Parte 13ª - Nuovi amici

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Era sabato e come sempre durante i week end la scuola era chiusa. Il giorno prima Marcel era andato con Nathalie a fare un giro della scuola e ritirare il suo materiale, era stato messo a conoscenza di chi sarebbe stato la sua professoressa e che non sarebbe stato in classe con Adrien. La Mendeleiev, la professoressa di Matematica e fisica subito si era data disponibile e nonostante ancora non fosse uno studente lo aveva presentato al resto della classe. Aveva così fatto la conoscenza di Mireille e Aurore due ragazze che lavoravano per un'emittente televisiva e di Jean un ragazzo molto disponibile.
Tornato a casa aveva passato il tempo fino al rientro di Adrien disfacendo del tutto il suo bagaglio e suonando il violino. Al pomeriggio era uscito nel cortile ed aveva giocato un po' a tennis. Fino a quando Nathalie non lo aveva richiamato dentro, ad un certo punto la donna dopo averlo ammonito di palleggiare contro il muro, gli aveva consegnato un foglio dove gli ordinò di scrivere tutte le sue abitudini e gli hobbies.
Marcel si era chiesto se la donna fosse seria o stesse scherzando. Dalla sua espressione il giovane pensò che forse Nathalie non conosceva il significato di ironia. Quindi con fare diligente aveva segnato tutte le discipline e le attività che aveva imparato in Bangladesh: badminton e tennis, basket, Kung fu, aggiunse poi che aveva preso lezioni di ippica, che suonava il vìolino e aveva partecipato ai tornei di scacchi cinese.
Quando ebbe finito passò il foglio all'assistente di suo zio che con sguardo sempre serio lo congedò.
"La pregherei di non giocare più a tennis in giardino Marcel!" Gli aveva detto. E a lui non era toccato che assentire.
Finalmente quella giornata era passata e finalmente era sabato, sarebbe andato con Adrien al suo servizio fotografico ed avrebbe conosciuto i suoi amici. O almeno così egli aveva promesso.
Dopo aver fatto i compiti e pranzato lui e Adrien presero la macchina ed uscirono diretti a Place des Vosges dove Giuseppe il fotografo di fiducia di suo padre già li stava aspettando.
Poco distante Marcel notò un gruppo di tre persone, due ragazze ed un ragazzo, di cui notò anche i tratti asiatici.
Adrien si diresse proprio verso di loro richiamando l'attenzione della mora con gli occhi azzurri.
"Marinette! Ce l'hai fatta a venire." La salutò avvicinandosi.
La ragazza sorrise al cugino, osservandoli Marcel notò che erano proprio carini insieme e che lei era molto bella, con molte probabilità doveva trattarsi della sua fidanzata. Attese alle spalle di Adrien che lui li presentasse e quando i due finirono con i convenevoli eccoli che furono presentati.

