Parte 14 L'ultima settimana a Parigi.

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Quella settimana non era partita con i migliori presupposti. Anzi era stata la settimana passata che non si era chiusa in quel modo!
Marinette iniziava a subire la stanchezza del dover proteggere ben due stati, le akuma continuavano ad attaccare Parigi e nel farlo Papillon stava mettendoci tutta la cattiveria che possedeva. Attaccava infatti sia con le akuma che con i coccodrilli, ormai si era capito quale era il suo modus operandi.
Quindi spesso venivano raggiunti da Red Scorpio e da Raiongāru e doveva ammettere che fare squadra con loro non dispiaceva alla corvina.
Forse un po' meno gli piacevano Chat Noir e Red Scorpio insieme. Sia la domenica che il lunedì passato, il suo adorato micetto veniva considerato dallo scorpione che assecondava tutte le sue battute, che fossero fuori luogo e di doppi sensi era relativo.
Lei e Raiongāru spesso si trovavano a dover affrontare prima i due e poi il supercattivo di turno. In tutto ciò la coccinella stava scoprendo anche una nuova Kagami, meno rigida che tendeva a divertirsi e che anche se riprendeva i due maschi rideva alle loro battute. Raiongaru e Red Scorpio infine erano diversi da come erano stati lei e Xiēzi, segno che certi atteggiamenti, come le aveva detto anche Nissa dipendevano da come era realmente il portatore. I due nuovi eroi infatti non si stuzzicavano l'un l'altro, al contrario comunque sembravano muoversi in simbiosi. Segno che quello era il giusto equilibrio, lei lo aveva avuto con Xiēzi e non con Scorpio.
Sì erano un ottimo team decisamente, anche quando arrivavano Lady Xīyì e Lord Guāng era così e lei non poteva che essere soddisfatta.
Stava di fatto che era stanca, sua maestà lady Octavia infatti come Papillon non aveva orari, se ne fregava bellamente della notte o del giorno, se aveva una preda lei ci si buttava a capofitto.
L'app che gli aveva consigliato Adrien funzionava molto bene, troppo anche. Appena c'erano minacce in Inghilterra giungeva una notifica, ed intanto si era propagata perfino lì in Francia, in Spagna e in Italia. Notizie di akumizzazioni arrivavano a fiotti, come anche dall'Italia, quel giorno era arrivata una notifica dalla Liguria, così Marinette si era destreggiata per poter lasciare la lezione e preso Klaaky era andata alla ricerca del pericolo. Ma ancora non riusciva a trovarlo, sapeva solo, indagando, che chi aveva chiesto soccorso in via generale poi si era spesso trovato in ospedale privo di energie e carico di ferite.
Anche su ciò Marinette avrebbe voluto informarsi, e stava facendolo quel martedì mattina se non fosse stato che sul suo cammino si era trovato anche Haoxin.
La giovane si era allora nascosta in una stanza, come avrebbe potuto giustificare la sua presenza lì al portatore della pace? Poi si era detta che forse nei panni dell'anatra non avrebbe destato sospetti, così dopo essersi trasformata era uscita allo scoperto.
Trovò Haoxin che bussava alla porta, con tanto di postura di riverenza.
"Hai un parente in corsia?" Gli chiese Marinette.
Il giovane dai capelli candidi si voltò osservandola. Una ragazza con una maschera e capelli neri sciolti alle spalle si stava avvicinando a lui. La tuta era grigio Tortora come le ali, tra i capelli una cuffia verde smeraldo che arrivava fino alla clavicola.
Adrien la fissò curioso poi la chiamò. "Blacklady?"
"Proprio io uccellino." Affermò lei, come l'aveva riconosciuta?
Adrien ringraziò il cielo che quando era sotto l'influsso di Gurru la sua allergia alle piume scomparisse e sorrise alla ragazza. "Anche tu sei venuta a indagare?"
Lei annuì e allora lui le diede la precedenza. "Allora andiamo."
Entrarono nella stanza dove ad accoglierli ci fu un ragazzo dall'aria stanca e spossata. Gli occhi infossati dalla paura e dispiaciuta.
"Salve, possiamo disturbarti?" Chiese Marinette
Il ragazzo li guardò spaventati. Forse quelle maschere potevano trarre in inganno, Haoxin prese il suo scudo e lo mostrò al ragazzo mentre sullo specchio apparivano Ladybug e Chat Noir. "Li conosci?" Chiese al giovane.
Lui annuì ed Haoxin gli sorrise. "Siamo loro colleghi e siamo venuti qui per capire cosa è successo, se possiamo aiutarti." Spiegò Haoxin.
"Siete amici di Ladybug e Chat Noir?" Chiese lui speranzoso.
Marinette annuì. Sarebbe dovuta andare nei panni di Ladybug, perché non ci aveva pensato e perché Haoxin era sempre un passo avanti a lei?
"Sì, come ben sai loro proteggono Parigi e non potevano venire di persona. Così hanno mandato noi!" Spiegò Adrien
"Allora perché tu sei qui?" Chiese lui. "So chi sei, tu sei quello che sta a Londra, Haoxin e combatti con Black Lady."
