direttamente delle stampe con gli scorpioni e scelta quella che le piaceva di più pagò tutto ed andò via.
Sulla strada verso casa incrociò Alya, Nino e Adrien che rientravano dalle lezioni pomeridiane.
Alya le andò incontro aiutandola e lamentandosi un po' che non riuscivano più a stare sole loro due come prima.
"Io sono stata furba, ho scelto pochi corsi alternativi." Disse la corvina che il giorno dopo sarebbe stata impegnata nel corso di arte e design.
"Steven è riuscito ad ottenere un permesso affinché domani partecipi alle esercitazioni di scherma." Sentì dire da Adrien a Nino mentre raggiungevano il loro indirizzo.
Marinette invitò Alya ad andare con lei mentre Adrien, disse, sarebbe rimasti un altro po' aspettando l'autobus per Chelsea con Nino.
"Queste sono le giornate che mi piacciono." Affermò Marinette una volta in camera sua, posò le stoffe e prese il suo album.
"Guarda un po' l'idea che ho per le mie felpe. La prossima è la tua. Nera, con una stampa a quadri arancio e bianco sul petto e che scende come un vestito." Disse passandolo all'amica.
"Davvero vuoi parlare di modelli Marinette? Dopo che Luka e Kagami sono venuti fin qui a marcare il territorio? Perché non mi racconti cosa è successo?" Chiese curiosa la blogger.
Marinette scosse la testa divertita. "In realtà li aveva invitati Adrien a raggiungerci un week end. Non ci speravamo ma alla fine madame Tsurugi ha fatto venire la figlia." Spiegò lei cercando di non alimentare false speranze.
"Marinette..." disse sconsolata Alya. "Sii sincera, a me puoi dire tutto lo sai."
Marinette scartò l'ultimo tessuto poggiandolo sul letto e raggiunse l'amica.
"Io e Luka siamo amici." Ammise poi. "Come io e Adrien, anche se ci piacciamo. Abbiamo deciso di prenderci i nostri tempi e di conoscerci prima di fare un passo più grande." Le raccontò poi.
Alya la ascoltò stupida poi con un salto felino scattò ed urlò felice. "Vi siete dichiarati... cioè tu sei riuscita a dichiararti e anche lui con te!!!" Disse lei.
Marinette si lasciò travolgere dalla sua eccitazione e prese a saltare con lei sul posto. "È stato lui a dichiararsi prima di partire per Londra, mi disse che non mi vedeva più come un'amica ma che aveva bisogno di tempo per capire. Io gli risposi che lo avevo amato tanto e che... insomma anche io avevo bisogno di tempo." Ammise lei a quel punto.
Alya tutta eccitata batté le mani e abbracciò l'amica contenta. "Io vi auguro il meglio e spero che il tempo che avete deciso di prendervi sia breve Marinette."
La corvina la guardò e annuì sorridendo. "Anche io spero di uscirne presto..." disse rivolgendosi più al contorno che impediva ai due di stare insieme, ovvero Papillon, che alle indecisioni che ormai non c'erano più. Non da quando aveva capito che amare Chat Noir o Adrien era relativo visto che erano la stessa persona. "È frustante Alya!" Ammise alla fine.
"Non poter stare insieme?" Chiese lei.
"Doversi accontentare di baci sfuggevoli, lui certe volte lo fa e poi mi resta l'amaro in bocca quando si allontana."
Alya la guardò illuminandosi in viso, si baciavano anche, oh erano andati parecchio avanti. Altro che baci e abbracci. "Spero non si sia scusato."
Marinette scosse la testa mentre andava a posare i modelli che aveva tagliato vicino la macchina da cucire. "No, questo no. Anzi, ricorda che deve fuggire alla tentazione." Rise la corvina facendogli il verso.
"Oh Marinette sono così felice per voi due."
La corvina annuì, anche lei era felice che almeno nella sua vita normale tutto scorresse con tranquillità.
"A Lila e Chloé non farà piacere sapervi una coppia." Disse Alya distraendola dai suoi pensieri.
Marinette si incupì. Già Lila, lei e Felix erano una bella rogna! Al che la corvina raccontò alla sua migliore amica di quel sabato dai Sutherland e di come Adrien avesse messo tutti al loro posto, della videochiamata con il padre di lui e del progetto.
