Capitolo 16

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La luce del mattino che entra dalla finestra mi sveglia dolcemente, sono ancora stretta tra le braccia di Akito, poi però realizzo che è ormai mattina inoltrata e io ieri sono scappata da casa senza dire niente, inizio a farmi prendere dal panico. Lui è ancora addormentato, così bello e perfetto che l'ultima cosa che vorrei è svegliarlo, ma non posso farne a meno.

"Akito, ti prego svegliati, ci siamo addormentati" dico mentre lui apre gli occhi.

"che ore sono?" chiede stranito.

"Non ne ho idea, ma a casa staranno andando fuori di testa, mi dispiace dover rovinare questo momento ma..."

Lui sorride e mi da un bacio sulla fronte "Non ti preoccupare andrà tutto bene"

Ci alziamo anche se continuiamo a guardarci e cercare contatti mentre ci rivestiamo e recuperiamo tutte le nostre cose. Mentre lui controlla che il fuoco sia effettivamente spento prima di andare via io cerco il cellulare nella borsa. Nessun segnale.

Questa volta mamma mi ammazza.

Saliamo in macchina e man mano che ci avviciniamo alla città e torna il segnale iniziano ad arrivare una valanga di messaggi, di mamma e Rei.

"Non ti preoccupare, vedrai che capiranno, chiamali e vedrai che si calmeranno" mi incoraggia Akito.

"Tu non sai quanto possono essere iper protettivi quando ci si mettono..." dico facendo il numero.

Dopo neanche uno squillo la mamma risponde al telefono "Sana?!" nella sua voce un sacco di agitazione e preoccupazione.

"si mamma sono io" dico cercando di mantenere la calma.

"Stai bene? Dove sei?" chiede disperata.

"Si mamma sto bene, sto tornando a casa"

Lei mette giù senza dire più nulla. Mi ucciderà. Faccio un lungo respiro e sprofondo nel sedile, questa non ci voleva.

"Va tutto bene?" chiede Akito.

"è arrabbiata, mi ha messo giù il telefono"

"tu dici?"

"si lei e Rei sono molto protettivi"

"Tranquilla le parleremo e vedrai che..." inizia a dire lui, ma lo interrompo.

"Non credo sia il caso, è meglio se vado da sola, se no sarebbe peggio"

"Non mi va di lasciarti da sola, è stata colpa mia"

"Non ti preoccupare, si arrabbieranno, urleranno un po' e poi gli passerà" dico per tranquillizzarlo.

Lo faccio fermare un po' più distante da casa e lo saluto con un bacio.

"Sana..." mi ferma tenendomi una mano mentre sto scendendo dalla macchina "ricordi che ti avevo detto che potevi scegliere la lunghezza della nostra avventura?"

"Si, perché?" chiedo confusa.

"bhè non voglio che finisca" dice dandomi un bacio alla mano.

Il mio cuore inizia a battere fortissimo e non posso far a meno di sorridere. Mi allungo per dargli un bacio sulle labbra. Poi anche se mal volentieri mi allontano "A presto mio cavaliere"

"A presto principessa"

Lui riparte e io corro verso casa.

SEI ORGOGLIOSA DI ME?Where stories live. Discover now