Marinette aveva il cuore in tumulto, aveva un appuntamento con Adrien ed i suoi amici. Per una volta il modello non gli avrebbe dato buca, anche perché era stato proprio lui ad organizzare tutto. Certo non era un appuntamento loro due soli, l'invito era stato per lei, Alya e Nino a cui la corvina aveva aggiunto i suoi cugini. Però era qualcosa! Ad essere onesti le aveva fatto piacere che Adrien avesse organizzato quella giornata per riappacificarsi con Alya, come sempre dimostrava di aver buon cuore e lei non voleva interferire oltre tra di loro. Marinette voleva che l'amica comprendesse che  finalmente si era messa alle spalle la sua cotta e vedeva il modello solo come un amico. Quella era una delle sue priorità, dedicarsi al compito di guardiano, salvare Parigi e coltivare i rapporti con gli amici, tutti.
Appena Adrien giunse a Place de Vosges le andò subito incontro e la corvina fece altrettanto.
"Ciao Adrien! Non potevo assolutamente mancare e direi che è strano essere puntuale." Rise lei, la sua migliore amica e il suo ragazzo infatti non c'erano e quindi poteva considerarsi precisa.
Era contenta, quel sabato procedeva in maniera fantastica e in più non c'erano akumizzati a rovinare la loro giornata.
"Ho portato con me i miei cugini." Disse voltandosi appena.
Adrien fece lo stesso. "Anche io!... Marcel vieni, ti presento Marinette!"
Il ragazzo si avvicinò e stessa cosa fecero Hui e Yen. "Ciao, io sono Marinette!" Disse lei con un sorriso. "Loro sono i miei cugini, Yen e Hui Shifu."
Marcel e Yen si guardarono stupiti. "Noi due siamo in classe insieme!" Dissero all'unisono.
Yen rise e tese la mano a Marcel e Adrien. "Piacere di conoscervi. Quindi è grazie a te se io e mio fratello siamo stati separati." Disse ironica la nipponica.
Yen scosse la testa facendo una linguaccia. "Dai Hui, madame Mendeleiev è stata chiara, era per pareggiare le classi."
Marcel annuì "Già, volevano che andassi in classe con Adrien, ma hanno detto che poi sarebbe stata sovraffollata."
"Scherzavo e poi ci vedremo sempre nei cambi di classe no?" Rispose l'altra.
Intanto Adrien e Marinette studiavano i tre che battibeccavano, quasi esclusi.
"Se la stanno cavando benissimo." Disse lui che la guardò con un sorriso. "Grazie per averli portati."
"Grazie a te per questo invito. Non vedo l'ora che inizi il set fotografico." Rispose lei.
"Penso che manchi poco ormai. Credo Giuseppe stia aspettando solo l'assistente." La informò lui.
Intanto i tre cugini chiacchieravano tra di loro.
"Secondo me stanno insieme." Diceva Marcel
"Sono bellissimi." Confermava Hui.
"Si vede proprio che sono innamorati." Affermò Yen, "guardate che sguardi da innamorati."
Adrien e Marinette si voltarono all'unisono. Dovevano essere arrivati Alya e Nino, ma di loro ancora non vi era traccia.
"Cosa guardate?" Chiese Hui.
"Pensavo stesse parlando dei nostri amici..." Rispose la mora
"...Ma non li vediamo. Ci siamo sbagliati." Terminò per lei il modello.
"Parlavamo di voi due." Disse secco Yen
I due li guardarono e arrossirono. "No... no... cioè no!" Balbettò la corvina mettendo le mani avanti a mo di scudo.
Intanto Adrien si grattò la testa imbarazzato. "No... non è così! Io e Marinette siamo solo amici e poi..." disse alzando lo sguardo sui due.
"C'è Luka!" "C'è Kagami!" Dissero i due all'unisono, dando entrambe voce a ciò che sapevano l'uno dell'altra.
Marinette si voltò verso Adrien e lui fece altrettanto mentre i tre cugini si guardarono stupiti. Ci avrebbero giurato che fossero una coppia.
"Allora Adrien cominciamo?" Intervenne la voce del fotografo.
Il modello si voltò e guardò verso Marinette, poi annuì.
"Io e Kagami siamo solo amici!" Disse alla mora per poi dirigersi da Giuseppe.
Marinette rimase impiantata sul posto ad occhi spalancati, il cuore in tumulto. Perché Adrien le aveva detto quella cosa, perché non aveva confermato ciò che tutti sapevano? Soprattutto, perché adesso che si era resa conto di amare Chat Noir... non poteva assolutamente provare quegli stessi sentimenti per Adrien, se lo era messo alle spalle ormai. Giusto? Non poteva amare due persone in egual misura.
"Marinette?" La chiamò Hui.
Ella sobbalzò e si voltò verso la cugina rossa in volto, annuì e fece un sorriso tirato ai tre ragazzi.
"Allora... ci divertiamo?" Chiese mentre Giuseppe iniziava a fare fotografie ad Adrien.
Marinette gli diede le spalle, non poteva distrarsi non poteva rimuginare sulle azioni di lui. E soprattutto non poteva alimentare false speranze, non quando si era arresa ed aveva capito di provare qualcosa per il suo Chaton.

Miracoulus's Mistery Where stories live. Discover now