"Allora le vedi quelle maglie si o no?" Chiese ad Alya.
"Una felpa per la linea di abbigliamento giovani di Gabriel Agreste? Ma potevi dirlo prima." Disse alla fine la mora sfogliando l'album e notando alla fine una felpa disegnata in più modi ma sempre con lo stesso tema.
Una striscia all'altezza del petto che ricordava un elettrocardiogramma con due picchi più o meno alti che non arrivavano all'altezza delle spalle e che ricordavano una M sul lato sinistro della maglia, la linea si spezzava sul lato destro in piccoli puntini che poi sparivano. Le maglie erano delle classiche felpe con cerniera o senza, con cappuccio o senza ed extra-large oppure slim.
"Questa è molto bella e sembra che tu ti ci sia dedicata parecchio."
"Sì, ho stilato più di un modello e poi ho fatto il tema." Spiegò la ragazza soddisfatta del lavoro.
Alya era felice per lei e glielo dimostrò dicendole che non vedeva l'ora di avere la sua maglia.
Intanto arrivò anche Eleanor seguita a ruota da Caroline, quando ci furono tutte presero i libri e studiarono per il giorno dopo.
La settimana trascorse così come la precedente, tra studi e corsi inglesi e lotte contro gli akumizzati o le vittime di Lady Octavia e Pika Pika. In quei sette giorni tre volte si trovarono ad andare a New York e una in Italia, ancora non erano stati in grado di catturare la donna calabrone o riprendere il Kwami, cosa peggiore se non li chiamava Chloé per loro un attacco era sconosciuto.
A Parigi l'articolo uscito si di lei e Adrien si era portato dietro i suoi strascichi, altre ragazze erano state colpite e Giuseppe il fotografo era stato akumizzato dopo aver scoperto che qualcuno aveva rubato i suoi scatti, facendo passare uno shoot artistico per qualcosa di scandaloso.
Negli spazi di tempo che Marinette riusciva a trovare per se completava i modelli dei cappelli che le erano stati richiesti ed era riuscita anche a completare la felpa per Alya e quella da presentare a Gabriel Agreste.
Per l'occasione Alya aveva organizzato un set fotografico con Adrien, Marcel, Cristian e Felix protagonisti. Marinette si era chiesta come l'amica avesse convinto il cugino di Adrien, ma soprattutto perché lo aveva invitato a posare per loro.
Quando l'amica le aveva detto che era stata un'idea di Alice, loro fotografa ufficiale, aveva dovuto accettare quella decisione. Doveva ammettere che il servizio era venuto fatto bene, i ragazzi portavano le sue felpe con naturalezza. Marcel indossava una felpa nera, senza cappuccio e che gli scivolava morbida addosso, il tema con il richiamo alla M di Marinette era rosso, sotto indossava un pantalone nero. A differenza sua Cristian, l'amico di Eleanor e Nino, di origini italiane, indossava una felpa bianca con il cappuccio poggiato sulla zazzera scusa dei suoi capelli, il richiamo del tema era blu elettrico. Adrien aveva invece indossato una felpa con cerniera nera, la teneva semi abbottonata, il cappuccio appoggiato sulle spalle, il richiamo era verde come i suoi occhi. Infine Felix indossava come Adrien la felpa con la cerniera, senza cappuccio, il girocollo saliva alto lungo tutto il collo ricordando quello di una maglia a lupetto, Felix portava la maglia chiusa che gli scendeva con eleganza lungo il busto, con i pantaloni neri ed il richiamo bianco della stampa non sembrava stesse indossando qualcosa di sportivo, ma anzi un abbigliamento casual e raffinato.
Dopo queste foto su richiesta di Alya avevano fatto le foto anche delle felpe per le ragazze. Erano molto semplici anche queste. A tinta unita, con sopra ricamati due cuori con le Pailettes e una M stilizzata che ricordava il suo nome. Anche qui le modelle erano state scelte da Alice che a malincuore per la corvina aveva scelto Lila tra le ragazze, Katherine (colei che scoprì essere la ragazza che piaceva a Eleanor) e Margaret, infine a sorpresa la stessa Marinette.

Miracoulus's Mistery Where stories live. Discover now