Adrien rimase sconvolto, sapevano già di Haoxin?
"In realtà io sono ovunque ci sia bisogno di pace. Sono il protettore della pace e mi muovo con i desideri delle persone. Adesso sono qui e domani posso essere a Parigi, Londra, America o in Oriente, io non ho una fissa dimora." Spiegò lui a quel punto.
Marinette restò stupita dal sua  spiegazione, aveva capito che il giovane non era francese da un po' ed era convinta fosse un discepolo del tempio quindi cinese.
"Adesso puoi dirci cosa ti è accaduto?" Stava chiedendo Haoxin.
"Ho litigato con la mia ragazza, l'ho vista con un altro e l'ho lasciata. Quando sono andato via ho sentito una voce dentro di me e poi non so cosa sia accaduto. Mi hanno ripreso le telecamere di sorveglianza, sono diventato mostruoso ed ho attaccato la mia ragazza e il ragazzo che era con lei." Il ragazzo si prese la testa tra la mani e si mise a piangere. "Ho fatto del male a tutti e due, so che lui è grave. Ma non so come sia successo, Dio non potrò mai perdonarmi di aver fatto del male a tutti e due." Terminò piangendo.
Marinette sfiorò il braccio di Haoxin e quando si voltò cercò il suo sguardo. "Forse puoi calmarlo col tuo potere."
"Si potrei. Ma devo vederci meglio in questa storia, forse è il caso di chiamare Chat Noir e Ladybug e farli parlare con i poliziotti. Vedere i video." Ipotizzò lui.
Marinette annuì. "Io ho conosciuto Ladybug quando ero Mu Shì. Si è data molto disponibile ad aiutarmi."
"Bene. Allora adesso faccio stare tranquillo lui, poi faccio un salto a Parigi. A quest'ora Chat Noir sarà al liceo quindi lo disturberei. Al limite oggi pomeriggio ci troviamo a... Parigi?" Propose Hanoix.
"Di nuovo il cimitero?" Chiese lei con una smorfia.
Annuì "Facciamo di sì è un luogo poco affollato quando è chiuso. Verso le diciassette?" Chiese il ragazzo dai capelli candidi.
Marinette annuì. "Direi perfetto!"
"Allora procediamo..." Haoxin afferrò lo scudo e purificò l'anima del ragazzo poi una volta fuori dall'ospedale il ragazzo spalancò le sue grandi ali bianche e la salutò.
Marinette lo guardò estasiata, quando spalancava le ali era sempre un tuffo al cuore, sembrava un angelo. Attese che sparisse e richiamò Klakky chiedendo l'unione e poi il teletrasporto.
Marinette uscì dall'infermeria  della scuola e si riservò verso l'aula. Quando entrò in classe la professoressa Bustier fermò la lezione preoccupata.
"Tutto bene il capogiro che hai avuto Marinette?" Chiese infatti.
La ragazza annuì. "Sì, l'infermiera mi ha chiesto di riposare per non avere una ricaduta."
Disse andando al suo posto, notò che Adrien non era in classe e si preoccupò. Ma non chiese nulla a nessuno e prese a seguire la lezione fino a quando anche il modello biondo non entrò in classe ringraziando la professoressa per il permesso.
Finita la lezione tutto il gruppo lasciò l'aula tranne Adrien che prese Marinette per un braccio. "Ricordi che oggi abbiamo il progetto di chimica? Ce la fai, altrimenti puoi tornare a casa e lavoriamo sui tuoi appunti." Chiese alla corvina.
Marinette lo osservò e ripensò a quella mattina e poi al prossimo pomeriggio e a quegli ultimi tre giorni, era stanca e distrutta.
"Adrien..." lo chiamò Nathaniel.
"Sono pronto Nathaniel. Ho recuperato tutti gli appunti a casa prima." Disse il biondo giustificando a Marinette la sua assenza durante l'ora della Bustier.
"Si purtroppo ho solo mezz'ora di tempo poiché Marc e io abbiamo un appuntamento."
Adrien scosse la testa. "Non ci sono  problemi Nathaniel, alla fine dobbiamo solo mettere in pratica le formule cui io e Marinette abbiamo già lavorato. 
Al limite mi puoi preparare i componenti prima di andare via." Gli propose il modello.
Il disegnatore annuì e sorrise al ragazzo. "Bene, allora io inizio ad andare in aula così mi porto avanti."
Disse allontanandosi dall'aula. Adrien tese la mano verso Marinette e le sorrise. "Dammi pure gli appunti e torna a casa Marinette.
La corvina annuì, maledizione il finto malore lo aveva impensierito.
"Riposerò un po' prometto. Ma vi raggiungo dopo aver pranzato così tu e Alix non farete tutto il lavoro."
"Se riposi va bene. Ma ripeto non sforzarti!" Le disse lui.
Lei sospirò e sorrise lasciandolo solo con Alix tornando a casa.

Miracoulus's Mistery Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz