«Posso lasciarti qui un attimo?» Chiese Zoe,guardando l'amica amareggiata. Elle annuì debolmente e Zoe si diresse verso le scale.

Salì velocemente ed entrò nel panico quando non si ricordò quale fosse la porta giusta. Non voleva di certo aprire una stanza qualsiasi per trovarci gente che faceva chissà che cosa. Camminò lentamente accanto ai muri,cercando di percepire qualche rumore. In ogni stanza si sentivano piccoli bisbigli,fin quando arrivò all'ultima dove calava il silenzio. Sorrise soddisfatta e la aprì velocemente,entrandoci.

«Chi è?» Una voce rauca la fece sobbalzare. Era buio e non vedeva niente.

«Ti ho vista entrare,inutile che stai zitta.» Aggiunse,era una voce maschile.

Zoe rimase con le spalle alla porta,respirando affannosamente.

«Cercavo la mia borsa.» Riuscì a dire infine,mentre gli occhi si abituavano al buio e riusciva a intravedere una sagoma seduta a terra. Si avvicinò al letto e iniziò a palparlo in cerca della sua borsa.

«Sei mai stata innamorata?» Gli chiese all'improvviso il ragazzo.

Fermò le ricerche incuriosita dalla domanda dello sconosciuto. Si rannicchiò a terra anche lei cercando di scorgere il suo viso.

«Una volta,ma è uno schifo.» Gli rispose la ragazza,portando le ginocchia al petto e appoggiandoci il mento.

«Già,è un vero schifo!» Il ragazzo lanciò il bicchiere pieno di alcool contro il muro e lo rovesciò tutto a terra. La ragazza si ritirò lievemente,guardandolo sconcertata.

«Ti hanno spezzato il cuore?» Zoe gli diede una spintarella sulla spalla cercando di farlo ridere.

Perchè poi? Un ragazzo stava male per un ragazza? Che piacere! Il ragazzo però portò la testa all'indietro e Zoe al buio potè notare i suoi occhi lucidi. Quel ragazzo stava piangendo per una ragazza? Provò una gelosia assurda per lei,perchè il suo ex non avrebbe mai pianto per Zoe. Lo sconosciuto lo stava facendo.

«Cavolo amico, - disse la ragazza - dovevi proprio amarla.»

«Da domani solo sesso,nient'altro che sesso.» Il ragazzo si alzò all'improvviso da terra e barcollò delicatamente per aver bevuto troppo.

«La mia filosofia!» La ragazza si sollevò da terra e lo sostenne,sentendo la puzza di alcool che gli usciva dalla bocca.

«Ma allora perchè non iniziare da stasera?» La guardò malizioso,per quanto Zoe potesse accorgersene a causa del buio. Lei inarcò un sopracciglio. Non poteva neanche vedere se era bellino o meno,come poteva farci qualcosa?

«Avanti,vogliamo la stessa cosa.» Le prese una mano e gliela appoggiò sul petto.

Zoe sentì la canottiera che evidenziava dei pettorali perfetti. No,decisamente non poteva essere brutto. La tentazione era troppa e infondo,neanche lei voleva impegni,voleva solo divertirsi. Non ricevendo risposta,il ragazzo le si avvicinò delicatamente e pressò le labbra sulle sue. Erano carnose e morbide e Zoe non potè non rispondere al bacio. Portò le braccia attorno al suo collo e lui infilò una mano sotto la sua felpa,facendole rabbrividire la schiena. Aveva le mani congelate. Zoe iniziò a far salire le mani sui suoi capelli e notò che il tipo li teneva alzati in una sottospecie di cresta. Lui la sollevò da terra e finirono sul letto.

«Non so..neanche..come ti chiami.» Osservò la ragazza,tra i baci che lui continuava a darle.

«Non è importante.» Gli sussurrò lui all'orecchio,mentre iniziava a sfilarle via la canottiera.

Zoe giocò un po' con i bottoni della sua camicia,quando finalmente gliela sfilò. I loro corpi aderirono perfettamente e Zoe sentiva le sue spalle massicce che la accoglievano tra le sue braccia. Gli accarezzò la schiena,mentre lui riuscì a levarle il reggiseno e a lanciarlo a terra. A volte la puzza di alcool le entrava dritta dentro le narici,ma il profumo che gli invadeva il collo era più forte. La ragazza ribaltò la situazione e si trovò adesso lei sopra di lui. Gli abbassò la cerniera del jeans e il ragazzo la aiutò a sfilarlo via,lasciandolo in boxer. Zoe si fermò per un momento. Voleva vederlo in faccia,almeno una volta. Ma la stanza era troppo buia e riusciva a intravedere soltanto i contorni. Il ragazzò riprese la posizione iniziale,portandola sotto interrompendo i suoi pensieri.

«Pensavo fossi più pratica.» Le sussurrò,facendola sorridere.

Zoe lo aiutò ad abbassarsi gli shorts e con essi vennero via anche gli slip. Il ragazzo iniziò a baciarla nuovamente sulle labbra,con foga.

«Ora..chi è..quello meno pratico?» Gli sussurrò lei ridendo,tra un bacio e l'altro.

Il ragazzo si rese conto che quella ragazza aveva qualcosa di più. Non era la prima volta che faceva sesso con qualcuna,ma nessuna lo stava prendendo quanto lei. Continuava a baciarle le labbra e il collo,senza riuscire a fermarsi.

«Lasciami respirare.» Zoe scoppiò a ridere e lui si unì.

Lei aveva ancora le braccia avvinghiate al suo collo e lui la fissò cercando di cogliere qualche particolare. Inutile,non vedeva niente. Zoe gli sfilò i boxer e lui iniziò a entrarle dentro,piano. Zoe inarcò lievemente la schiena,lui intrecciò le mani alle sue e le strinse. Si muoveva cauto avanti e indietro e per un momento il ragazzo pensò che quella volta forse era stata una delle più belle,e quasi si dispiaceva al pensiero che non l'avrebbe rivista più. Sentiva la ragazza ansimare dentro l'orecchio e il suo respiro lo fece rabbrividire. Si accasciò stremato accanto a lei e cercò di regolare il respiro. Zoe respirava a fondo e qualche goccia di sudore le colava dalla fronte. Sorrise. Aveva proprio fatto bene a mollare l'amore per il piacere. Al diavolo il romanticismo e tutte quelle idiozie da innamorati!Lui si voltò a guardarla e la vide nuda,distesa sul letto con il petto che si alzava e abbassava velocemente. Capì che quella ragazza le aveva fatto dimenticare Amber per almeno mezz'ora e la sua testa iniziò a ricordarla lentamente. Così tornò su di lei,facendola sobbalzare.

«Ancora?» Chiese lei,affannata.

Lui non le rispose,si limitò a baciarle nuovamente quelle labbra con foga e a rifarla sua ancora una volta,fin quando la luce del sole li avrebbe separati,per sempre.

Amici Di Letto||Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora